Spese mediche a carico dei frontalieri. Durissimo il sen. Crosio

Il senatore Jonny Crosio: «Renzi tratta i frontalieri come merce di scambio. Nel nuovo accordo le cure mediche sono a carico loro» «Un altro colpo sferrato da questo governo ai frontalieri: da ieri devono pagarsi le cure mediche in Svizzera, mentre fino al giorno prima era lo Stato italiano a farlo. Un colpo basso che neppure ci sorprende più perché Renzi ha dimostrato di considerare i frontalieri come merce di scambio: parla con la Confederazione elvetica, discute sui contenuti sul trattato ma a questi la lavoratori che meriterebbero tutele aggiuntive rispetto a chi lavora sul territorio nazionale proprio non pensa. Anzi, li usa per ottenere di più dalla Svizzera su altri fronti: non si trattano così le persone». Il senatore Jonny Crosio, nominato dal commissario Paolo Grimoldi responsabile per i rapporti con la Confederazione elvetica e per i frontalieri nella segreteria nazionale della Lega Nord, interviene su una questione che, è facile prevederlo, creerà non pochi problemi. La circolare che il ministero della Salute italiano ha inviato agli enti della fascia di confine è datata 12 maggio ma nessuno si è preoccupato di renderla nota con il dovuto anticipo per evitare che i frontalieri si trovassero con l’ennesima, sgradita sorpresa. La spesa per l’assicurazione è ingente: si va dai 1500 euro per redditi fino a 20 mila euro fino agli oltre 2300 per chi guadagna 40 mila euro. «Come spiegherà Renzi ai frontalieri questa sua ‘trovata’? Non bastavano le tasse aggiuntive, le richieste mai accolte, anche la salute ora viene colpita. Sto predisponendo un’interrogazione che presenterò domani mattina: il governo dovrà dare delle spiegazioni e trovare una soluzione. Non ha senso che, in vista del nuovo regime fiscale per i frontalieri che entrerà in vigore nel 2018, tocchi ai lavoratori pagare di tasca loro per infortuni e malattie». 

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