Eventi per il turismo alpino, quali benefici: condizioni e opportunità di sviluppo

Il percorso Montagna 4.0 FutureAlps si è concluso mercoledì 2 a Bormio

All’insegna della ciclicità, il percorso Montagna 4.0 FutureAlps si è concluso mercoledì 2 dicembre a Bormio,
dove è iniziato il 25 settembre. Si è trattato della terza edizione del percorso Montagna 4.0, intrapreso nel
2017 da Comune di Bormio e Società Economica Valtellinese; quest’anno l'iniziativa ha ampliato la rete di
soggetti istituzionali, enti e partner coinvolti ed ha assunto una connotazione itinerante organizzando le sei
tappe nei diversi capoluoghi di mandamento della provincia di Sondrio. Di straordinario interesse si sono
rivelati i temi affrontati nel corso dell’ultima giornata, che hanno riguardato le opportunità di sviluppo
territoriale legate alla programmazione dei grandi eventi.
Quanto emerso nel laboratorio della mattina con gli studenti e nell’incontro pomeridiano con operatori e
stakeholder è stato presentato nell’appuntamento serale, aperto alla popolazione, tenutosi da remoto a
causa dell’emergenza Covid. La serata, coordinata dalla Prof.ssa Maria Chiara Cattaneo, curatrice del
percorso Montagna 4.0 e presidente del comitato scientifico della Sev, si è sviluppata sui tre importanti
contributi di Andrea Macchiavelli, Docente di Economia del Turismo presso l’Università di Bergamo, Ernesto
Rigoni, Esperto e docente di Business dello Sport e consulente del Comitato promotore dei Campionati del
Mondo di Sci alpino di Cortina, e Sergio Schena, componente del Cda del Comitato organizzatore dei Giochi
olimpici invernali di Milano Cortina 2026.
Univoca l’opinione dei relatori sull’importanza ricoperta da eventi di rilievo come le Olimpiadi per lo
sviluppo di un territorio, grazie al quale ne viene rafforzato il marchio e si ottiene il riposizionamento nella
classifica delle singole destinazioni. Un’opportunità incredibile ma che richiede un grosso impegno nel
pianificare percorsi condivisi, nell’individuare i punti di forza e distintivi da promuovere e, soprattutto, nel
migliorare l’offerta turistica in una prospettiva di lungo termine e non finalizzata all’evento sportivo in sé. Il
pericolo che si cela dietro a un grande evento può essere proprio quello di puntare esclusivamente sulla
risonanza che esso può generare. In realtà le grandi manifestazioni hanno in genere una breve durata;
determinante è invece la fase, spesso sottovalutata, del consolidamento dei risultati.
Ciò che adesso attende la Valtellina, in vista delle Olimpiadi del 2026, è un’attenta analisi della gestione
del turismo anche alla luce della pandemia in corso che ha certamente influito nel generare una crescente
richiesta di sicurezza e sostenibilità. Il turismo di prossimità si è fortemente affermato in questo ultimo
anno, aprendo nuove prospettive di sviluppo; sempre più rilievo stanno assumendo le seconde case che da
luoghi esclusivi di vacanza stanno diventando un’alternativa all’abitazione di residenza anche in risposta a
nuove modalità lavorative, come lo smart working. Occorre pertanto pensare a politiche specifiche per
questo segmento di ospiti che caratterizzerà sempre più le nostre località.
Ciò che risulta determinante nel processo di pianificazione delle nuove strategie territoriali è la presenza di
una governance autorevole e riconosciuta, che faciliti la condivisione di strategie e di intenti. La Valtellina,
così come altre località di montagna, deve lavorare sui propri caratteri distintivi, metterli a fuoco, inserirli in
un percorso coerente e sfruttare la visibilità data dai grandi eventi per promuoverli. Molti sono i punti a
favore del territorio valtellinese nell’organizzazione di grandi eventi; non si tratta solo della pista Stelvio,
una tra le più famose al mondo, ma anche della sua capacità organizzativa, ampiamente dimostrata in
passato e in occasione delle gare di Coppa del Mondo, nell’affidabilità e competenza, nelle relazioni nei
confronti della comunità e nella comunicazione esterna.
A chiusura della serata, Sergio Schena ha dato l’effettiva dimensione dell’evento Olimpiadi nei termini di
ricaduta di immagine e di visibilità verso nuovi mercati, tra cui quello orientale e americano. Darà
l’opportunità di riqualificare il nostro territorio, trovare ed attuare soluzioni strategiche a favore della
viabilità, migliorare strade, parcheggi e stazioni sciistiche, adeguare l’offerta ricettiva non tanto sui numeri
quanto sulla coerenza rispetto al target. I benefici, tuttavia, supereranno di gran lunga i 58.000.000 di euro
che sono stati stanziati per le opere sul territorio. Forse la più importante eredità lasciata da un grande
evento come un’Olimpiade risiede nella capacità di lavorare insieme. La collaborazione, premessa
imprescindibile per eventi globali, si manifesta quale modus operandi efficace, da mantenere in futuro.
Il piano di marketing e comunicazione dell’Olimpiade 2026 partirà da marzo 2021; per questa data sarà
necessario identificare chiaramente il target e, naturalmente, le caratteristiche identitarie del nostro
territorio in grado di promuoverlo e distinguerlo nel panorama mondiale .
Tutti gli aggiornamenti su Montagna 4.0 FutureAlps sono disponibili sulla pagina Facebook della Società
Economica Valtellinese (https://www.facebook.com/SocietaEconomicaValtellinese/)

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