BENI DUREVOLI, LOMBARDIA SECONDA MIGLIOR REGIONE D’ITALIA: SPESI 13,7 MILIARDI
Osservatorio Findomestic: Milano è l’unica provincia del Paese in cui tiene il mercato dell’auto nuova (-0,9%), Cremona virtuosa nell’usato (-0,2%), Varese al top per acquisti di mobili (+8,5%), a Bergamo le moto non ingranano (+0,1%) e Sondrio fanalino di coda in tutti i comparti chiave. Crollano information technology ed elettronica di consumo
Nel 2022 le famiglie lombarde hanno speso 13,7 miliardi di euro in beni durevoli, dato in calo dell’1,1% rispetto all’anno precedente secondo l’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. A fronte della flessione media del 2,7% calcolata a livello nazionale, la Lombardia risulta la seconda miglior regione d’Italia, alle spalle solo della Toscana (-1%).
«La Lombardia mostra una tenuta migliore rispetto all’andamento del Paese in tutti i comparti chiave del paniere - dichiara Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic -. Sulla performance complessiva incide in misura significativa il contenimento delle perdite nel settore della mobilità, con le auto nuove a -6,5% (-11,2% in Italia) per un giro d’affari di 3,2 miliardi e quelle usate a -1,9% (-4,1% il dato nazionale) per un valore di 3,55 miliardi. Anche il mercato dei motoveicoli, che ha raggiunto i 398 milioni con un incremento del 4,8%, è migliore della media italiana, che si attesta a +4,4%». Sul fronte dei beni per la casa, il bilancio della Lombardia è a due facce. «Il fatturato dei mobili ha superato quello delle auto nuove totalizzando 3,37 miliardi grazie a una crescita del 5,8% a fronte del +5,1% del dato italiano - evidenzia Bardazzi -. Molto positivo è il risultato degli elettrodomestici, che sfiora quota 1,1 miliardi evidenziando una dinamica espansiva del 4,3%, nettamente superiore al +2,5% registrato a livello Paese. Meno brillanti, invece, le performance degli altri comparti: il +2,3% della telefonia, per un totale di quasi 1,2 miliardi, è lontano dal +3,8% della media italiana; il -8,7% dell’information technology, per 474 milioni complessivi, si traduce in una perdita più ampia rispetto al -8,2% su scala nazionale; il -17,3% dell’elettronica di consumo, con 432 milioni in tutto, segna un decremento più marcato in confronto alla perdita media del 14,4%».
L’ANALISI PROVINCIALE: MILANO LEADER IN ITALIA. Con una crescita della spesa in beni durevoli dell’1,4% rispetto al 2021, la provincia di Milano è la top performer in Italia e una delle due, insieme a Prato, ad avere chiuso l’anno con un bilancio positivo. Segno ‘meno’ per tutte le altre province della Lombardia, dal -1,3% di Varese fino al -4,8% di Sondrio. L’Osservatorio Findomestic rileva che il budget medio destinato dalle famiglie lombarde all’acquisto di durevoli è stato di 3.048 euro, 390 in più rispetto alla media nazionale. Il valore è comunque inferiore a quello delle province che hanno conquistato il podio tricolore, vale a dire Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Toscana. A livello provinciale il primato spetta a Monza-Brianza che, con 3.300 euro per famiglia, occupa il terzo posto nella graduatoria delle province italiane, preceduta soltanto da Trento e Modena. Milano si colloca poco al di sotto della media regionale (3.038 euro), occupando il 26° posto nella classica delle 107 province italiane. Seconda in Lombardia e settima in Italia è Varese (3.193 euro), seguita da Cremona (3.175 euro), Lodi (3.141 euro), Como (3.138 euro), Pavia (3.097 euro), Lecco e Mantova (2.998 euro per entrambe), Brescia (2.956 euro), Bergamo (2.836 euro) e, infine, Sondrio che, con 2.630 euro, occupa il 55° posto nella classifica delle province italiane.
MILANO. Il capoluogo lombardo è la provincia con il reddito per abitante più elevato del Paese: 36.636 euro, +7,5% rispetto all’anno precedente. Nel 2022, secondo i calcoli dell’Osservatorio Findomestic, i milanesi hanno speso in beni durevoli 4,775 miliardi. La quota più elevata è stata destinata all’acquisto di auto usate (1,21 miliardi, -1,1%), ma il dato più significativo nel comparto dei motori è rappresentato dalla sostanziale tenuta del mercato del nuovo: -0,9%, di gran lunga il miglior risultato nel quadro del Paese, per un totale di 1,08 miliardi. Positivo l’andamento dei motoveicoli, con un fatturato di 137 milioni (+6,4%). Sul fronte dei beni per la casa, spicca il giro d’affari dei mobili: 1,16 miliardi, +8%. In crescita anche le vendite di elettrodomestici: 380 milioni per un +6,5% che corrisponde alla quinta miglior performance in Italia. L’espansione della telefonia, per 456 milioni che valgono il +2,9%, è superiore alla media regionale (+2,3%), ma inferiore a quella italiana (+3,8%). Variazione negativa per gli altri settori, sebbene la provincia di Milano riesca a contenere le perdite rispetto alle altre province della regione: -6,8% per l’information technology (189 milioni) e -14,9% per l’elettronica di consumo (158 milioni).
BRESCIA. Con un reddito medio pro capite di 21.042 euro, in aumento del 5,6% rispetto al 2021, la provincia di Brescia è quinta in Lombardia in valore assoluto. La spesa complessiva per i beni durevoli nel 2022 è stata di 1,6 miliardi (2.956 euro a famiglia), in discesa del 2,6%, come rilevato dall’Osservatorio Findomestic. Nel settore della mobilità, gli acquisti di auto nuove sono calati del 9,3%, scivolando a 354 milioni, mentre il mercato dell’usato ha perso il 3%, fermandosi a quota 429 milioni; bene i motoveicoli, in crescita del 6,8% per un giro d’affari di 45 milioni. Nel perimetro dei beni per la casa, sono cresciuti il comparto dei mobili (+3,8% per 410 milioni), quello della telefonia (+2,5% per 136 milioni) e quello degli elettrodomestici (+2,5% per 127 milioni). In territorio negativo le vendite di prodotti legati all’information technology (-9,8% per 54 milioni) e all’elettronica di consumo (-19,6% per 50 milioni).
BERGAMO. Nel 2022 in provincia di Bergamo il reddito pro capite ha raggiunto 22.011 euro, in crescita del 5,8% rispetto al 2021. La spesa per i beni durevoli delle famiglie bergamasche è stata di 1,33 miliardi di euro (-3,1%), pari a 2.836 euro a famiglia. Lo scorso anno sono stati spesi 301 milioni per le auto nuove (+10,9%), 354 milioni per quelle usate (-1%) e 46 milioni per i motoveicoli (+0,1%, peggior dato in regione). L’Osservatorio Findomestic ha rilevato un andamento peggiore rispetto alla media regionale in tutti i segmenti del settore casa: +2,6% per i mobili (328 milioni), +2,3% per gli elettrodomestici (109 milioni), +1,4% per la telefonia (106 milioni per una spesa di 227 euro a famiglia, la più bassa tra le province lombarde), -9,1% per l’information technology (44 milioni) e -19% per l’elettronica di consumo (42 milioni).
MONZA BRIANZA. Il reddito pro capite dei cittadini della provincia di Monza e Brianza nel 2022 si è attestato a 23.324 euro, con un incremento del 6,2% sull’anno precedente. Rispetto al perimetro dei beni durevoli, l’Osservatorio Findomestic ha calcolato che il territorio provinciale di Monza e Brianza è quello con la spesa media familiare più elevata dell’intera Lombardia (3.300 euro) e il terzo in Italia, dopo Trento e Modena. Sul fronte della mobilità, gli acquisti delle auto usate (324 milioni) fanno segnare un calo del 2,7%, mentre il mercato delle auto nuove (313 milioni) perde il 7,5%; lieve miglioramento per i motoveicoli che raggiungono i 34 milioni. Per livelli di spesa media delle famiglie, la provincia è prima in regione in auto usate (861 euro) e seconda in auto nuove (832 euro). Fra le province lombarde, Monza-Brianza è all’ultimo posto per incremento della spesa nel comparto della telefonia (+0,7%, 96 milioni), ma è prima per spesa media delle famiglie in elettrodomestici (255 euro), settore con un giro d’affari in aumento del 4,5% per un totale di 96 milioni. Restando nell’ambito dei beni per la casa, la spesa per i mobili ha sfiorato i 300 milioni (298 milioni, +5,1%), mentre gli acquisti per information technology e elettronica di consumo sono slittati rispettivamente quota 45 e 37 milioni, in calo dell’8,7% e del 18,1%.
VARESE. Nel 2021 in provincia di Varese il reddito pro capite ha toccato 19.908 euro per una crescita del 7,5%, la più ampia in Lombardia (insieme a Milano). La spesa per i beni durevoli è stata di 1,22 miliardi di euro (-1,3%), pari a 3.193 euro a famiglia. Come rileva l’Osservatorio Findomestic, il mercato delle auto nuove, nonostante una flessione del 7,4%, continua a rappresentare per i varesotti la voce di spesa più consistente con 318 milioni, davanti alle auto usate che scivolano a 317 milioni per effetto di un calo di fatturato del 2,9%. Risulta, invece, in accelerazione il comparto dei motoveicoli: +5,1% per 34 milioni. Fra le province lombarde, Varese è al primo posto per incremento della spesa per i mobili, grazie a uno scatto dell’8,5% che porta il mercato a 293 milioni: il dato corrisponde alla seconda miglior performance in Italia, dietro a La Spezia. Negli altri comparti, valgono i trend rilevati nel resto dei territori della Lombardia e, più in generale, del Paese: a crescere nel 2022 sono stati gli elettrodomestici (+4,5% per 93 milioni) e la telefonia (+2,2% per 97 milioni), mentre sono crollati elettronica di consumo (-16,7% per 38 milioni) e information technology (-11,5% per 34 milioni).
COMO. Il reddito pro capite dei comaschi nel 2022 ha raggiunto 20.453 euro grazie a un progresso del 6,1%. La spesa per i beni durevoli è stata di 815 milioni (-2%), pari a 3.138 euro a famiglia. Sul fronte della mobilità, l’Osservatorio Findomestic ha registrato una spesa di 199 milioni per le auto usate (-0,2%, seconda miglior performance in Italia), 218 milioni per quelle nuove (-7,4%) e 34 milioni per i motoveicoli (+5,1%). I dati confermano le famiglie comasche come top spender in Lombardia sia nelle auto nuove che nei motoveicoli, rispettivamente con 840 e 112 euro per nucleo familiare. Tra i beni per la casa, in provincia di Como si sono spesi 195 milioni in mobili (+3,8%), 63 milioni in prodotti di telefonia (+0,9%), 61 milioni in elettrodomestici (+2,7%), 27 milioni nel settore dell’elettronica di consumo (-18,1%), 23 milioni nel comparto dell’information technology (-11%).
PAVIA. Nel 2022 il reddito pro capite in provincia di Pavia è salito a quota 17.610 euro (+6,1%), ma resta il penultimo della Lombardia in valore assoluto: fa peggio soltanto Sondrio. Lo scorso anno i pavesi hanno speso in beni durevoli 760 milioni, (-1,7%), ovvero 3.097 euro a famiglia. Nel settore della mobilità, secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, i pavesi hanno speso di più per le auto usate (208 milioni, dato in calo del 3%) che per quelle nuove (187 milioni, con una contrazione del 6,3% che rappresenta comunque il secondo miglior risultato nel quadro regionale). L’acquisto di motoveicoli ha alimentato un mercato da 20 milioni di euro, con un incremento del 7%, secondo solo a quello registrato a Lecco. Nell’ambito dei beni per la casa, il comparto dei mobili ha raggiunto 182 milioni (+5%) e quello degli elettrodomestici si è attestato a 54 milioni (+2,7%). Positivo anche l’andamento dei prodotti per la telefonia, con un giro d’affari di 65 milioni: l’incremento del 3,3% è il più elevato in Lombardia. Doppio tonfo, invece, per information technology (-10,4%, 23 milioni) ed elettronica di consumo (-18,9%, 21 milioni).
MANTOVA. In provincia di Mantova, nel 2022, il reddito per abitante ha toccato 20.519 euro con un aumento del 5,6%: si tratta del secondo tasso d’incremento più basso a livello regionale, dopo quello di Sondrio. Le famiglie mantovane, con una spesa media di 2.998 euro (-3,7% rispetto al 2021) hanno acquistato beni durevoli per un valore di 516 milioni. In base ai dati dell’Osservatorio Findomestic, il settore della mobilità ha subito un vero e proprio tracollo: il mercato delle auto nuove è precipitato a 101 milioni con una perdita del -15,1% (la seconda più pesante in Lombardia) e quello delle auto usate è scivolato a 134 milioni per una contrazione del 4,1% (anche in questo caso, penultima performance a livello regionale). Si salva solo la nicchia dei motoveicoli: +3,7% per 14 milioni totali. Spostando l’attenzione sui beni per la casa, l’acquisto di mobili ha alimentato un mercato da 142 milioni di euro, facendo registrare la spesa media familiare più alta tra le province lombarde (827 euro) e la terza variazione più elevata (+5,4%). Positivi i risultati degli elettrodomestici (2,8% per 41 milioni) e della telefonia (+2,7% per 50 milioni). Male, come nel resto della Lombardia, sia l’information technology (-8,2% per 18 milioni) che l’elettronica di consumo (-18,6% per 16 milioni).
CREMONA. Nel 2022 il reddito pro capite dei cremonesi è aumentato del 6,9% (seconda crescita più ampia in Lombardia, alle spalle di Milano) raggiungendo i 19.760 euro. I dati dell’Osservatorio Findomestic indicano che la spesa per i beni durevoli in provincia di Cremona è stata di 487 milioni di euro (-2%), pari a 3.175 euro per famiglia. Nel settore della mobilità, i cremonesi hanno speso soprattutto per le auto usate, che hanno chiuso l’anno con un giro d’affari di 131 milioni, dato sostanzialmente stabile rispetto al 2021: il -0,2% è il dato migliore in Lombardia e il secondo a livello italiano, dietro a quello di Verbania. In netto calo, invece, il mercato delle auto nuove: -9,3% per un fatturato di 115 milioni. In crescita, al contrario, i motoveicoli: +4,8% per 12 milioni totali. Tra i beni per la casa, la spesa si è concentrata soprattutto nel settore dei mobili, che ha raggiunto quota 123 milioni con un incremento del 3,6% e una spesa media per famiglia di 804 euro (medaglia d’argento tra le province lombarde). Favorevole, come nel resto della regione, l’andamento degli elettrodomestici (+2% per 38 milioni) e dei prodotti di telefonia (+1,6% per 40 milioni), mentre sprofondano i valori di information technology (-9,1% per 15 milioni) ed elettronica di consumo (-19,9% per 14 milioni).
LECCO. Con un reddito pro capite di 22.093 euro (terzo in Lombardia), in crescita del 6% rispetto all’anno precedente, nel 2022 la provincia di Lecco ha speso in beni durevoli 433 milioni (-3,5%), pari a 2.998 euro a famiglia. Nell’ambito della mobilità, l’Osservatorio Findomestic indica come voce di spesa più rilevante quella per le auto usate che, con un valore di 111 milioni (-2,8%), supera per la prima volta quella per le auto usate, crollate a 104 milioni (-12,8%). I motoveicoli, invece, si attestano a 14 milioni grazie a uno sprint del +9,5%: si tratta della variazione positiva più ampia nel quadro regionale. Per quanto riguarda i beni per la casa, le famiglie della provincia di Lecco hanno speso soprattutto per i mobili (106 milioni, +5%), la telefonia (37 milioni, +1,1%) e gli elettrodomestici (35 milioni, +2,8%). Il mercato dell’elettronica di consumo è in picchiata a 14 milioni (-18,9%) e quello dell’information technology arretra a 12 milioni (-10,8%)
LODI. Nel 2022 il reddito pro capite in provincia di Lodi è aumentato del 5,8% rispetto all’anno precedente toccando 16.487 euro, ma resta il più basso dell’intera regione. Il consumo di beni durevoli, slittato a 306 milioni con una perdita del 2,6%, è comunque il terzo in Lombardia in rapporto alla spesa media per famiglia: 3.141 euro. In base ai dati dell’Osservatorio Findomestic, nell’ambito della mobilità la spesa più consistente dei lodigiani si è concentrata nel comparto delle auto usate, che con un giro d’affari di 78 milioni (-2,8%) ha superato per la prima volta quello delle auto nuove, in discesa a quota 77 milioni (-8,1%). Ai motoveicoli sono stati destinati 8 milioni, con un rialzo dell’1,4%. Sul fronte dei beni per la casa, Lodi spicca soltanto nel settore della telefonia grazie al +3,1% che costituisce il secondo miglior dato in Lombardia e porta il mercato a 25 milioni. Buona la performance dei mobili, che raggiungono quota 76 milioni grazie a una dinamica espansiva del +5%. Il territorio lodigiano occupa le posizioni di retroguardia negli altri comparti del paniere: la crescita degli elettrodomestici non ha superato il 2,5% (24 milioni), mentre information technology e elettronica di consumo hanno subito pesanti flessioni, rispettivamente del 12,3% (10 milioni) e del 18,6% (9 milioni).
SONDRIO. In provincia di Sondrio la crescita del 4,6% del reddito pro capite (19.112 euro) è la più contenuta fra quelle registrate in Lombardia nel 2022. L’analisi dell’Osservatorio Findomestic dedicata al mercato dei beni durevoli dimostra che Sondrio, in ambito regionale, è il fanalino di coda sia per volume d’affari (208 milioni con un calo del 4,8%, il più accentuato tra le province lombarde) che per livello di spesa media familiare (2.630 euro, vale a dire -4,2%). Il territorio valtellinese è agli ultimi posti in regione per i risultati sia delle auto usate (-4,6% per 57 milioni) che di quelle nuove (-16,2% per 36 milioni). Nota positiva dai motoveicoli, in espansione del 6% per un fatturato di 6 milioni. Sondrio è maglia nera anche nel macrosettore della casa, registrando le peggiori performance per vendite di mobili (+1,9% per 57 milioni), elettrodomestici (+1,5% per 19 milioni), information technology (-13,7% per 7 milioni) ed elettronica di consumo (-21% per 7 milioni). Meglio il dato relativo alla telefonia: 21 milioni totali per un +2% che è sostanzialmente in linea con la media regionale. (Forse sarebbe il caso che o CCIAA o UCT o CNA un commento lo facessero. No? - Red)
Claudio_Bardazzi_responsabile Oss.ervatorio Findomestic