L'edilizia rischia di perdere il treno della ripresa”

“Il confronto con il Governo sui temi caldi del nostro settore deve riprendere con urgenza e sfociare in provvedimenti concreti a brevissimo termine: il rischio, altrimenti, è che l’edilizia perda il treno di una fase unica, in cui sta riprendendo la domanda, sta decollando il Superbonus e si aprono  interessanti prospettive con il Pnrr”.

Lo afferma Sergio Piazza, presidente di ANCE Lecco Sondrio, che continua: “I mesi che abbiamo davanti rappresentano una straordinaria opportunità per il settore delle costruzioni. Ma occorre non perdere tempo. Abbiamo aperta la partita sulle compensazioni dei rincari nei cantieri privati, dopo che quella nei lavori pubblici è entrata a far parte del “Sostegni bis”. Si tratta di una vera e propria emergenza, considerando da un lato il continuo rincaro dei prezzi dei materiali, dall’altro i ritardi nelle consegne, dall’altro ancora le carenze di attrezzature, a cominciare dai ponteggi. Le imprese si trovano sempre più spesso nell’impossibilità di rispettare i tempi contrattuali previsti: occorre una misura che permetta un allungamento delle tempistiche dei contratti dove necessario”.

“Inoltre - afferma ancora il presidente di ANCE Lecco Sondrio - abbiamo l’esigenza di poter discutere delle compensazioni anche in quei contratti che le escludevano, a cominciare dai lavori legati al Superbonus, fermi restando i tetti massimi di spesa per ogni intervento. E, sul fronte del Superbonus, abbiamo l’esigenza che sia estesa almeno a fine 2023 la scadenza per usufruire dei benefici”.

Vi è poi il tema della trasparenza degli appalti pubblici: “È fondamentale in vista anche del Pnrr. Occorre evitare che i lavori possano essere assegnati all’oscuro e premiando solo un numero ristretto di imprese. Occorre ripristinare ciò che il Governo aveva già approvato e che è stato poi rimosso dal Dl Semplificazioni: più pubblicità sulle procedure negoziate significa anche garantire il rispetto del principio di rotazione”.

Lecco, 2 settembre 2021
 

Economia