Baker Hughes si espande a Talamona con nuovi investimenti e linee produttive
Lo stabilimento, già riconosciuto come centro di eccellenza per la produzione di componenti per turbomacchine ad elevato contenuto tecnologico, si arricchisce di due ulteriori linee produttive
Talamona (Sondrio), 31 maggio – Il sito di Talamona di Baker Hughes, azienda di tecnologia al servizio dell’energia, si espande ulteriormente con due nuove linee produttive, che sono state inaugurate oggi alla presenza delle istituzioni locali, tra cui Davide Menegola, Sindaco di Talamona e Alberto Gavazzi, Sindaco di Morbegno, e del top management di Baker Hughes.
Lo stabilimento, già al centro negli ultimi anni di investimenti strategici, vede infatti l’installazione di due nuove linee produttive: da una parte, il raddoppio della linea per rivestimenti (coating) di parti calde per turbine a gas, inaugurata nel 2019; dall’altra, una linea dedicata alla produzione di ugelli di tecnologia aeroderivativa, per un investimento complessivo di 2,5 milioni di euro.
La linea di coating presenta ora una superficie utile di 1.100 metri quadrati, con aree dedicate al processo di brasatura, di alluminizzazione, un laboratorio per le analisi di qualità e l’installazione di un terzo forno per trattamenti termici sui componenti, che aumenterà fortemente la produttività della linea così come le ore lavorate, diminuendo sensibilmente i tempi di lavorazione.
La nuova linea per la produzione di ugelli di tecnologia aeroderivativa è invece composta da fresatrici di ultima generazione capaci di eseguire lavorazioni in 5 assi, ottenendo l’estrema precisione – nell’ordine del centesimo di millimetro – richiesta da questi componenti per garantire alla turbina a gas un’affidabilità e un’efficienza senza precedenti, oltre a macchine per elettroerosione a tuffo e a una macchina di misura con scansione laser per assicurare la conformità dei pezzi prodotti.
“Il sito si conferma una boutique di innovazione tecnologica all’interno della filiera nazionale e internazionale di Baker Hughes” ha commentato Teresa Pucci, Plant Director di Baker Hughes Talamona. “Lo facciamo grazie al supporto consistente di tecnologie di additive manufacturing, di robotica, di intelligenza artificiale e di automazione, generando un importante impatto sull’economia del territorio, così come opportunità di lavoro e formazione specializzata in collaborazione con alcuni istituti superiori locali e con i principali atenei della Lombardia, in primis Politecnico di Milano, e della Toscana, come Università di Pisa e Università di Firenze, fino ad arrivare a collaborazioni con La Sapienza di Roma e l’Università di Perugia”.
“Con l’inaugurazione delle nuove linee produttive, oggi, si consolida una realtà industriale di grande eccellenza che, come è stata anche nel passato, è volano strategico per il tessuto economico del territorio” ha dichiarato Davide Menegola, Sindaco di Talamona. “Grazie a questa azienda ed alle sinergie positive che ha innescato nel tempo, adesso possiamo contare su professionalità di alta specializzazione dentro e fuori lo stabilimento. Chi si adoperò oltre cinquant’anni fa perché la Snam, poi Nuovo Pignone, si insediasse qui a Talamona, probabilmente non poteva immaginare la misura di quanto bene avrebbe fatto al territorio. Noi oggi possiamo essere orgogliosi di essere parte di un sistema che fa bene al territorio e grazie, alle tecnologie qui prodotte, fa bene al mondo”.
Lo stabilimento Baker Hughes di Talamona si estende su una superficie di 77.000 metri quadrati, ed è un centro di eccellenza per la produzione di componenti ad altissima tecnologia per turbine a gas e vapore, per compressori centrifughi e alternativi e per l’apposizione di rivestimenti superficiali (coating) per la protezione dei metalli, oltre che per le brasature. Inaugurato negli anni Sessanta, lo stabilimento si è ampliato negli ultimi anni, e conta ora 9 diverse linee produttive con oltre 260 dipendenti impiegati.
Baker Hughes è presente in Italia con otto siti – a Firenze, Massa, Avenza (Carrara), Bari, Talamona (Sondrio), Vibo Valentia, Casavatore (Napoli) e Cepagatti (Pescara) – con circa 5.000 dipendenti.
Daniele Rurale Consultant