) AEM MILANO - ASM BRESCIA, PIU’ TEMPO PER LA FUSIONE . 2) PER L’AEM UTILI PIU’ 25% E RICAVI OLTRE IL DOPPIO

1) FUSIONE

Per la fusione tra Asm e Aem è probabile che «ci voglia più tempo». La data dell’incontro tra il sindaco di Milano Letizia Moratti e il sindaco di Brescia Paolo Corsini (i due principali azionisti delle due ex municipalizzate) è stato rinviato all'inizio di aprile. Ma i termini dell’operazione ancora «non ci sono».

Almeno così la pensa Arnaldo Borghesi, consulente finanziario del Comune di Milano. A chi gli chiedeva se i termini finanziari dell’integrazione fra Aem Milano ed Asm Brescia saranno pronti entro l’incontro dei sindaci del 22 marzo, Borghesi ha detto che «ci vuole più tempo». Evidentemente i nodi non sono ancora sciolti. Nei giorni scorsi si era svolto un incontro a Brescia tra Zuccoli e Capra ma nulla è trapelato.

L’orientamento che sta maturando nella laboriosa trattativa per l’aggregazione tra Aem e Asm prevede una «fusione con governance duale». Dopo il tramonto dell’ipotesi della holding a cui conferire le due utility (il che ha consentito di superare l’ostacolo dell’eventuale opa che la nuova holding avrebbe dovuto lanciare sul flottante di Aem e di Asm, come è avvenuto per Iride che ha incorporato Amga Genova e Aem Torino) quello della governance sembra il nodo più semplice da sciogliere. È presumibile, infatti, che le cariche tra consiglio di sorveglianza e consiglio di gestione possano essere distribuite equamente tra Milano e Brescia.

Resta ancora aperta la partita, invece, per gli altri punti rilevanti della trattativa tra Milano e Brescia: il «chi incorpora chi» e il concambio. Le due questioni sono state certamente all’esame dei due presidenti. E lo saranno anche (sul versante più politico-diplomatico) nel prossimo incontro tra Letizia Moratti e Paolo Corsini. Ma le parole del consulente Arnaldo Borghesi lasciano ipotizzare che i tempi possano essere più lunghi.

2) UTILI

Aem ha comunicato di aver chiuso il 2006 con una crescita dell’utile netto del 25%, a 302 milioni di euro, su ricavi, pari a 6,99 miliardi (contro i 3 miliardi del 2005). Il confronto con il 2005 è alterato dalla variazione del perimetro delle attività di Aem, che dal 2006 consolida anche Edison.

Il margine operativo lordo ha raggiunto quota 1,4 miliardi (da 718 milioni nel 2005) e l’utile operativo è stato di 723 milioni (363 milioni). La società ha annunciato la distribuzione di un dividendo di 0,07 euro per azione, pari a un ritorno del 2,7% lordo.

I numeri registrano una forte crescita, per effetto del consolidamento di Edison, ma al netto di tale voce sono inferiori alle attese degli analisti di Websim. Aem però non ha fornito dettagli sufficienti per analizzare i dati, dicono gli analisti, “e questo non ci aiuta a tirare le conclusioni. Lo farà probabilmente nella presentazione di venerdì. In ogni caso ci aspettavamo un utile netto di oltre 350 milioni, contro i 302 milioni registrati”.

Le indicazioni per il 2007 sono di risultati non inferiori al 2006. Gli analisti di Websim si aspettavano “invece, un’indicazione di crescita: è possibile quindi che dopo la presentazione di venerdì ci sia spazio per procedere a un abbassamento delle nostre stime”.

Pensiamo, comunque, che l’attenzione del mercato in questa fase sia non tanto sui risultati, quanto sulla fusione con Asm, operazione che viene giudicata dagli analisti “in maniera molto positiva, e i cui dettagli dovrebbero delinearsi nelle prossime settimane. I contatti fra le parti procedono, ma la sensazione è che il negoziato sia molto più laborioso del previsto”.

Quindici - Federutility

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