Un hotel su quattro non riaprirà ogni mese ma questa soglia rischia di aumentare
C'era da aspettarselo esordisce Roberto Necci , imprenditore alberghiero nonché Presidente del Centro Studi della Federalberghi Roma, molte aziende non avranno la forza di riaprire e c'e' il rischio, concreto che anche i centri storici delle città per molto tempo vedranno gli hotels abbandonati o utilizzati per chissà quali usi.
Del resto dopo un anno di mancati incassi, un altro anno all'orizzonte simile a quello precedente, nessun settore economico riuscirebbe a rimanere in piedi, abbiamo denunciato questa situazione, continua Roberto Necci dall'indomani dello scoppio della pandemia, il nostro settore non può essere considerato alla stregua degli altri che seppur limitatamente possono riprendere le attività, noi per funzionare abbiamo bisogno dei mercato internazionali (e magari anche degli sciatori, nostrani ed esteri - ndr -); il Governo ovviamente conosce il problema come pure quello della disoccupazione scaturente da questa situazione, senza aiuti concreti e senza sostegno oltre alle aziende chiuse ci sarà il dramma dell'occupazione.
Se oggi possiamo affermare che un hotel su quattro non riaprirà ogni mese questa soglia rischia di aumentare, il settore rischia di polverizzarsi, in città come Roma il turismo è il principale contributore del Pil ed ad oggi è azzerato, c'e' da agire subito senza indulgi.
Il crollo del turismo alberghiero si porta dietro ovviamente tutta la filiera: ristoranti, professionisti, guide, noleggi e tutti quei servizi a disposizione del turista.
Oramai conclude Roberto Necci non consideriamo più la diminuzione del fatturato visto che le aziende sono ferme; il settore ha bisogno di un trattamento unico ed esclusivo da parte del legislatore al fine di mantenerlo in vita.