IN REGIONE OK ALLA MOZIONE DELLA CONS. PEDRAZZI
E' IL Consiglio regionale ad aver approvato oggi la mozione presentata dalla cons. regionale Simona Pedrazzi su interventi a sostegno della zootecnia rurale lombarda e presenza del lupo. “Due realtà che possono coesistere”
La mozione – spiega il cons. valtellinese– che fa seguito ad un’interrogazione che avevo già rivolto all’Assessorato all’Ambiente, è il risultato sia di una serie di incontri effettuati sia con le istituzioni pubbliche, sia con le organizzazioni agricole e sia con i singoli allevatori. L’obiettivo del provvedimento è essenzialmente quello di consentire una coesistenza tra una zootecnia rurale alpina sostenibile ed il ritorno del lupo e di altri grandi carnivori sulle Alpi.
Se da una parte il lupo rappresenta un elemento di elevata biodiversità, dall’altra il tradizionale allevamento in alpeggio è custode della biodiversità alpina. Basti pensare che le praterie alpine, considerate dalla Direttiva Habitat della Commissione Europea come prioritarie, esistono soltanto grazie agli sforzi degli allevatori di montagna. L’allevamento in montagna ricopre non solo un ruolo di tutela territoriale da elementi calamitosi, quali ad esempio il dissesto idrogeologico, le slavine e il rischio di incendio, ma è anche fondamentale per la produzione di prodotti lattiero caseari di qualità, dando impiego a giovani agricoltori e a manodopera del territorio”.
“Il Consiglio Regionale con l'approvazione di questa mozione - prosegue Pedrazzi - ha compiuto un passo improntato alla responsabilità. Una responsabilità politica che si basa sull'ascolto, sul confronto e soprattutto sulla conoscenza tecnico scientifica: questo al fine di consentire una prosecuzione sostenibile delle attività di allevamento nei pascoli montani anche in presenza del lupo. Come noto, la competenza gestionale di una specie rigorosamente protetta come il lupo non è di Regione Lombardia: per questo motivo, nelle sedi istituzionali preposte, il Governo Regionale chiederà l'avvio di un percorso che conduca all'approvazione di un piano nazionale per la gestione del lupo, strumento pianificatorio che dovrà essere condiviso con i Ministeri competenti della Transizione ecologica e delle Politiche agricole, con ISPRA e con le altre Regioni e le Province Autonome”.
Regione Lombardia però può, invece, intraprendere delle azioni per contrastare l'abbandono delle tradizionali attività agricole in montagna, anche a seguito della presenza dei predatori.
La mozione impegna perciò la Giunta Regionale ad avviare un percorso si semplificazione delle procedure per la denuncia e l’indennizzo a seguito degli eventi di predazione riconducibili al lupo. Molti eventi predatori, infatti, non vengono denunciati perché la procedura per ottenere il rimborso è ancora troppo farraginosa.
Infine, nell’ambito della misura PSR 4.4.01 “Investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla conservazione della biodiversità” la mozione chiede di reperire le risorse, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per il rifinanziamento degli investimenti per la protezione delle produzioni agricole e zootecniche da lupo e orso e a valutare di inserire ulteriori misure, a supporto degli allevatori nella prossima programmazione PSR 2021- 2027”.
“Sono convinta – conclude Pedrazzi - che questi siano dei primi interventi che come Consiglio della Regione Lombardia siamo stati chiamati responsabilmente ad approvare, al fine di tutelare la zootecnia rurale lombarda consentendo una prosecuzione sostenibile di questa attività tradizionale in coesistenza con il lupo”.
Cecilia Casati