Lupo. Cons. Pedrazzi interroga il Presidente del Consiglio Fermi

Oggetto: Consistenza del lupo e interventi a tutela della zootecnia rurale lombarda. Interrogazione a risposta scritta da parte del Presidente del Consiglio Regionale

Il Consiglio Regionale della Lombardia
Premesso che sia dagli organi di stampa, sia dagli operatori dal settore zootecnico si
apprende che si verificano degli episodi sempre meno estemporanei di danneggiamento
agli allevamenti di bovini, ovini e caprini che regolarmente pascolano allo stato libero
provocati dall’affermarsi della presenza del lupo, da ultimo quelli verificatisi in Valtellina;
Rilevato che
• il lupo sia ai sensi della Convenzione di Berna, sia della Direttiva Habitat, sia delle
Legge statale quadro sull’attività venatoria (Legge n. 157/1992) è considerata specie
soggetta ad un rigoroso e particolare regime di protezione;
• Regione Lombardia ha aderito anche all’ultimo progetto Life Wolf Alps EU 2019-2024
in corso;
Evidenziato che la Commissione Europea (rif. Bruxelles, 29.9.2017 C(2017) 6730 final), in
deroga alla disciplina sugli aiuti di stato, ritiene ammissibili il risarcimento del 100% dei danni
per animali uccisi, direttamente o morti a seguito delle ferite inferte dal lupo, mentre i costi
veterinari segnalati relativi al trattamento di animali feriti sono risarciti fino a un massimo
dell'80% e non possono superare il valore di mercato dell'animale ferito. L’effettività di tale
possibilità concessa dalla Commissione Europea dipende però dallo stanziamento di risorse
statali, regionali o delle Province autonome;
Ritenuto che:
• da una lettura della Relazione Progetto LIFE 12 NAT/IT/000807 WOLFALPS Wolf in
the Alps: implementation of coordinated wolf conservation actions in core areas and
beyond - Azione A4 e D1 - Relazione tecnica La popolazione di lupo sulle Alpi italiane
2014-2018 (con evoluzione da 1996 al 2018) emerge un trend in crescita della
popolazione del lupo sull’arco alpino (cfr. pagg. 39 e ss.), e ciò potrebbe comportare
il rischio dell’acuirsi di una situazione di conflittualità tra la specie interessata ed il
comparto zootecnico rurale;
• ad oggi non abbiamo contezza della situazione del lupo nella penisola italiana, poiché
ISPRA soltanto nell’aprile 2020 ha approvato le Linee guida per il monitoraggio
nazionale del lupo, con l’intento di effettuare la prima raccolta dati contemporanea
per stimare la distribuzione e la consistenza del lupo in Italia, monitoraggio che
dovrebbe essersi concluso lo scorso marzo 2021;

Per i motivi fin qui illustrati, chiede all’Assessore competente in materia:
a) di declinare gli ultimi dati disponibili relativi alla consistenza del lupo sul territorio della
Regione Lombardia;
b) se a seguito dei risultati del monitoraggio sulla consistenza della popolazione del lupo
effettuato da parte ISPRA, intenda, allorché ritenuto utile, avviare un’interlocuzione
con le Istituzioni competenti finalizzata ad attuare una gestione del lupo altresì a
livello sovraregionale;
c) di illustrare l’andamento delle segnalazioni inerenti agli eventi predatori attribuibili al
lupo correlato all’entità dei risarcimenti liquidati fino ad oggi in Regione Lombardia, e
qualora necessario, se intenda attivarsi avanti alle Istituzioni europee e nazionali per
lo stanziamento di maggiori risorse da destinarsi al risarcimento ed alla prevenzione
dei danni provocati dal lupo al comparto zootecnico;
Consigliere Simona Pedrazzi – prima firmataria

Donne di Valtellina