A tre 'donne di Valtellina' il Premio "Profeta in Patria"

L'iniziativa del "Club Papillon della Valtellina e Valchiavenna", 'scoperta' da Resegone online

“Resegone online” è stato il primo a dare la notizia, anzi l'unico visto che tutti gli altri non hanno fatto altro che riprendere quanto aveva pubblicato il giornale lecchese, di lunga tradizione anche se un tempo, ovviamente, quando non c'erano neppure i transistor, solo in cartaceo. E parte alla grande dicendo che “la Valtellina sa riconoscere, apprezzare e pubblicamente onorare l'operosità delle sue donne”.
In che modo? Con il premio "Profeta in patria" - che in Valtellina è assolutamente inusuale – istituito e attribuito dal "Club Papillon della Valtellina e Valchiavenna", guidato da Francesca Traversi, che vorremmo intervistare.
Sib tratta di un riconoscimento per persone che, “nate o cresciute in Valle, hanno saputo distinguersi in campi diversi: dall'arte all'educazione, dallo sport all'artigianato e all'agricoltura”.
“Tre donne d'eccellenza” le prime insignite: Arianna Fontana, Emma Marveggio e Fides Marzi. Queste le motivazioni ufficiali:
- Arianna si è fatta onore nel pattinaggio (short track) alle recenti Olimpiadi invernali di Sochi, vincendo un argento e quattro bronzi;
- Emma ha creato un angolo di Valtellina nel cuore di Milano (in viale Montegrappa 18) e lo ha battezzato "Sciatt à porter";
- Fides, che è agronoma e amante degli animali e che lavora all'interno dell'associazione allevatori, si è distinta per assiduità e passione.

Il nostro giornale che ha dato spazio specifico alle “Donne di Valtellina” sottoscrive.
Red

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