09 12 30 NOVITA' PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA CON L'APPROVAZIONE DI DUE EMENDAMENTI DI BORDONI. DEFINITIVO IL FINANZIAMENTO ALLA VARIANTE DI MORBEGNO
Nella seduta del 15 u.s.del Consiglio Regionale è stato approvato il "Collegato di bilancio 2010", che interviene modificando leggi regionali esistenti, collegate a elementi che hanno influenza sulle politiche di spesa regionale. L'approvazione ha riguardato anche due richieste di modifica al testo proposte dal Consigliere Regionale Giovanni Bordoni in tema di vendita di fabbricati di Edilizia residenziale pubblica e in tema di esoneri dagli obblighi di certificazione energetica.
- Nel primo caso l'emendamento permette, nei piccoli comuni montani e nei territori che "presentano significative condizioni di svantaggio", la vendita anche solo parziale dei fabbricati Erp, e la conseguente garanzia del "mantenimento in locazione agli inquilini che non manifestano interesse all'acquisto". Cioè: se la vendita dei caseggiati di edilizia popolare fosse consentita solo in toto, chi non fosse interessato all'acquisto dovrebbe per forza cercare una sistemazione in un altro caseggiato erp. Ma nei piccoli comuni montani la mancanza di alternative porterebbe inevitabilmente gli esclusi a cercare un'abitazione di Edilizia residenziale pubblica in altro luogo, nei comuni più grossi che presentano, sulla carta, una maggiore offerta in questo senso. Lo stesso discorso riguarda le famiglie che possono permettersi l'acquisto: ove non fosse consentito anche essi dovrebbero forzatamente rivolgersi altrove, a fondo valle.
«Con questa modifica - ha quindi spiegato Bordoni - sarà possibile contrastare il fenomeno dello spopolamento, che compromette il territorio dei piccoli comuni montani e quelli di pianura svantaggiati, e aumenta i problemi dei comuni maggiori, quelli di fondo valle e di pianura, che soffrono al contrario di fenomeni di densificazione territoriale e già si trovano a gestire lunghe liste d'attesa per l'assegnazione dell'edilizia pubblica».
- Il secondo emendamento libera dall'obbligo di immediata certificazione energetica gli edifici di Comuni e Aler in affitto a canone sociale e moderato. Si tratta di 120mila alloggi circa in Lombardia. La certificazione, a 300 euro per alloggio, costerebbe qualcosa come oltre 40 milioni di euro a fronte di un affitto medio degli alloggi compreso tra i 70 e i 100 euro al mese- La previsione della legge originaria ha senso per gli alloggi a canone di mercato, dove il corrispettivo richiesto è certo influenzato dalle caratteristiche energetiche degli alloggi. Nel caso dell'edilizia pubblica il canone è fissato in base al reddito dell'inquilino e quindi l'obbligo immediato di certificazione diventa incongruo. «è più logico - ha detto Bordoni illustrando l'emendamento - che la certificazione avvenga man mano, in presenza di risorse per la riqualificazione energetica dei vari edifici. Le poche risorse disponibili è più logico vengano spese per i lavori, piuttosto che per i certificati!»
- Con l'approvazione del "Collegato di Bilancio 2010" diviene infine effettivo il cofinanziamento della Regione, per un importo complessivo di 50 milioni di euro, relativo alla variante di Morbegno, il cui progetto definitivo è già al vaglio del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ma che non poteva essere approvato in mancanza dell'intera copertura finanziaria. «Con l'assenso al finanziamento da parte della Regione - è il commento di Bordoni - l'approvazione del CIPE è ora più vicina».