IL SALUTO DEL SINDACO DI TIRANO PIETRO DEL SIMONE ALLA CERIMONIA D’INGRESSO IN PARROCCHIA DEL NUOVO PREVOSTO DON BATTISTA GALLI
Reverendo e - mi permetta - caro, don Battista,
Le porgo con piacere il saluto della Città nel momento del Suo ingresso nella delicata e impegnativa responsabilità di prevosto di San Martino.
Lei è nella storia il ventesimo parroco di Tirano e, formalmente, il primo dopo la decadenza del privilegio che permetteva al Consiglio Comunale di scegliere il pastore su una terna proposta dal Vescovo.
In verità è da molto tempo quel diritto, pur conservato, non veniva concretamente esercitato, e ciò più per la sensibilità degli amministratori della città che per pressioni dell’Autorità ecclesiastica.
E’ anche questo un segno del cambiamento dei tempi e della capacità degli uomini e delle istituzioni di adeguarsi ad essi senza perdere nulla di quanto di buono l’esperienza ci trasmette.
Buoni, in molti casi addirittura esemplari, sono nella storia, anche recente, i rapporti fra il Comune e la Parrocchia che, pur nell’ambito delle rispettive competenze e nella diversità degli strumenti, operano sullo stesso territorio e sulla stessa popolazione con lo stesso fine del miglioramento della società umana. E’ una bella base d’intesa e di possibili collaborazioni.
Lei arriva a Tirano, ricco di esperienza maturata sia nella pastorale parrocchiale sia negli impegnativi incarichi diocesani ricoperti con impegno e largo apprezzamento.
Gli auguri che ben di cuore Le faccio a nome della Città, sono auguri tanto sinceri quanto interessati, perchè ad avvantaggiarsi della Sua opera sarà la Città, saremo noi.
Auguri sinceri e cordiali dunque a cui mi premetto di aggiungere un po’di affetto, che Tirano non mancherà di dimostrarLe, magari solo con qualche ritardo, come ha sempre fatto.
Lei giunge dopo alcuni pastori che la gran parte di noi ha conosciuto e amato: don Giuseppe Ambrosini, don Pietro Angelini, don Lino Varischetti, don Gino Menghi e don Tullio Viviani per il quale il rimpianto è più vivo per la recente scomparsa. Tutti diversi, tutti riuniti nella riconoscenza pubblica religiosa e civile. Lei sarà degno di loro e la città sarà degna di Lei.
Questo l’augurio che Le rivolgo mentre si accinge ad iniziare il percorso della Sua alta missione di pastore della nostra Città. Un percorso che, almeno per un certo tratto e ciascuno per i suoi compiti, faremo assieme come insieme abbiamo percorso il tratto di strada che dalla storica Porta Poschiavina porta alla Collegiata di San Martino.
Auguri e grazie fin da ora per l’impegno e la dedizione che porrà nel Suo compito, come ha fatto per i precedenti.
Buon lavoro.
Pietro Del Simone