Cardelio Sertori, esempio di rara dedizione al servizio abbinata a indiscussa competenza

Un'esperienza esemplare, "il caso" STPS

(a.f.) Cardelio Sertori è  stato, e rimane, un esempio di rara dedizione al servizio abbinata ad una indiscussa competenza sempre espressa senza fronzoli ed in modo sbrigativo e ad un tempo con grandissimo rispetto del pubblico denaro.
Correvano i primi anni '70. Se ne andava l'INT, Istituto Nazionale Trasporti, emanazione delle Ferrovie dello Stato, in precedenza subentrato nella gestione delle linee ex Quadrio. I Sindacati, e qualche parte politica premevano per una soluzione pubblica anche perchè gli altri gestori, Perego, Valmalenco, condividevano la crisi nazionale di tutto il settore del trasporto su gomma. Non incoraggiavano questa scelta i bilanci di aziende pubbliche costituite per rilevare i servizi. Si vedrà il caso limite, nella Pianura Padana, di un costo per autobus-km cinque volte superiore a quello della STPS da poco in funzione.. Necessità aguzza l'ingegno e costume valtellinese che individuano la scelta migliore. In primis Aldo Oberti con Maganetti, Livio Benetti, Visini, Della Vedova e chi scrive – ovviamente della partita i parlamentari Valsecchi e Tarabini e il consigliere regionale Muffatti -.Occorre inventare qualcosa di nuovo per evitare pesanti costi a carico della comunità valtellinese. Quanto esposto per cercare di rappresentare quali difficoltà ci fossero sul tavolo di una provincia che dei bus ha bisogno come il pane. E arriviamo dunque in questo contesto a Cardelio Sertori. Se non c'è qualcosa di nuovo la situazione è grigia, anzi nera se non nerissima dato che, per considerare una sola voce, i mezzi sono altro che obsoleti. Si diceva che stavano in piedi col fil di ferro. Cardelio dà lo spunto per una soluzione originalissima. Niente società pubblica ma si fa un Consorzio degli Enti Locali, vera e propria Autorithy. E' il Consorzio che varerà una società, la STPS, del tutto diversa da quelle esistenti in quanto il capitale sarà pubblico per il 51% e privato per il 49% ma se il Presidente viene espresso dal pubblico l'amministrato delegato è scelto dal privati. Diversità di ruoli e anche di responsabilità. Se non ci fosse stato un Sertori una tal soluzione sarebbe stata improponibile anche perchè, in coppia con Visini Presidente, ebbero carta bianca per procedere razionalizzando a 360 gradi anche con eliminazione diciamo di storture createsi nel tempo. Modificando i nastri orari, semplificando procedure, ribaltando le cose in officina, introducendo il noleggio mentre in Italia il trasporto boccheggiava alla grande a Sondrio con 600 milioni frutto di una oculatissima gestione si costruivano uffici, rimessa e officina, quelli in Via Samaden. Lì Sertori aveva anticipato Ryanair. La società irlandese, al contrario dei concorrenti, ha un solo centro in tutta Europa e un solo tipo di aerei il B737. E' arrivata dopo. In Via Samaden i ricambi, persino il motore, uno solo, erano infatti utilizzati col massimo rendimento. Quanto ai mezzi, come per Ryanair la Boeing, un solo tipo, quello FIAT che permetteva di non raddoppiare le dotazioni, con un grande vantaggio per la STPS. Mercedes avviò iniziative legali ma STPS vinse e Sertori però introdusse, allora, non c'era, il "prendi tre paghi 2". Da notare che uno di quei bus voleva dire diverse centinaia di milioni.

Merita di essere raccontata la storia di un nuovo bus da montagna. Furono invitati a San Vincenzo operatori di tutta Italia per la sua presentazione. Fra la sorpresa generale ci fu un intervento molti critico e dettagliatissimo di Sertori precisando che la Valtellina quel mezzo non l'avrebbe mai vista. Fu invitato a Torino per discuterne. Accolto in pompa magna si profusero in mille scuse per il ritardo, dieci minuti, dell'avvocato. Chi, chiese. Era l'Avvocato, quello con la A maiuscola, il Gianni Agnelli. Gli era stato riferito quanto era successo a San Vincenzo. Volle sapere tutto nei dettagli tecnici ed economici perchè aveva sulla negativa l'intera struttura  Richiamato Sertori a Torino Gianni Agnelli, meravigliatissimo che Sertori avesse previsto anche quanti bus del tipo-Sertori il mercato avrebbe assorbito. L'Avvocato parlò ovviamente di parcella trovando per la prima volta qualcuno che non voleva soldi per una prestazione – tale di fatto era -. Il vantaggio ci fu ma per la STPS che in cambio si vide assegnare la rappresentanza IVECO.

Ancora un breve ricordo di non molti anni fa. Quando ci si vedeva un 5-10 minuti li dedicavamo allo scambio di notizie, di commenti. Quella volta sembrava avesse avuto un lutto in famiglia. Lo era per lui, ma di tipo diverso. Aveva di persona visto che le frizioni di mezzi pesanti e altre parti dei motori non venivano più fatte in Italia ma il Germania e in Portogallo per poi venire in Italia per i montaggi e si trattava di prodotti che saremmo stati in grado di fare bene, anche meglio, in Italia.

Ricordarlo
Il nemo propheta in Patria è condizione abbastanza diffusa. Da noi molto di più e non è giusto perchè dare alle generazioni che crescono esempi di persone o di fatti commendevoli significa contribuire alla loro crescita.
Perchè diciamo questo? Perchè un ricordo, una semplice targa la vedremmo volentieri.

PS C'è da aggiungere che in Regione l'assessore competente in fatto di trasporti, Sonzogni – nonna di Lanzada -, portò all'approvazione una legge sui trasporti ispirandosi proprio a quanto fatto dai valtellinesi. In campo nazionale successivamente il compito toccò all'on Marzotto Caotorta con larghissimo consenso e anche lui seguì la stessa strada. Si ispirò alla legge regionale, quindi di fatto al nostro modello. Esito positivo. Con legittima soddisfazione Cardelio mi illustrava alcune statistiche importanti su scala regionale e nazionale con la STPS che lasciava indietro non solo soggetti pubblici ma anche quelli privati. Volavamo alto, segno che il matrimonio tra politica seria e competenza operativa è possibile ed è la ricetta che ci vorrebbe anche oggi.
a.f.
 

a.f.
Degno di nota