IL CONS. BORDONI SUL CASO RIELLO

Giovedì 22 scorso in Consiglio Regionale si è tenuta la Commissione Attività Produttive per approfondire la situazione della Azienda Riello, produttrice di caldaie ed impiantistica per il riscaldamento. Nei giorni scorsi la Riello ha annunciato la chiusura del settore produttivo delle caldaie a Lecco e la richiesta di Cassa Integrazione per il personale, ad eccezione di 34 unità che verrebbero spostate sullo stabilimento di Morbegno.

L'Azienda ha motivato il provvedimento con la crisi del settore, conseguente alla riduzione dei volumi del mercato residenziale, le nuove normative che impongono la centralizzazione degli impianti termici nei fabbricati con più di 4 unità abitative e le iniziative di finanziamento delle fonti energetiche alternative.

I Consiglieri Regionali presenti hanno chiesto ad Aziende e Parti Sociali chiarimenti in ordine alla politica industriale, alle procedure di relazioni sindacali attivate ed alle prospettive occupazionali.

Il Consigliere Regionale Gian Maria Bordoni, presente ancorché non membro della Commissione, una volta venuto a conoscenza che la questione interessava anche la provincia di Sondrio, intervenendo a sua volta, ha chiesto di conoscere su quali fronti la Riello avesse recuperato spazi di mercato, risultando chiaro che, tanto per le questioni ricordate dai responsabili della Ditta quanto in relazione alla scelta di una diffusione sempre maggiore del teleriscaldamento, il mercato perdeva continuamente opportunità.

Il Direttore di Riello ha assicurato investimenti rilevanti tanto nel settore tradizionale delle caldaie a condensazione, che assicurano alti rendimenti per le realtà condominiali, che nel campo delle energie alternative (solare termico in particolare), convenendo con Bordoni sull'opportunità di introdurre l'obbligo di sostituire le caldaie monofamiliari esistenti al loro esaurimento con altre ad alta efficienza, nonché sulla necessità di valutare con attenzione l'introduzione del teleriscaldamento diffuso con utilizzo del metano che è risorsa ormai non più così abbondante come un tempo.

I lavori della Commissione si sono conclusi con il rinvio del problema alla Giunta che ha predisposto una unità di crisi per fronteggiare situazioni come quella di Riello che si vanno manifestando con preoccupante frequenza

Degno di nota