"PROTOCOLLO CONCORDATO PER LA TROMBOLISI EXTRAOSPEDALIERA". MA DI COSA SI TRATTA? DELLA NOSTRA SALUTE, LA COSA CHE CONTA

Una serie di domande al cardiologo Gianfranco Cucchi (x)

In queste settimane la Commissione per la definizione delle strategie territoriali ed ospedaliere per l'approccio alla patologia miocardica ischemica acuta promossa dalla Regione Lombardia ha emanato il protocollo concordato per la trombolisi extraospedaliera. Il responsabile dell'area di coordinamento per l'emergenza ed urgenza è il dott. Mario Landriscina direttore del 118 di Como, mentre ha coordinato i lavori della commissione il dott. Roberto Canziani,direttore della Cardiologia e Utic dell'ospedale di Gallarate. Per la provincia di Sondrio ha partecipato il cardiologo Gianfranco Cucchi, responsabile dell'Unità di terapia intensiva cardiologica(Utic) dell'ospedale di Sondrio . Al medico abbiamo rivolto alcune domande.

Quali sono i componenti e gli scopi della commissione ?

La commissione è composta dai responsabili della cardiologie, delle utic e del 118 delle province di Varese, Como,Lecco,Sondrio e dall'Azienda ospedaliera di Legnano. Alcuni sono anche emodinamisti come il direttore del Dipartimento per le malattie cardiovascolari dell'ospedale di Legnano dott. Stefano De Servi, già presidente dell'associazione italiana di emodinamica. Il gruppo di lavoro si è incontrato ogni 3 mesi per definire e concordare le migliori strategie per la terapia dell'infarto miocardico acuto. E' stato un lavoro molto proficuo che ha messo a confronto cardiologi clinici, emodinamisti e responsabili del 118. il protocollo concordato per la trombolisi è stato reso pubblico nel dicembre 2008 con un manifesto.

Ci può spiegare in cosa consiste questo protocollo e quali benefici ne possono trarre i pazienti ?

Occorre una piccola premessa. Oggi la pratica della buona medicina si basa sull'evidenze che emergono dagli studi clinici controllati svolti a livello nazionale ed internazionale e che producono delle linee guida da parte delle società scientifiche. Ad esempio l'efficacia della trombolisi è stata scoperta dalla ricerca cardiovascolare italiana con gli studi Gissi di cui sono stato responsabile a livello locale. In particolare il protocollo riguarda la terapia dell'infarto miocardico acuto provocato dall'ostruzione completa di un arteria coronarica da parte di un trombo , che si evidenzia con delle alterazioni elettrocardiografiche tipiche (Stemi). Questi pazienti costituiscono circa il 40% di coloro che sono colpiti da infarto miocardico acuto. In questi malati (Stemi) l'obiettivo principale della terapia è la dissoluzione del trombo il più precocemente possibile perchè ricanalizzando l'arteria si ripristina il flusso di sangue con la riduzione dell'area infartuale e con una minore mortalità. Le linee guida americane ed europee per la terapia di questo tipo di infarto (Stemi) già da alcuni anni prevedono due possibilità terapeutiche: la trombolisi, che "scioglie" il trombo e l'angioplastica primaria che frantuma il coagulo meccanicamente con un catetere. Il protocollo ha definito quando è necessario eseguire le trombolisi.

Quindi quando la trombolisi è più conveniente rispetto all'angioplastica primaria ?

Nella prima dall'esordio dei sintomi dell'infarto miocardico acuto, di cui ricordo il sintomo più tipico è il dolore toracico anteriore intenso, se entro 60 minuti non si riesce a disostruire il trombo con l'angioplastica, oppure nelle prime 2 e 3 ore quando il tempo è stimato in 90 minuti. E' importante stabilire il tipo di infarto che si può facilmente diagnosticare con un elettrocardiogramma inviato celermente all'utic di riferimento. Quando la trombolisi è praticata nella prima ora l'infarto può addiritura abortire in alcune casistiche sino nel 50% dei casi. La trombolisi può essere eseguita anche a domicilio da parte dell'equipe del 118 , come ad esempio nelle province di Varese e di Monza ecc., o nei Pronto Soccorso. Quindi è importante sensibilizzare i cittadini che nel più breve tempo possibile chiamino il 118 o si presentino nel pronto soccorso più vicino perchè un intervento precoce riduce la mortalità e migliora la prognosi. Da qui lo slogan che il "tempo salva il muscolo cardiaco".

Nella nostra provincia come può essere applicato il protocollo ?

Prima di tutto occorre affermare che questa iniziativa è stata promossa dalla Regione Lombardia che ha il merito di avere stimolato gli operatori sanitari ad affrontare questa problematica. Per questa ragione il protocollo è applicabile su tutto il territorio regionale. La provincia di Sondrio,con bassa densità di popolazione e lontananza dal laboratorio di emodinamica , ha le caratteristiche ideali per applicare la strategia riperfusiva con la trombolisi a partire dagli ospedali zonali e dal pronto intervento di Livigno. E' poi auspicabile che sull'esempio di altre province lombarde si possa attuare la trombolisi a domicilio per guadagnare minuti preziosi per la salvaguardia del muscolo cardiaco che può significare minore mortalità e migliore prognosi negli ammalati colpiti da infarto miocardico acuto. Chi volesse leggere il protocollo completo lo può trovare sul sito www.118varese.org.

(x) responsabile dell'Unità di terapia intensiva cardiologica (Utic) dell'ospedale di Sondrio

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