Sondrio. Triste abbandono per lapidi che sono la storia della comunità

Sondrio. Triste vedere in condizioni di abbandono di lapidi di rilievo della storia della nostra comunità

La recente commemorazione del 4 Novembre avrebbe dovuto essere occasione non solo di porre una formale corona ma anche di qualcos'altro, si parla di interventi semplici.
Si vada al Campanile del Solari, parete che dà a sud, su Via Piazzi. Ci sono tre lapidi con due delle quali (Resistenza e distanze) a malapena si capisce che cosa rappresentino.
Si vada, per il palese confronto, al Monumento ai Caduti in Largo Valgoi dove la lunga fila di Caduti attesta il prezzo pagato alle follie belliche. Era tempo fa abbandonato con nomi che si leggevano a fatica e ora a posto.
Si vada al Monumento ai Caduti di Piazzale Bertacchi, parete nord sporchissima con le altre alle quali un po' di sapone non guasterebbe
E poi
Si vada in prossimità del Centro Sportivo a quella composizione di schegge di marmo nella Giornata Mondiale della Pace, 19.6.2006,  con la frase di Giovanni Paolo II
Si dia un'occhiata persino alle due (sede Governatore grigione e 1918) sulla facciata di Palazzo Pretorio. Non è un bel vedere! Il turista o i personaggi che  vengono ricevuti a Palazzo Pretorio non ha una bella impressione dallo stato di abbandono.
Si vada al giardino sul retro di Via Piazzi, vicino alla caserma dei CC. Un albero, per chi lo sa, ricorda la grande dolorosa strage di militari italiani in missione di pace a Nassiriya. C'era una targa. E' sparita. Succede. Purtroppo però non è stata rimessa. Cancellato il ricordo di un sacrificio tuttora celebrato in tutta Italia.

Palazzi e ponti in Sondrio accolgono, ingentilendo, gli sguardi con indovinati omaggi floreali. Una comunità che si dica e sia tale non dovrebbe però ignorare il Foscoliano “A  egregie cose l'animo accendono le urne dei forti”, quei “forti” che hanno dato la vita. E inoltre gli episodi che sono storia. Progresso che avanza?

GdS
 

Degno di nota