Rosa Camuna, domani le premiazioni
Il Consiglio regionale attribuisce 5 premi Rosa Camuna e 10 menzioni (fra cui rifugista valtellinese Renato Alberti che da 40 anni gestisce il rifugio CAI “Gianni Casati” sul Cevedale. Menzione speciale alla memoria di don Roberto Malgesini
Milano, 27 maggio 2021 - "La Lombardia torna finalmente a celebrare quest’anno in presenza la festa del suo popolo, dei suoi cittadini e dei suoi Comuni, e il valore di questa celebrazione insieme al riconoscimento che l’istituzione regionale vuole tributare ai propri cittadini assumono un significato particolare in questo momento di ripresa e di rilancio dopo le restrizioni causate dalla pandemia. Nel simbolo della Rosa Camuna ritroviamo infatti le radici più vere e profonde della comunità lombarda, che si identifica intorno ai valori del saper fare, dell’agire concreto e della solidarietà: questi sono da sempre i caratteri distintivi dei lombardi e ancora di più i lombardi li hanno dimostrati in questi difficili mesi. La Lombardia può e deve ora guardare al futuro con fiducia e ottimismo, consapevoli che il nostro tessuto sociale è sano e vitale, come ci testimoniano anche i premiati di quest’anno".
Lo sottolinea il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi che domani venerdì 28 maggio a partire dalle 16.30, insieme al Presidente della Giunta regionale Attilio Fontana, presiederà nell’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia la cerimonia di consegna del Premio Rosa Camuna: la cerimonia si inserisce nell’ambito della Festa della Lombardia, istituita per celebrare la Battaglia di Legnano combattuta il 29 maggio 1176 contro le truppe imperiali del Barbarossa.
Complessivamente sono stati assegnati 5 premi Rosa Camuna a fronte di 146 candidature pervenute, sottoposte al vaglio e all’esame di una apposita Commissione composta dai componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e dai Capigruppo consiliari.
La Commissione di Giuria, presieduta dal Presidente Fermi, ha convenuto unanimemente di assegnare il Premio Rosa Camuna:
alla memoria dell’Ambasciatore Luca Attanasio, ucciso a febbraio in un attentato in Congo, con la seguente motivazione: “Al servizio delle istituzioni fino al sacrificio della sua vita. Per le attività umanitarie per favorire lo sviluppo e il progresso delle popolazioni africane che lo hanno reso un esempio anche per le giovani generazioni. L’infaticabile ed appassionato impegno resteranno come modello per tutto il nostro Paese. Il 5 settembre 2017, a soli 40 anni, si è insediato come capo missione a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, alla cui guida è stato poi riconfermato come Ambasciatore straordinario. E’ stato Presidente Onorario della Associazione Mama Sofia fondata dalla moglie e che ha come scopo quello di portare sollievo alla popolazione più in difficoltà nella Repubblica Democratica del Congo, in particolare donne madri e bambini. Attanasio è il primo Ambasciatore italiano ad essere ucciso nell'adempimento delle sue funzioni”
al Cardinale Giovanni Battista Re con la seguente motivazione: “Nonostante una carriera di altissimo livello, ha sempre conservato un grande attaccamento alle sue radici montane e un profondo senso di appartenenza al territorio camuno. Ha portato in terra camuna Papa Giovanni Paolo II che fece visita a Borno per la recita dell’Angelus il 19 luglio 1998. Grazie alle sue particolari attitudini e spiccate virtù, ha compiuto un percorso personale prestigioso, raggiungendo i massimi vertici ecclesiastici, recando gioia ed orgoglio a tutta la comunità camuna. Uomo di fede profonda, cittadino attento e premuroso con tutti, si esprime con franchezza interagendo e rapportandosi con umiltà, semplicità di modi e grande disponibilità”
a Giada Carla Lonati direttrice di VIDAS con la seguente motivazione: “L'associazione VIDAS che si prende cura dei malati inguaribili ha garantito assistenza anche in questo anno di pandemia senza fermarsi, curando oltre 2000 malati nelle case e negli hospice Casa Vidas e Casa Sollievo Bambini, alleviando la solitudine e dando risposte concrete a famiglie che altrimenti si sarebbero rivolte a strutture sanitarie già in grave emergenza. La direttrice Lonati ha coordinato il lavoro di più di 100 operatori e lei stessa, medico palliativista, ha visitato i pazienti senza risparmiarsi e sostituendo colleghi malati”.
a Confartigianato Imprese Bergamo con la seguente motivazione: “Durante la grave emergenza è stata contattata per mettere a disposizione alcuni cartongessisti da impiegare nella costruzione dell'ospedale ANA di Bergamo. All'appello hanno risposto oltre 250 artigiani ed è iniziata una collaborazione che ha portato a realizzare l'Ospedale in tempi brevissimi con un risultato di solidarietà che è conosciuto da tutti”
all’Associazione Sportiva Dilettantistica Briantea 84 di Cantù con la seguente motivazione: “Squadra di basket di grandi atleti in carrozzina. Da oltre 35 anni raggiungono successi fra cui 7 campionati italiani e 7 Coppe Italia, cui si aggiungono 3 Coppe Vergauwen e una Brinkmann Cup. Sono 150 atleti fra gli 8 e i 30 anni che praticano pallacanestro, nuoto e calcio. “Lo sport non ha limiti” è il loro motto e dal 1984 sono impegnati a dimostrarlo”
Una menzione speciale sarà consegnata alla memoria di don Roberto Malgesini, ucciso lo scorso mese di settembre a Como da una delle persone a cui prestava cura e assistenza. “La sua candidatura condivisa ha trovato anche il sostegno di numerosi cittadini e realtà del volontariato comasco -sottolinea il Presidente Alessandro Fermi-. Con questo riconoscimento vogliamo pertanto portare all’attenzione di tutti l’opera silenziosa ma straordinaria di don Roberto nel fornire assistenza quotidiana agli ultimi e alle persone in difficoltà, certi che il suo esempio e la sua testimonianza costituiscono una eredità preziosa per l’intera comunità lariana e lombarda”.
Sono state quindi assegnate 10 menzioni che saranno attribuite all’imprenditore bresciano Mauro Ferrari amministratore delegato della Germani Trasporti; al rifugista valtellinese Renato Alberti che da 40 anni gestisce il rifugio CAI “Gianni Casati” sul Cevedale; alla lecchese Marina Garcea affetta da una rara neuropatia genetica degenerativa, fondatrice dell’associazione “Amiche per la Vita Onlus” e promotrice di numerose iniziative benefiche a sostegno della ricerca; all’educatrice e pediatra Augusta Volontè di Locate Varesino che si è spesa per la cura e la crescita dei bimbi in ospedale prestando servizio in numerose associazioni di volontariato; a don Agostino Briccola, parroco lecchese di Moggio distintosi per la sua elevata cultura e per le numerose opere che hanno contraddistinto la sua attività pastorale; all’Associazione oncologica Progym di Milano impegnata a curare soprattutto donne malate di tumore alla mammella; alla Onlus Scuola d’Arte La Bergognone, cooperativa lodigiana che attraverso l’arte cura e segue persone in difficoltà favorendone il recupero e la socializzazione; all’Associazione Storica Nazionale dei Vigili del Fuoco di Mantova, alla Società Cooperativa Mediolanum Soccorso e alla memoria di Elisabetta Barbieri e Federico Tonin, da sempre attivi a Rho nella cura e nella protezione degli animali randagi e abbandonati.
Saranno infine consegnati anche alcuni premi speciali del Presidente della Giunta regionale Attilio Fontana tra cui quello che sarà assegnato all’Inter Football Club neo campione d’Italia