Firmata la nuova convenzione Regione- Soccorso Alpino

Nel 2018 il più alto numero di missioni nella storia del Soccorso alpino, 9.554

(LNews - Milano, 25 lug) Migliorare la sicurezza degli interventi del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico lombardo) e favorire la loro integrazione con quelli del Sistema Regionale di Protezione Civile, in particolare per quanto riguarda i sistemi di comunicazione radio e l’operatività degli interventi in elicottero. SERVIZI ELICOTTERISTICI AGGIUNTIVI E 33 APPARECCHI RADIO - Sono questi gli obiettivi del nuovo schema di Convenzione tra Regione Lombardia e CNSAS appena approvato, per lo svolgimento di attività a supporto del Sistema Regionale di Protezione Civile della Lombardia.

Per il sostegno alla sicurezza e all’operatività negli interventi da parte di Regione Lombardia è riconosciuto al CNSAS un contributo pari a 150.000 euro complessivi nel triennio 2019-2021 che serviranno per reperire servizi elicotteristici al di fuori della convenzione con AREU (Agenzia regionale di Emergenza Urgenza). Inoltre Regione Lombardia fornirà in comodato d’uso al CNSAS 33 apparecchi radio portatili (uno per ogni stazione) per migliorare l’integrazione tra i rispettivi sistemi di radiocomunicazione.

PRESIDENTE: SUPPORTO CONCRETO - “Con questa convenzione - ha commentato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana - Regione Lombardia vuole rendere più proficua e più sicura la preziosa attività dei soccorritori in ambienti impervi e valorizzare il lavoro del CNSAS sulle nostre montagne e non solo. Ancora una volta - ha sottolineato - supportiamo concretamente le azioni portate avanti dal sistema di protezione civile regionale a supporto dell’incolumità collettiva”.

ASSESSORE FORONI: PREVENZIONE AL CENTRO - “Ci è sembrato giusto - ha spiegato l’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni - pensare anche ai soccorritori che, una volta che sono intervenuti sul luogo dell’incidente con l’elisoccorso, poi corrono rischi concreti anche a discendere, dopo aver prestato le proprie cure, spesso in situazioni difficili. Questo accordo è stato pensato dunque anche in un’ottica di ulteriore prevenzione, che significa investire sulle opere pubbliche e sull’informazione al rischio, ma anche sull’efficienza del sistema di protezione civile nel suo complesso”.

“Grazie alla nuova convenzione - ha continuato Foroni - il CNSAS potrà avvalersi di servizi elicotteristici da reperire sul mercato per il trasporto di persone e materiali e al di fuori delle attività convenzionate, al fine di ridurre i tempi di intervento e aumentare la sicurezza degli operatori”.

DA REGIONE COSTANTE ATTENZIONE AL SOCCORSO ALPINO - Il CNSAS fa parte delle strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione civile e dispone di un’ampia base di volontari qualificati, di tecnici e di figure professionali specialistiche addestrate alla movimentazione e al soccorso in ambiente montano, ipogeo e ostile.

“La prevenzione - ha dichiarato il presidente di CNSAS Lombardia Gianfranco Comi - è anche conoscenza dei luoghi e delle attività che vi si esercitano. Con questa convenzione, grazie all’attenzione che Regione Lombardia da sempre dedica al Soccorso Alpino, ci dotiamo di strumenti nuovi e sempre più efficienti”. (LNews)

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IN LOMBARDIA CALANO GLI INCIDENTI E AUMENTA LA PREVENZIONE

(LNews - Milano, 25 lug) Nel 2018, in controtendenza con i dati

nazionali (da cui si evince il piu’ alto numero di missioni nella

storia del Soccorso alpino, 9.554), il Cnsas lombardo ha

registrato un lieve calo nel numero di eventi, ossia 1233

rispetto ai 1270 del 2017. In particolare, su 1273 persone

soccorse, 483 - ossia meno del 30% - sono risultate illese, 60

decedute e 15 disperse.

MAGGIOR NUMERO DI INTERVENTI DA ELIBASE AREU SONDRIO - In 909

casi, su 1233 interventi, sono stati utilizzati elicotteri per

il soccorso, provenienti per la maggior parte (870) dalle cinque

elibasi lombarde di Areu (Agenzia regionale per l’Emergenza

Urgenza) e per la restante parte da Esercito, Guardia di

Finanza, Vigili del Fuoco, Protezione civile, altre regioni o

Paesi confinanti. Il piu’ alto numero di interventi e’ stato

effettuato dal 118 di Sondrio (301), seguito da quello di

Bergamo (214), di Como (172), di Brescia (124) e di Milano (18).

ESCURSIONISMO E SCI IN PISTA LE PRIME CAUSE - Le principali

cause degli incidenti in montagna o in altro ambiente impervio

(secondo i dati del Cnsas) sono le cadute (37%), i malori

(12,7%), ma anche la perdita di orientamento (7,8%). Mentre le

attivita’ praticate al momento dell’infortunio e della

conseguente richiesta di soccorso, sono in linea con le tendenze

nazionali, ossia per il 36,5% le chiamate riguardano

l’escursionismo, per il 12,4% lo sci alpino in pista, per il

5,9% l’alpinismo, per il 5,5% la mountain bike e per il 4,9% la

ricerca dei funghi.

L’eta’ delle persone soccorse in Lombardia in ambiente impervio e’

prevalentemente compresa tra i 40 e i 60 anni (28% circa), ma e’

ancora alto anche il numero dei non piu’ giovani soccorsi (28%).

TRA GLI SCIATORI PIU’ INFORTUNI TRA I GIOVANISSIMI - Anche dal

censimento annuale effettuato da Regione Lombardia (DG Sport e

Giovani) in collaborazione con le Comunita’ Montane e con i

gestori delle piste, si evidenzia una diminuzione media degli

infortuni del 9% nei diversi comprensori sciistici lombardi

nell’ultimo anno. La causa degli infortuni sciistici risulta

quasi sempre accidentale (79%), tranne nel caso di scontri con

altri sciatori (circa il 7%). La maggior parte degli infortuni

riguarda uomini (nel 58% dei casi) e avviene in piste di media

difficolta’ (‘rosse’ per il 65% dei casi), solo una minima parte

sulle facili (‘blu’, il 20%) e sulle piu’ difficili (‘nere’, il

15%). L’eta’ prevalente delle persone coinvolte in incidenti

sciistici sulle piste da sci lombarde va dagli 11 ai 20 anni.

‘SICURI IN MONTAGNA’, PER EVITARE INUTILI RISCHI - Proprio per

diffondere una maggiore cultura della sicurezza in montagna e

sensibilizzare il sempre maggiore numero di persone che la

frequentano ad evitare inutili rischi, Cnsas, insieme a Cai

(Club Alpino lombardo) e Guide Alpine, porta avanti da tempo un

progetto di sensibilizzazione e formazione ‘Sicuri in montagna’,

un laboratorio di proposte permanente per far apprezzare

l’ambiente montano senza correre inutili rischi.

REGIONE INVESTE A 360 GRADI SU PROMOZIONE DELLA SICUREZZA -

Regione Lombardia, in funzione della promozione della sicurezza

nella pratica sportiva outdoor e in particolare in ambito

montano, agisce unitamente alle Guide Alpine, grazie a una

convenzione triennale, sulla formazione dei professionisti e,

attraverso il progetto ‘Promo’, sulla diffusione dell’utilizzo

dei dispositivi di autosoccorso, a disposizione dei cittadini.

Inoltre, nell’ottica di una sempre piu’ responsabile e sicura

fruizione della montagna, dalla collaborazione tra la DG Sport e

Giovani e Aria spa, sta per essere realizzata una app mobile che

permettera’ agli utenti di ricevere in tempo reale informazioni

sulle valanghe e avvisi di criticita’ di protezione civile. (LNews)

 

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