Terremoto. Imponenti, ed efficienti, i soccorsi
Abbiamoi purtroppo avuto diverse occasioni in cui la natura ha dimostrato che è una presunzione dell'uomo il volerla governare e che ad ogni fenomeno c'è rimedio. Il rischio zero non esiste e l'abbiamo visto nel 1987 quando sul Bernina pioveva, le morene si squagliavano, e i soloni del giorno dopo illuministicamente arrivavano a dire, ignoranti e incompetenti, che la colpa era del disboscamento e di lottizzazioni selvagge invece dimoranti altrove. Ricordiamo l'Irpinia (con la "colonna Sondrio" organizzata dal Comune capoluogo ritenuta seconda per efficienza solo a quella specie di panzerdivision' che era la colonna tedesca. Abbiamo visto quindi anche la crescita di una mentalità, quella della prevezione. Per fare un esempio un tempo accorrevono volontari da ogni parte spesso aggravando la situazione perchè l'organizzazione doveva provvedere anche a loro, gran parte fra l'altro senza cultura specifica. Oggi sta operando là anche il volontariato ma non quello individuale bensì quello organizzato e preparato, alla valtellinese per intenderci.
Detto questo impressionante è l'organizzazione di soccorso. E' pur vero che qui siamo in zona ristretta e non come l'Irpinia o la Valtellina ma siamo comunque in presenza di un'eccellenza organizzativa. Ci sono volute poche ore per avviare la macchina, assai complessa, e dove ciascuno fa il suo mestiere, in un quadro però di sintesi. Il riepilogo che pubblichiamo, nota ufficiale, è illuminante
Le forze in campo (conferenza stampa dell 9,00 di stamane, 25 agosto
Prosegue l’impegno del Servizio Nazionale della Protezione Civile mobilitato da stanotte a seguito del terremoto che ha colpito il centro Italia e delle numerose scosse, anche forti, che si sono succedute. Sono circa 4370 gli uomini e le donne appartenenti alle diverse strutture operative di Protezione Civile, ai centri di competenza tecnica scientifica o alle aziende erogatrici di servizi essenziali, dispiegati sul territorio. A questi si aggiunge tutto il personale delle amministrazioni territoriali delle aree colpite dal sisma nonché quello delle colonne mobili attivate da fuori regione (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Emilia Romagna, Toscana) per portare aiuto.
In particolare, 880 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, 379 appartenenti alle Forze Armate e oltre mille alle Forze di Polizia, a cui si aggiungono 262 unità di personale della Croce Rossa Italiana e circa 570 uomini e donne delle organizzazioni di volontariato nazionale, nonché 540 del volontariato locale di Lazio, Marche e Umbria. Ammonta a un totale di 170 il personale dei diversi centri di competenza tecnica e scientifica – Ispra, INGV, Enea, Cnr, ma anche la Direzione Generale Dighe del Ministero Infrastrutture e Trasporti; circa 200 unità di personale in campo per le aziende erogatrici dei servizi di luce e gas; altrettante per gli operatori di telefonia e circa 120 per la viabilità. Sono stati impiegati nel corso della giornata, inoltre, 12 elicotteri (6 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, 3 del Corpo Forestale dello Stato, 2 della Polizia e uno delle Capitanerie di Porto) a cui si aggiunge la disponibilità di ulteriori 9 velivoli (4 dell’Esercito Italiano, 4 della Guardia di Finanza e uno dei Carabinieri), e da stasera un elicottero dell’Aeronautica Militare. Centinaia i mezzi di soccorso e oltre 70 le squadre cinofile impegnate nelle ricerche.
Il Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, resterà a Rieti presso la prefettura per coordinare l’attività, assieme a tutto il personale esperto del Dipartimento impegnato in loco
Il Comitato Operativo della Protezione Civile resta riunito in seduta permanente a Roma, mentre, sul territorio colpito, proseguono stanotte le operazioni di ricerca e soccorso a cui si affiancano le prime attività di assistenza alla popolazione che passerà la notte fuori casa. Il bilancio ufficiale delle vittime, intanto, è salito a 159 e resta purtroppo temporaneo. (247 il dato successivo ma purtroppo non il definitivo
La Protezione civile ricorda che sono attivi i seguenti numeri verdi informativi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555; numero verde della Protezione Civile delle Marche 840001111.
Per la raccolta di offerte di beni e servizi in favore delle popolazioni colpite, la Regione Lazio e la Regione Marche hanno attivato due caselle di posta dedicate: per il Lazio le offerte possono essere inviate a sismarieti@regione.lazio.it. Per le Marche il riferimento è prot.civ@regione.marche.it.
È infine attivo il numero solidale 45500, tramite cui è possibile donare due euro a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto inviando un sms o chiamando da rete fissa.