"ITALIA K2" RESTAURATO IN ANTEPRIMA A BOLOGNA
La sera di martedì 27 luglio in Piazza Maggiore, il festival "Il cinema ritrovato" propone la proiezione di alcune immagini del film restaurato dalla Fondazione Cineteca di Bologna in accordo con il Centro di Cinematografia e Cineteca del Club alpino italiano
La presentazione e la proiezione in anteprima di una parte della versione restaurata di Italia K2, il documentario di Marcello Baldi (Italia, 1955) che racconta la celebre spedizione del Club alpino italiano del 1954 guidata da Ardito Desio. Una spedizione che raggiunse per la prima volta la seconda vetta più alta della Terra, quella del K2. Questo quanto propone il festival "Il Cinema Ritrovato" martedì 27 luglio alle 21:45 in Piazza Maggiore a Bologna
Italia K2, film del Club alpino italiano, è stato restaurato in 4K quest'anno dalla Fondazione Cineteca di Bologna con la collaborazione del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai, partendo dalle riprese del bolognese Mario Fantin, il cineoperatore della spedizione. A tal fine sono stati messi a disposizione dal Cai il reversal e il negativo colonna originali, mentre per le parti mancanti nel reversal è stato utilizzato un interpositivo. Per il grading è stata usata come riferimento una copia d'epoca 35mm conservata dalla Fondazione Cineteca di Bologna. Le lavorazioni sono state effettuate presso il laboratorio "L'Immagine Ritrovata" di Bologna nel 2021. L'intero film sarà mostrato in prima assoluta il prossimo anno, in occasione della settantesima edizione del Trento Film Festival.
«Il restauro restituisce tutta l'emozione alle immagini e all'impresa compiuta dagli uomini della spedizione, gli alpinisti e i ricercatori italiani, gli hunza, i pakistani, i portatori balti», ha scritto nella presentazione della serata il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. «Le immagini sono così potenti che si ha la sensazione di assistere al compimento dell'ultima odissea umana sulla Terra. E le riprese, liberate dalla retorica dell'epoca, ci fanno riscoprire lo sguardo etico di Fantin, capace, in condizioni impossibili, di trovare sempre l'inquadratura giusta, quella che ci racconta lo spirito profondo di quest'avventura, il rapporto tra l'uomo e la natura, la bellezza suprema delle montagne, la sfida umana per superare i propri limiti».
Il senso della serata del 27 luglio in Piazza Maggiore è evidenziato dal Presidente generale del Cai Vincenzo Torti: «presentare a Bologna il capolavoro di Mario Fantin, cui si devono le impareggiabili immagini alpinistiche della spedizione italiana al K2 ha una duplice valenza: attribuire il dovuto riconoscimento ad un bolognese che si è reso protagonista, da dietro l'occhio della sua cinepresa, di una delle imprese più identitarie del nostro Paese all'epoca delle prime salite alle cime più alte della Terra e, nel contempo, sottolineare una volta di più le capacità e l'operato della Fondazione Cineteca di Bologna, alla quale ben volentieri il Club alpino italiano ha affidato il restauro di un'opera filmica unica e irripetibile».
Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente del Centro di cinematografia e cineteca del Cai Angelo Schena, il quale si è detto «felice di questa collaborazione con la Cineteca di Bologna, che auspico sia la prima di una lunga serie di lavori insieme. Partiremo da un'opera che rappresenta il nostro fiore all'occhiello, nella quale viene raccontata un'impresa che diede smalto e lustro all'intero nostro Paese. Era un'Italia, quella del 1954, che pativa ancora le conseguenze della guerra e che, grazie a questa spedizione, guadagnò credito nell'ambito del consesso internazionale. Bologna è poi la città natale di Mario Fantin, a cui la nostra cineteca è intitolata e al quale il Club alpino è molto legato, e questa proiezione avviene nel centesimo anniversario della sua nascita».
Per il restauro sono stati messi a disposizione dal Cai il reversal e il negativo colonna originali, mentre per le parti mancanti nel reversal è stato utilizzato un interpositivo. Per il grading è stata usata come riferimento una copia d'epoca 35mm conservata dalla Fondazione Cineteca di Bologna. Le lavorazioni sono state effettuate presso il laboratorio "L'Immagine Ritrovata" di Bologna nel 2021. L'intero film sarà mostrato in prima assoluta il prossimo anno, in occasione della settantesima edizione del Trento Film Festival.
La parte che sarà proiettata martedì 27 luglio è stata realizzata con le sole immagini di Fantin, senza commento parlato, con didascalie di Marco Albino Ferrari che raccontano gli aspetti salienti dell'azione. Durante la serata saranno accompagnate dalle musiche originali di Teo Usuelli, adattate e orchestrate da Daniele Furlati ed eseguite dall'Orchestra e dal Coro del Teatro Comunale. In apertura sono in programma una lettura di Isabelle Huppert e l'intervento del Presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti.
La proiezione è ad accesso libero previa prenotazione online su festival.ilcinemaritrovato.it oppure di persona presso gli uffici di Bologna Welcome in Piazza Maggiore 1/E.