ADRIANO CI HA LASCIATI 11 11 20 33

Se ne é andato. In silenzio, lui così dinamicamente estroverso, tempra romagnola condita però con la sobrietà valtellinese. Adriano Campodoni si era sempre occupato di agricoltura alle dipendenze dell'Ispettorato omonimo, assumendo poi la guida del collegato Ispettorato dell'alimentazione. Aveva fatto molto nel settore che negli anni cinquanta era ancora 'primario' per addetti e reddito. Profondo conoscitore dei problemi, delle esigenze della nostra gente, delle difficoltà di 'fare il contadino' in montagna, aveva operato su diversi piani.

Quello per così dire pedagogico per migliorare i frutti della terra ma anche i prodotti della trasformazione.

Quello strutturale per dare logica economica e razionalità al comparto.

Quello della collaborazione, caratterizzata da elevata professionalità, con le Istituzioni, soprattutto BIM e relativo Consorzio di Bonifica Montana, impegnati in importanti interventi di carattere strategico, come ad esempio l'impianto pluvirriguo, allora il più importante d'Europa. Protagonista di pagine importanti. Anche qui una sola citazione relativa al Piano della Selvetta per il problema dei danni persistenti provocati dal bacino idroelettrico.

Nel settore dell'alimentazione aveva dato una impronta come da suo carattere, professionalmente impegnativa anche nell'educazione al cibo e in una serie di trasmissioni televisive seguitissime.

Da ricordare infine nel 1987, storica calamità, in occasione dell'evacuazione di oltre 30.000 persone la sua organizzazione dei rifornimenti alimentari a tutta questa gente in un territorio vastissimo e con le molte persone che erano salite nelle baite sparpagliate in quota.

Negli anni '80 era stato Presidente dell'Azienda Servizi Municipalizzati lasciando il segno come pure lo aveva lasciato in precedenza quando aveva ricoperto l'incarico di segretario cittadino della Democrazia Cristiana, apprezzato nel suo partito ma stimato anche dagli altri.

Nell'anno 1990-1991 era toccata a lui la Presidenza del Lions Sondrio Host ed era toccato a lui di consegnare il Lions d'Oro a un personaggio del cinema, valtellinese di nascita, come Gian Luigi Rondi. Ci teneva all'attività del Club. Quando il Lions internazionale decise l'operazione Sight First (obiettivo salvare la vista a 10 milioni di persone, e si arrivò al doppio) criticò aspramente il metodo, 'militaresco'. Dopo di che si mise in pista. Il Lions aveva fatto fare, ottenendo un prezzo di favore, orologi Swatch dedicati all'iniziativa. Gran parte del ricavato della vendita andava ad incrementare la somma stanziata dal Club. Era stato critico ma partì in quarta riuscendo a collocare un numero altissimo di orologi. Il Sondrio Host superò quindi di molto l'obiettivo fissato così come aveva fatto l'Italia piazzandosi al secondo posto. mondo su oltre, allora, 180 Paesi Li si leggeva la soddisfazione nel volto quando si toccava l'argomento vedendo gli aggiornamenti.

Lo Swatch segnava gli ultimi giri delle lancette. Lentamente. Fino allo stop odierno.

Ciao Adriano. I tuoi familiari possono essere orgogliosi di te.

Alberto Frizziero

Alberto Frizziero
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