In tremila sulle due ruote (ed è arrivato anche Contador!)
L’estate delle due ruote si è aperta oggi con la grande festa del decennale della Granfondo Internazionale di Aprica, Gavia, Mortirolo e Santa Cristina. La 10.a edizione della gara organizzata dal GS Alpi di Vittorio Mevio è andata in scena ad Aprica (SO) ed ha portato oltre 3000 granfondisti a calcare le orme di Pantani sulle salite che hanno fatto la storia del ciclismo. Il gardesano di Desenzano Matteo Bordignon e la altoatesina Astrid Schartmüller sono stati i trionfatori dell’itinerario “granfondo” di 175 km che presentava nell’altimetria Gavia, Mortirolo e Santa Cristina per un dislivello complessivo di ben 4500 metri. Il bolognese Luigi Salimbeni e l’abruzzese Chiara Ciuffini si sono imposti nel percorso “mediofondo” da 155 km, mentre il percorso “fondo” di 85 km è stato appannaggio dei bergamaschi Manuela Sonzogni e Giulio Magri. L’ospite d’onore della manifestazione era l’assessore allo sport della Regione Lombardia Antonio Rossi, ma all’ultimo momento fra i tanti granfondisti si è anche infilato nientepopodimeno che Alberto Contador. Il campione spagnolo, accompagnato da alcuni gregari, ha affrontato il Mortirolo per affinare la condizione in vista del prossimo Tour de France.
Migliaia di appassionati si sono dati appuntamento stamattina nel corso centrale di Aprica e la partenza è stata anticipata dalle note dell’Inno di Mameli della fanfara dei bersaglieri di Morbegno. Il sindaco di Aprica Carla Cioccarelli ha dato il via alla gara alle 7.30 e i 3000 partecipanti hanno sfilato per Aprica per puntare verso Edolo, dove finiva il tratto a velocità controllata e cominciava la gara vera. Nemmeno il tempo di affrontare i primi tornanti verso Ponte di Legno che Luigi Salimbeni e Niki Giussani attaccavano puntando al bersaglio grosso sull’itinerario “medio”. Intanto il gruppo dei big procedeva spedito verso le rampe del Passo Gavia, dove anche gli stambecchi hanno “ammirato” dall’alto il passaggio dei granfondisti lungo i ripidi tornanti di questa ascesa mitica, con ancora lunghe lingue di neve ed un cielo azzurro. Ai piedi delle immacolate vette dell’Ortles Cevedale e con l’Adamello sullo sfondo, il lucano Tommaso Elettrico ha subito provato a dare una scossa alla gara provando ad andarsene da un gruppetto che includeva altri “aspiranti” al successo nel lungo, come i vari Poeta e Bordignon sempre nelle prime posizioni. Ai 2650 metri del Gavia Giussani e Salimbeni scollinavano in testa, mentre dietro il gruppetto dei battistrada riprendeva Elettrico prima di affrontare la lunga discesa verso Santa Caterina Valfurva e Bormio. Alle spalle del gruppo inseguitore scollinava un altro drappello di una decina d’unità formato anche da atleti di livello come Kairelis, Muraro, Orsucci e Romano, che però a quel punto avevano perso il treno giusto. Al termine della picchiata del Gavia, Bordignon è stato lesto ad inserirsi in un gruppettino di atleti del “medio” e sfruttare il loro lavoro nel lungo tratto di pianura da Bormio a Mazzo di Valtellina. Intanto, in campo femminile la tedesca, ma altoatesina d’adozione, Astrid Schartmüller si involava sulle rampe del Gavia, lasciando la rivale Claudia Gentili in “custodia” alla compagna di squadra Chiara Ciuffini. Sulle rampe tagliagambe del Mortirolo Bordignon proseguiva in compagnia di Toia, con quest’ultimo che lo abbandonava alle porte di Aprica per puntare al podio sull’itinerario “medio” alle spalle di un imprendibile Salimbeni. Il portacolori desenzanese del 71 Sport Team cominciava così una cavalcata solitaria che è proseguita sulle rampe del Santa Cristina, ultima fatica di giornata, ed è terminata con una splendida vittoria sul traguardo di Aprica dove Bordignon si è lasciato andare ai festeggiamenti assieme ai compagni di squadra. “Oggi c’erano dei grandissimi corridori e quindi è stato un grande stimolo per impegnarmi al massimo e vincere. Sono davvero felice perché dopo una primavera difficile finalmente mi sto togliendo grandi soddisfazioni. Ho attaccato alla fine della discesa del Gavia e Toia che faceva il medio e mi ha dato una grossa mano. Ho potuto salvare la gamba e così poi sul Santa Cristina ho tenuto a distanza Tommaso Elettrico, che in questo periodo sta andando fortissimo.”
Il lucano Elettrico, infatti, ha concluso al secondo posto a 2’19 dal vincitore, superando nella volata dei battuti il genovese Matteo Podestà, terzo.
In campo femminile Astrid Schartmueller sul Mortirolo si imbatteva in alcuni compagni di fuga d’eccezione visto che si trattava di Alberto Contador e dei suoi gregari della Saxo Tinkoff. Dopo aver avuto l’onore di pedalare con il campione iberico, l’altoatesina, vincitrice nel 2012 e nel 2013 sul percorso corto di questa gara, ha proseguito in solitaria anche sul Santa Cristina concedendosi poi una splendida passerella sotto la finish line di Aprica. “É una grande soddisfazione. È la prima volta che faccio un vero percorso lungo e oggi abbiamo lavorato bene come squadra. Oggi è una giornata particolare visto che è arrivata la decima vittoria stagionale, alla decima edizione di questa gara importante. Voglio dedicare questa vittoria ad un mio caro amico che al momento sta male, Davide”. Alle spalle della vincitrice hanno concluso una delusa Claudia Gentili, che fino all’ultimo ha creduto che la Schartmueller puntasse al successo nel “medio”, e la comasca Cristina Lambrugo, compagna di squadra dell’altoatesina.
Anche il percorso “mediofondo” di 155 km ha visto un atleta trionfare in solitaria sul traguardo di Aprica. Niki Giussani, infatti, sul Mortirolo rimbalzava indietro, mentre Salimbeni proseguiva la “folle” azione intrapresa a inizio gara e culminata con uno splendido successo sul traguardo di Aprica. “È stata una gara da pazzi, siamo andati in fuga subito da Edolo io e Giussani. Abbiamo fatto una cronometro in due fino ai piedi del Mortirolo. Poi lui si è staccato ed io sono riuscito a tenere fino all’arrivo”. Il secondo posto, a 1’32 dal vincitore, è stato appannaggio del varesino Riccardo Toia, mentre il romagnolo Marco Spada è giunto terzo a 4’03 da Salimbeni. Fra le donne il successo è andato all’abruzzese Chiara Ciuffini che ha così suggellato la grande giornata in casa Gobbi Mg K Vis, viste le vittorie ottenute anche da Salimbeni, Schartmueller e i podi di Podestà e Lambrugo. La valtellinese Valentina Mabritto ha concluso la prova al secondo posto, distanziata di 1’34 dalla Ciuffini, mentre la romagnola Florinda Neri ha terminato la gara al terzo posto.
Anche l’itinerario “fondo”, il più corto dei tre proposti dal GS Alpi, si è concluso con due fughe vincenti. I bergamaschi del Team Isolmant Giulio Magri e Manuela Sonzogni hanno tagliato il traguardo di Aprica al primo posto dopo gli 85 km del percorso corto, con le salite del Mortirolo dal versante di Monno e del Santa Cristina.
Il comitato organizzatore del GS Alpi, capitanato da Vittorio Mevio, anche quest’anno ha mandato in scena una splendida festa di sport e di ciclismo mantenendo sempre un occhio di riguardo alla sicurezza degli atleti: i percorsi erano in perfette condizioni grazie al grande lavoro svolto nelle ultime settimane dagli uomini del GS Alpi, dei comuni di Aprica e Corteno Golgi e del consorzio interprovinciale Trivigno-Mortirolo.
L’appuntamento adesso è per il 2015 con l’inizio della seconda “decade” della Granfondo Internazionale Aprica, Gavia, Mortirolo e Santa Cristina.
Info: www.gsalpi.com