Primi funghi. Appello alla prudenza per evitare guai. Consigli da seguire
E' arrivata voce che al giornale che sono spuntati i primi porcini. Molte smentite forse però per invidia dal momento che col cellulare oggi si fotografa qualsiasi cosa e le foto, ci dicono, sono eloquenti, Con i funghi purtroppo arriva anche - facciamo però gli scongiuri! - la pagina nera, quella dei sinistri in montagna. C'è chi ha perso la vita, chi è stato fortunato perchè senza la meritoria organizzazione di soccorso e magari senza l'elicottero non se la sarebbe cavata. Poi non da dimenticare gli incoscienti, categoria che ha tante sottocategorie, di quelli che si infilano in un bosco sulla base dell'esperienza dei giardini pubblici di Milano, di quelli che un abbigliamento adeguato manco sanno cosa sia, di quelli che ...ecc. ecc.
Appello quindi alla prudenza e seguire le indicazioni al riguardo dato che ogni anno ripetiamo la stessa storia ovvero che non ci va affatto di dovere, nel corso di questi mesi, pubblicare notizie funebri per chi ha pagato con la vita la sua passione per i funghi, spesso per esser venuto meno a quanto tanti, ma in particolare il servizio micologico dell'ATS, sono soliti consigliare. Vediamoli questi consiglio riportando quanto abbiamo ripetutamente scritto negli anni decorsi
Consigli da seguire per evitare inutili incidenti mentre si è intenti nella raccolta:
1. SEMPRE IN COMPAGNIA: se sei solo, anche un piccolo inconveniente può degenerare in pericolo grave.
2. ATTREZZATI ADEGUATAMENTE: prevedi scarponi, pantaloni alla caviglia, abbigliamento con colori identificabili nella vegetazione; porta un cestino a tracolla per avere almeno sempre una mano libera.
3. TIENI CONTO DELLE TUE POSSIBILITA’: evita luoghi pericolosi o sconosciuti, riposati appena ti senti stanco.
4. DAI NOTIZIE: lascia sempre detto dove sei diretto ed avvisa dell’ora prevista per il ritorno; se possibile porta un telefono cellulare.
5. RESTA IN FORMA: porta con te liquidi ricchi di sali minerali; cibi energetici e leggeri possono aiutarti in caso di contrattempi (ritardo nel rientro, cambiamento di condizioni metereologiche, affaticamento, ecc.); evita di consumare alcolici.
6. OCCHIO ALLE NUVOLE: in montagna le condizioni atmosferiche e la temperatura cambiano velocemente; se c’è rischio di maltempo meglio tornare a casa.
7. DIVERTITI: vivi la ricerca dei funghi come un momento di serenità e di contatto con la natura; non farti prendere dalla frenesia del “bottino” a tutti i costi.
8. NON FARE IL CINGHIALE: i funghi si staccano delicatamente dal terreno pulendoli un po’. Non raccogliere funghi in stato di alterazione (ammuffiti, fradici, etc.).
9. BUON APPETITO: informati sulla commestibilità dei funghi
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Evitare le false credenze
1. non esistono trucchi per stabilire la commestibilità dei funghi. E’ molto pericoloso affidarsi a tradizioni popolari: non è vero che aglio o argento anneriscono durante la cottura di funghi velenosi.
2. non è vero che sono tutti velenosi i funghi che cambiano colore al taglio o al tocco: l’Amanita Phalloides, fungo velenoso mortale, se sezionato non cambia colore ed ha un sapore gradevole.
3. non sempre un fungo mangiato da lumache e/o animali del bosco è commestibile anche per l’uomo.
4. mai credere che funghi che crescono nei giardini o nei prati sono sempre commestibili; l’Amanita Phalloides cresce ovunque.
5. è crudele e sbagliato “far assaggiare” i funghi ad animali domestici e tenerli sotto controllo; esistono infatti dei funghi che se ingeriti, manifestano la loro mortale tossicità anche dopo diversi giorni (Cortinarius orellanus).
6. se hai raccolto un fungo che non conosci non mangiarlo anche se un amico o conoscente ti assicura che è buono.
7. non fidarti mai del tuo istinto, del colore o dell’eleganza di un fungo: il micologo ATS per certificarti un fungo ne verifica tante caratteristiche.
8. non è vero che i funghi diventano velenosi se cresciuti in prossimità di ferro arrugginito, di tane di vipere o al passaggio di vipere o serpenti
Red