Otto i premi “Campioni di Sondrio”
Anche quest’anno la Città di Sondrio ha voluto rendere omaggio ai propri sportivi che nelle rispettive discipline hanno raggiunto traguardi di assoluto prestigio.
Per una non grande Città come la nostra ci si aspetterebbe che i meritevoli di un simile riconoscimento siano una rarità ma, i fatti, stanno a dimostrare il contrario ed a testimoniare come l’attività sportiva in genere sia quanto mai radicata nel nostro territorio.
Ben 8 i premi “Campioni di Sondrio” consegnati con una stragrande maggioranza di “quote rosa”, a testimonianza di come quello che una volta era definito il “sesso debole” si sia definitivamente svincolato da questo luogo comune.
Due premi sono andati all’atletica:
Carluccio Bordoni: campione italiano 2017 master 65 di maratona;
Luciano Ferrari: vice campione italiano 2017 master 60 sulla distanza dei 100 km.
Un premio è andato alle arti marziali:
Federica Creta: campionessa mondiale ed europea 2017 di karate categoria juniores.
Due agli sport fluviali:
Giorgio Dell’Agostino: vice campione mondiale U23 di canoa a squadre, 3° classificato ai campionati europei assoluti a squadre e campione italiano 2017 U23 classica e sprint;
Alessandra Massimino: campionessa europea di rafting con la nazionale italiana.
Altri due premi al mondo dei motori:
Simona Brenz Verca: campionessa italiana 2017 di motorally categoria AF;
Daniele De Luis: 3° classificato nel campionato europeo 2017 di rally auto storiche e campione italiano 2016 rally auto storiche.
Infine un premio che ne vale dieci:
è stata premiata la squadra femminile di rugby a 7 del Liceo Scientifico “Carlo Donegani” di Sondrio, composta appunto da dieci ragazze, che agli ultimi giochi studenteschi ha conquistato il titolo italiano: Erica Bulanti, Chiara Catanese, Asia Da Ronch, Elena Della Vedova, Elisa Christine Gaglia, Anna Lassi, Camilla Olzer, Caterina Prevostini, Eveline Sottocornola e Alice Tebaldi.
Questi i nomi delle ragazze che hanno conquistato il prestigioso titolo.
Ora per i nostri “Campioni di Sondrio” inizia la parte più difficile, quella di essere “ambasciatori” del vero spirito sportivo, fatto di impegno, costanza e lealtà.