SABATO 23 SU RAI TRE (ORE 12.25) VANNO IN ONDA GLI ORGANI VALTELLINESI. ESEGUE IL M.° MAZZA. INOLTRE TRE INTERVISTE A DON RINALDI, ALL’ORGANARO PRADELLA E AL MAESTRO MAZZA
Sabato 23 alle 12.25 su RAI TRE vanno in onda alcuni della Vltellina e precisamente quello della parrocchiale di S. Maurizio di Ponte, -l più antico della Lombardia perfettamente restaurato e funzionante, del 1518 -, quello di di Madonna di Tirano, racchiuso in splendida cassa seicentesca ma con fisionomia ottocentesca dal punto di vista fonico, quello della Chiesa di San Rocco di Sondrio, costruito da dieci anni nello stile della scuola tedesca, particolarmente adatto per la musica di Bach.
Le musiche (fra le quali verranno scelte quelle da mandare in onda):
PONTE
Girolamo Cavazzoni (Urbino 1510 circa/ Mantova 1570 circa, quindi "coetaneo" dell'organo)
- INNO " CHRISTE REDEMPTOR OMNIUM (Elaborazione organistica dell'inno gregoriano per i primi VESPRI DI NATALE)
- Inno "Ave Maris Stella" (per i Vespri delle solennità della Madonna)
B) Di Domenico Zipoli (Prato 1688/ Cordoba, Argentina - missionario della Compagni di Gesù -1726):
- PASTORALE
TIRANO
- Due Pastorali di Vincenzo Petrali (Crema, 1832/ Bergamo 1889) che mettono in luce i colori "orchestrali" e le risorse dell'organo ottocentesco, particolarmente adeguate alle pastorali con influsso popolare e folcolristico dell'epoca romantica.
SONDRIO SAN ROCCO
- Bach: Pastorale
Alle registrazioni di musiche si aggiungono tre interviste:
1) A don Battista Rinaldi, parroco di Ponte ai tempi del restauro (1993, fatto dall'organaro Carlo Fratti), il quale ha illustrato le ragioni -anche pastorali oltre che artistiche- e le circostanze dell'iniziativa.
2) a Giovanni Pradella, organaro valtellinese, che ha mostrato alcune fasi della costruzione di un organo, compresa la fusione del metallo per la costruzione delle canne e il funzionamento dall'interno dell'organo di Ponte
3) a Giovanni Mazza, che ha parlato della storia del repertorio organistico, in particolare legato al Natale, della tradizione persa e in fase di recupero di costruzione e uso dell'organo, dell'estetica del suono e del senso della presenza dell'organo nella Chiesa e nella liturgia facendo inoltre considerazioni sulla situazione attuale in Italia e all'estero.
In particolare sulla "organicità" del re degli strumenti, macchina eterogenea e complessa che riassume il concetto di molteplicità guidata da "un'unica mano" che bene esprime lo spirito che anima la comunità raccolta e unita in preghiera; strumento in cui ogni suono è prodotto dalla stessa aria (la stessa che respiriamo e che ci permette di vivere) che nelle diverse canne si fonde, come in un coro, in "armonia".
C.M.C.