VIVACE E PIACEVOLE SERATA DELL’ASSEMBLEA ANNUALE DELL’ASSOCIAZIONE VALTELLINA A LUGANO

Di una cosa si può star certi. Alla nostra assemblea annuale, momento clou di tutto l’anno sociale, svoltasi il 17 novembre al Ristorante corona di Bellinzona, non ci si annoia mai. E non mi riferisco solo all’aperitivo e al pranzo che seguono l’assemblea vera e propria, ma anche ai momenti per così dire “istituzionali” e “seri”.

Questo forse grazie all’essenzialità ma anche alla brevità – sempre apprezzate – della relazione del presidente Galli, uomo che preferisce l’azione alle chiacchiere, alla precisione e alla professionalità del più che solerte segretario Negrini, che è riuscito a parlare a braccio, senza annoiare, di numeri, statistiche e dati.

Ma oltre a questi momenti c’è stato un attimo di commozione quando il comitato, ha chiesto all’assemblea di poter nominare Socio Onorario il primo presidente e fondatore, Signor Stefano Besseghini, e l’autorizzazione a offrirgli un dono simbolico da parte di tutti i soci.

Tutto secondo le regole, quindi.

L’assemblea si è conclusa con l’invito da parte del comitato a partecipare con suggerimenti e idee, ma anche con la presenza fisica, all’attività dell’associazione. Speriamo davvero che questo invito venga ascoltato.

La serata è poi continuata vivace con l’ottimo pranzo e la tradizionale consegna delle borse di studio a giovani meritevoli da parte delle autorità presenti, giunte espressamente dalla Valtellina e dalla Valchiavenna – Il Signor Guido Melé, responsabile del Servizio Emigrazione della Provincia, la Signora Maria Eva Redaelli, consigliere provinciale, e due funzionari del Credito Valtellinese.

Il momento più atteso era certamente la ricca riffa, con i premi offerti spontaneamente e generosamente dagli stessi soci. Particolarmente gradito questo scambio di doni, a coronamento dell’agape fraterna. Alcuni premi avevano un significato simbolico, come un tipico “Lavécc” realizzato dall’artista Silvio Gaggi di Chiesa Valmalenco e un libro di Luisa Moraschinelli donato e autografato dalla stessa autrice.

E a proposito del “Lavécc” voglio ricordare che l’Associazione Valtellina in Ticino ha aderito con entusiasmo al Movimento Culturale per la Tutela del LAVÈCC di recente costituzione, che vede fra i suoi sostenitori presenze istituzionali e insigni studiosi. Fra questi ultimi vorrei segnalare anche l’adesione da Lugano del Prof. Ottavio Lurati, professore emerito all’Università di Basilea, noto in Valtellina per i suoi studi sul dialetto e autore proprio di un saggio sull’Ultimo Laveggiaio di Valmalenco, 1979.

Cristina Cattaneo, 18 novembre 2007

Cristina Cattaneo
Degno di nota