DA DOMANI, 21 SETTEMBRE, A SONDRIO LA MOSTRA “RECUPERI E RESTITUZIONI. TESORI NASCOSTI DAL TERRITORIO”
Aprirà i battenti il 21 settembre la mostra “Recuperi e restituzioni. Tesori nascosti dal territorio” che consentirà ai visitatori di prendere atto di alcuni dei più importanti ed interessanti restauri di opere lignee prodotta dal Museo Valtellinese di Storia ed Arte in collaborazione con la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e Crypto s.p.a.. L’esposizione è l’ideale seguito della mostra “Legni sacri e preziosi. Scultura lignea in Valtellina e Valchiavenna” che tanto successo ha riscosso non solo fra gli esperti ed appassionati.
La mostra sarà ospitata nella sede del Museo sondriese, presso Palazzo Sassi de’Lavizzari, e presso la Galleria del Credito Valtellinese, in piazza Quadrivio nel capoluogo.
Sabato 23 settembre p.v., nell’ambito della giornata “Una notte al Museo”, il Museo resterà aperto almeno fino alle ore 23, offrendo così un’ulteriore possibilità a quanti intendessero visitare la mostra.
La scheda:
Prosecuzione ideale della precedente esposizione del 2005 Legni sacri e preziosi. Scultura lignea in Valtellina e Valchiavenna tra Gotico e Rinascimento, l’iniziativa odierna dal titolo Recuperi e restituzioni. Tesori nascosti dal territorio intende proporre alcuni argomenti che, per sovrabbondanza di temi e ristrettezza di tempi, non erano stati allora compiutamente svolti.
L’occasione è data dal restauro, già preannunciato in sede di prima mostra e avviato in quell’ambito, di alcune opere di particolare significato: la cimasa con l’Eterno benedicente e il rilievo dell’Adorazione dei Magi, frammenti di perdute ancone attribuiti a Giacomo e Giovan Angelo Del Maino, appartenenti originariamente alle collezioni del marchese Emilio Visconti Venosta e oggi, insieme alla villa che le contiene, di proprietà del Comune di Grosio.
Il Museo valtellinese di storia e arte di Sondrio, promotore del progetto, che si affianca alla Soprintendenza cui compete la responsabilità della direzione dei lavori di restauro, espone per la prima volta, dopo un complesso intervento conservativo, due sculture entrate di recente a far parte delle raccolte civiche con il contributo della Regione Lombardia e della Fondazione Pro Valtellina: la Madonna dell’uva e un busto reliquiario di santo.
Il percorso della mostra, che si sviluppa sulle due sedi del Museo e della galleria del Credito Valtellinese, intende connotarsi innanzitutto per l’ampia documentazione degli interventi: il visitatore avrà la possibilità di seguire almeno le fasi più rilevanti del restauro che ha interessato i quattro oggetti, attraverso immagini fotografiche e video registrati durante i mesi di lavoro della restauratrice nel laboratorio museale.
Grazie alla disponibilità e alla collaborazione dell’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (IVALSA) di San Michele all’Adige (Trento) è stato possibile sottoporre alcuni frammenti, di dimensioni microscopiche e prelevati da zone non a vista delle sculture, ad indagini dendrocronologiche per l’individuazione della specie legnosa.
Particolare interesse è stato rivolto al patrimonio della parrocchiale di San Bartolomeo di Caspano, che per qualità e quantità rappresenta una rassegna significativa dell’opera della bottega dei De Donati in Valtellina. Nel 1995 un furto aveva depauperato l’ancona della Resurrezione di Lazzaro delle due lesene laterali; le indagini svolte dal Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale di Monza hanno permesso il sollecito ritrovamento delle colonnine dorate che, con il contributo della Fondazione del Gruppo Credito Valtellinese, sono state restaurate e ricollocate al loro posto.
L’avvio contestuale di una campagna di saggi stratigrafici sul Compianto sul Cristo morto, collocato nella cappella di fronte, pone le premesse per un futuro progetto di recupero del pregevole gruppo scultoreo; le eloquenti immagini realizzate dall’équipe dei restauratori permettono d’intuire la complessità del lavoro.
A questo si aggiunge il materiale prodotto in occasione del restauro di altre opere esposte nella rassegna dello scorso anno: il Crocifisso di San Gregorio di Ponte, il San Bernardino e San Sebastiano di Regoledo di Cosio il cui intervento era giunto al termine immediatamente a ridosso della mostra. È legata a questa tematica la presentazione della Madonna col Bambino, facente parte della medesima anconetta dell’altar maggiore; l’opera, ancora da restaurare, sotto la pesante ridipintura fa intuire una buona qualità di esecuzione.
L’impegno profuso dal Museo di Sondrio in questo progetto di restituzione dell’intensa attività di studio e restauro del patrimonio artistico provinciale è quindi misura di un salto di qualità nella storia dell’Istituzione museale: progettare e realizzare il restauro dei manufatti più degradati delle proprie collezioni non costituisce oggi ragione sufficiente per l'istituzione museale a cui si richiede un’azione più matura di conservazione preventiva e, nel contempo, una puntuale attenzione al territorio. Dal 1986 è stato attivato un laboratorio di restauro per beni mobili per monitorare le opere più deperibili quali tavole o sculture antiche e intervenire con rapidità in caso di sollevamenti delle cromie o fessurazioni del legno senza dover ricorrere a traumatici spostamenti in altre sedi. Parallelamente il Museo è divenuto negli anni archivio, luogo di raccolta dei materiali di studio e di analisi a disposizione degli studiosi e di quanti vorranno accostarsi all’affascinante tema della scultura lignea.
Inaugurazione:giovedì 21 alle 18 presso la Sala dei balli di Palazzo Sertoli a Sondrio
Periodo: 22 settembre - 25 novembre 2006
Sedi: Museo valtellinese di storia e arte e Galleria Credito Valtellinese
Opere in mostra e documentazione:
1) Caspano, Resurrezione di Lazzaro documentazione
2) Caspano, Compianto sul Cristo morto documentazione
3) Grosio, L'Eterno bendicente in mostra
4) Grosio, L'Adorazione dei Magi in mostra
5) Regoledo, S.Bernardino e S.Sebastiano documentazione.
6) Regoledo, Madonna col Bambino in mostra
7) Museo, Madonna dell'uva in mostra
8) Museo, busto reliquiario in mostra
9) Ponte in Valtellina, Crocifisso documentazione
Visite guidate e attività didattiche a cura di
Per informazioni e prenotazioni: Museo Valtellinese di Storia e Arte
Palazzo Sassi de Lavizzari, Via M. Quadrio 27 - Sondrio
dal martedì al sabato 9.00/12.00-15.00-17.00
Email museodisondrio@alice.it - museo@comune.sondrio.it
Visita virtuale: www.creval.it
CS