NELLA TERZA ASSEMBLEA DEL GRUPPO REGIONALE DEL CLUB ALPINO ITALIANO LUSINGHIERI RISULTATI PER LA SEZIONE VALTELLINESE

Flaminio Benetti consigliere centrale, Guido Bellesini presiede il CD regionale in cui ci sarà anche Renata Viviani

Domenica 15 aprile, organizzata dalla sezione di Bergamo, si è svolta l’assemblea regionale dei delegati delle sezioni lombarde del Club Alpino Italiano, convocata presso il “Palamonti”. Dopo l’approvazione della relazione morale del presidente, Guido Bellesini, del conto consuntivo e del bilancio preventivo, è avvenuta l’elezione di due consiglieri centrali e tre componenti del comitato direttivo regionale lombardo.

Lo scrutinio di 210 schede ha dato i seguenti risultati, molto lusinghieri per la Sezione Valtellinese: sono stati eletti consiglieri centrali per il triennio 2007 – 2010, Flaminio Benetti, con 164 voti e Claudio Malanchini (Sez. di Bergamo), con 96 voti. Seguono Giovanni Redaelli (Muggiò), con 88 voti e Stefano Vimercati (Lecco), con 42 voti. Per il comitato direttivo regionale, presieduto da Guido Bellesini (Sezione valtellinese), sono stati eletti Renata Viviani (Sez. Valtellinese), con 192 voti, Renato Aggio (Somma Lombardo), con 89 voti e Antonio Corti (Bergamo), con 72 voti. Segue Broccardo Casali, con 37 voti.

L’assemblea si è conclusa con l’approvazione di una mozione sul problema dell’utilizzo idroelettrico delle acque, nella quale, dopo aver espresso seria preoccupazione per l’indiscriminata richiesta di sfruttamento delle residue risorse idriche montane, che mettono a serio rischio la sopravvivenza della naturalità e degli equilibri biologici delle poche aree ancora indenni dagli interventi compromissori dell’uomo, si chiede:

- una moratoria nel rilascio di nuove concessioni di derivazione dei corsi d’acqua montani fino al compimento di una valutazione ambientale strategica preventiva di tutte le zone interessate, come previsto dal piano di tutela delle acque regionale;

- l’attuazione della direttiva - quadro CE 2000/60, nell’iter decisionale ed, in particolare, quelle dell'art. 14, che prevede l'informazione e la consultazione del pubblico interessato, ossia persone, organizzazioni ed associazioni, al fine di una trasparente valutazione dei possibili interventi alla luce di costi, benefici e necessità di tutela del patrimonio naturale.

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