PIANO PROVINCIALE DI RICERCA DELLE PERSONE SCOMPARSE. 11 2 20 15

Il Prefetto di Sondrio dott.ssa Erminia Rosa Cesari ha sottoscritto, unitamente al Procuratore della Repubblica, al Presidente della Provincia, al Questore, al Comandante Provinciale Carabinieri, al Comandante Provinciale

Guardia di Finanza, al Comandante Provinciale Corpo Forestale dello Stato, al Comandante Provinciale Vigili del Fuoco, al Direttore del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza ed al Responsabile Provinciale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, il nuovo "Piano di ricerca delle persone scomparse".

L'iniziativa di realizzare il predetto documento è scaturita dall'esigenza di definire e pianificare, relativamente al territorio della Provincia di Sondrio, le procedure di intervento che debbono essere adottate da tutti gli Enti interessati alle operazioni di ricerca di persone scomparse e/o di quelle successivamente localizzate ma infortunate in ambiente non antropizzato o comunque ostile.

Stante la necessità di individuare in via preventiva le modalità di gestione degli interventi, anche in relazione alla morfologia del territorio della provincia di Sondrio, è stato previsto che il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.) assumerà il coordinamento delle ricerche in ambiente montano, ipogeo e nelle zone impervie del territorio provinciale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all'art. 1 della legge 21 marzo 2001, n. 74, mentre il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, assumerà il coordinamento delle ricerche in ambiente fluviale e lacustre.

Il C.O.E.U. del Servizio 118, garantirà gli interventi di natura medica e le relative comunicazioni.

La strutturazione del piano contempla altresì punti diretti di raccordo con la Procura della Repubblica nell'eventuale sussistenza di notizia di reato e conseguente svolgimento delle funzioni di Polizia Giudiziaria, con ovvi riflessi sull'intera procedura.

Le Forze di Polizia assumono in tale ipotesi il coordinamento di tutte le operazioni

in relazione al luogo dei fatti, secondo i seguenti criteri:

1.Polizia di Stato nel capoluogo di provincia;

2.Arma dei Carabinieri nella zona del fondo valle;

3.Guardia di Finanza in alta e media montagna ed in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato in zona boschiva.

Il Piano è operativo da gennaio, con una sperimentazione di

sei mesi.

Degno di nota