Donazione degli organi in carta di identità

157 i trapiantati in provincia, 316 nella zona della nostra ATS

Donazione Organi, l’ATS della Montagna crede nelle “scelte in comune”
Si è svolto stamane a Sondrio, presso l’Aula Magna dell’ATS della Montagna di via N. Sauro 38, l’incontro dedicato alla presentazione della campagna di informazione per sensibilizzare la
popolazione sull’importanza della donazione di organi e tessuti per promuovere la conoscenza del progetto “Una Scelta in Comune”, campagna nazionale nata al termine del 2014 in 
collaborazione con l’Associazione Italiana Donazione Organi e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Rivolgendosi all’ATS, alle sedi dell’AIDO della propria provincia così come presso gli uffici comunali dell’anagrafe, infatti, è possibile esprimere il proprio consenso - o anche il dissenso - alla donazione, consenso che viene immediatamente trasmesso e inserito nella banca dati del Centro Nazionale per i Trapianti. Per l’iniziativa, entrata nel vivo nel 2015, è, quindi, tempo di un primo bilancio.
La neonata ATS della Montagna, formata dal Distretto della Valtellina e del Medio Alto Lario e da quello della Valle Camonica, raccoglie un’eredità lusinghiera, facendosi altresì promotrice di un’attività di comunicazione e promozione di questo importante progetto presso tutti i Comuni delle aree di sua competenza. Tenendo conto, a questo proposito che i precedenti due tentativi, la cosiddetta tessera blu e l'iscrizione presso le USL sono sostanzialmente falliti avendo dato scarsissimi risultati. Per fortuna c'è stata l'AIDO cui si deve gran parte di quei circa 1,3 milioni di italiani che hanno dato il consenso e che ora si trovano inseriti nel data base del Centro Trapianti, passo avanti utilissimo. I dati, infatti, confermano la possibilità di un’ulteriore crescita di “una scelta” che consente di donare una nuova vita a chi è affetto da gravi patologie, rispondendo ad una necessità che ogni anno vede, in Italia, in lista d’attesa circa 9.000 persone a fronte di circa 3.000 trapianti eseguiti.
Sui 42 Comuni della Valle Camonica sono 3 i Comuni (17 quelli in fase di attivazione) che, ad oggi, hanno aderito alla campagna, 7 su 49 (1 in base di attivazione) quelli del Medio Alto Lario e 31 su 77 quelli della Valtellina e Valchiavenna.
Le adesioni sono comunque in crescita, se ne avrà definitiva conferma dopo la conclusione dell’attività di sensibilizzazione che l’ATS della Montagna svolgerà presso tutti i Comuni. Nel territorio dell’ATS è possibile effettuare il prelievo di tessuti (cornee, tessuto muscolo scheletrico, tessuto osseo) in tutte le strutture ospedaliere e multiorgano nelle sedi di Sondalo ed Esine. A tale proposito, nel 2015, sono stati eseguiti 4 prelievi multiorgano a Sondalo e uno a Esine. Complessivamente, invece, sono 316 le persone trapiantate (214 maschi e 102 femmine) di cui 38 nel territorio del Medio Alto Lario, 157 in provincia di Sondrio e 121 in Valle Camonica. 
Per quanto concerne i tessuti (cornee) i dati sono i seguenti: in provincia di Sondrio sono state prelevate 190 cornee per un totale di 95 donatori di cui 37 a Sondrio, 36 a Morbegno, 21 a Sondalo e 1 a Chiavenna. Nove, invece, i donatori di cornee a Esine in Valle Camonica.
“In generale - commenta Maria Beatrice Stasi, Direttore Generale dell’AST della Montagna - il bilancio è incoraggiante soprattutto se analizzato nel contesto nazionale. In termini di donazione di organi, infatti, l’Italia si conferma un Paese generoso attestandosi al terzo posto a livello europeo”. Grazie alla campagna “Una scelta in comune” - confermano i dati del Ministero - il consenso alla donazione, al momento del rinnovo della carta d’identità, ha subito un notevole incremento. 
104.571 sono stati i cittadini che hanno dichiarato la loro volontà di donare gli organi e i tessuti così come sono in aumento i comuni italiani che hanno deciso di attivare la procedura di registrazione del consenso (23 nel 2014, 454 nel 2015).
L’ATS della Montagna, dunque, porterà avanti presso i Comuni di Valtellina e Valchiavenna, del Medio Alto Lario e della Valle Camonica, una capillare azione di informazione e di sensibilizzazione perché sempre più amministrazioni aderiscano compiendo così - come recita il claim dell’iniziativa - un atto d’amore, di civiltà e di rispetto per la vita.

AIDO

Cambia il ruolo dell'AIDO, pur sempre aperta alle iscrizioni essendo sempre più necessaria un'azione di sensibilizzazione e per rendere edotti quanti operano nel settore, a aprtire dal personale dei Comuni. Non si tratta infatti di dover compiere un  ulteriore passo burocratico ma il consenso deve essere un consenso convinto così come dovrebbe esserlo quello dei dipendenti comunali che dovranno segnalare al cittadino che arriva per la sua carta di identità la possibilità di esprimere la propria volontà quale che sia. Impegnativo il ruolo dell'AIDO anche per sfatare alcune 'voci' che rischiano di ridurre la possibilità di seconda vita per chi sta perdendo la prima a causa di un organo che ha smesso di funzionare bene. 

L'incontro

L'incontro coordinato dalla Direttrice generale del ATS, dr.ssa Stasi, ha registrato il contributo del Vicepresidente regionale dell'AIDO Redaelli e di quello provinciale Leali, del Sindaco Molteni, del Presidente della Provincia Della Bitta, del Sindaco di Gravedona e Presidente dei Sindaci dell'Alto Lago e della dr.ssa Ceccomani. C'è una consapevolezza diffusa che il trapianto oggi in un certo senso 'è una terapia' anche perchè tutti vedono persone trapiantate veramente tornate alla vita, ad una vita normalissima, addirittura anche col ritorno alla pratica sportiva.
Sempre più ci si rende conto che per ridurre quelle liste di attesa - stabili in quanto ai passi in avanti si accompagna l'aumento di chi si affida ai trapiantatori con la speranza che quell'organo, 'prelevato' e non 'espiantato' che vuol dire altra cosa, riapra possibilità di futuro.

Iniziative

Rinnovando la carta di identità si scriverà anche il proprio consenso, o dissenso. Non è obbligatorio il farlo come è perfettamente legittimo chiedere se manterrebbe il suo dissenso se per lui o per una persona a lui vicina la sorte riservasse la indispensabilità di un trapianto per evitare di finire dritti al camposanto. Un organo a salvare una di queste persone è arrivato perchè qualcun altro ha chiesto di entrare fra i donatori. Solo ricevere e non dare? E non dare quando sono in 9000 che aspettano, e una parte consistente di loro chiude l'esistenza perchè l'organo sperato non è giunto. Per questo, hanno detto, l'attuale iniziativa è solo la prima di una serie (coincidenza, domani a Chiesa verrà costituito il Gruppo AIDO della Valmalenco) e tra qualche giorno in tutto il territorio dell'ATS Montagna, ex ASL ma allargata all'Alto Lago e alla Valcamonica, ci sarà una locandina che richiamerà l'attenzione della genta.

Comuni 

Nell'immagine che pubblichiamo in provincia sono 31 i Comuni che si sono attivati e due in fase di attivazione. 44 devono ancora farlo. Sono ancora tanti, anzi troppi...

 

Degno di nota