Segretari comunali dal Prefetto
Si è svolta oggi in Prefettura una riunione con la quale il Prefetto di Sondrio ha voluto incontrare tutti i segretari comunali della provincia di Sondrio per discutere delle problematiche legate alla grave carenza di tali figure nella provincia, che già era stata oggetto di attenzione della Prefettura anche a seguito di richieste da parte di alcuni sindaci della provincia.
Nel corso dell’incontro il Prefetto ha espresso il proprio apprezzamento per la straordinaria attività svolta dai segretari comunali (16 a fronte di 77 Comuni e la Provincia), per assicurare il funzionamento degli enti locali, in condizioni spesso difficili e con alto livello di professionalità. Anche i segretari hanno ritenuto importante questo momento di confronto tra loro e di questo hanno espressamente ringraziato il Prefetto per l’iniziativa.
Il Prefetto ha inteso preliminarmente rimarcare l’impegno profuso in materia da tutte le forze politiche, trasversalmente, e che ha portato ad una mozione approvata all’unanimità, che impegnava il Governo ad assumere misure ed interventi per fronteggiare una serie di criticità in materia di segretari comunali; volontà che poi si è tradotta in un corposo emendamento alla legge cd. “Milleproroghe” (in conversione per fine mese), che ha previsto importanti disposizioni normative sia di medio-lungo periodo che di brevissimo respiro.
Tra le prime, riveste particolare rilevanza la previsione di un ampliamento dei posti (da 291 a 515) previsti dal corrente concorso di segretario, nonché lo snellimento e la velocizzazione delle procedure; in quelle di breve periodo assumono particolare rilievo le misure che prevedono un termine più lungo (da 4 a 12 mesi) per lo svolgimento delle funzioni di vicesegretario da parte di funzionari di enti locali, con almeno due anni di esperienza, che abbiano i requisiti per partecipare al concorso.
Nel corso della discussione sono emerse una serie di istanze che sono state fatte proprie dal Prefetto per il successivo interessamento, in particolare quella che riguarda la possibilità di “neutralizzare” le spese previste per il segretario, escludendole da quelle per l’intero personale, in modo da incentivare i sindaci all’utilizzo pieno degli stessi, senza perciò doversi privare di altre figure professionali utili al Comune.