DUO ZOSI - GIORGINI ESALTANTE SUCCESSO A SONDRIO PER LA 51ma STAGIONE CONCERTISTICA DEL CID 12.2.20.6

SONDRIO- Dopo l'entusiasmante performance degli "Alti e Bassi", la nuova gestione del Cid, il Circolo musicale sondriese di cui ha ereditato le sorti il neo presidente Mauro Selvetti, incamera un altro esaltante successo con l'exploit di uno degli astri nascenti del violinismo, Edoardo Zosi, accompagnato magistralmente al pianoforte dalla dolcissima Saskia Giorgini. Un concerto dalle grandi vibrazioni emotive, ingabbiate per la prima parte della celebre e ostica sonata "Kreutzer" di Beethoven, e finalmente libera sulle glissanti tonalità delle danze magiare di Bela Bartok trascritte da Zoltan Szèkely e ancor più sulle vibranti tessiture cromatiche dei "capricci viennesi" esaltati da melodie purissime di un violino Santo Serafino del 1745 sulle rotonde sonorità dei medi fino alle delicatissime impennate su acuti da brivido. Colore e suono incastonati in un'atmosfera magica e un po' retrò che ha riportato il pubblico ai fasti della Belle Epoque nella "Gitana" di Kreisler, ma soprattutto nella "Zingaresca" di Pablo De Sarasate che ha strappato ripetuti bis fino al "Cantabile" di Paganini. La serata è stata preceduta da un incontro con Zosi, un violinista d'eccezione cresciuto amorevolmente all'ombra di Amoyal e Accardo, alla biblioteca cittadina Pio Rajna nell'ambito del progetto "Le piazze della Cultura" finanziato dalla Fondazione Cariplo. Un'occasione per la presentazione del Cd di Zosi interprete assoluto nel concerto n.1 di Max Bruch con l'orchestra Filarmonica di Torino diretta da Filippo Maria Bressan, allegato alla più nota rivista di settore, Amadeus", che ha visto anche la presenza del suo deus ex machina Gaetano Santangelo che ha sempre dato spazio a giovani talentuosi e scoprendo musicisti di nicchia spesso dimenticati. Registrazioni spesso "live" per non inquinare l'esecuzione manipolata negli studi di registrazione, evitando un prodotto di laboratorio, pur senza sbavature, in cui manca però l'impatto diretto delle emozioni con il pubblico e il ritorno ambientale del grande teatro ricostruito a tavolino con sofisticati algoritmi di rifrazione sonora. Santangelo ha poi infranto uno dei topoi più radicati che accreditano alla musica il suo linguaggio universale, sostenendo che non sempre la musica lontana dai nostri gusti è compresa pienamente, e che spesso c'è la necessità di una educazione alla lettura del suo linguaggio, che in Italia, a suo parere, è ancora superficiale. Santangelo poi rincara la dose sostenendo che in patria siamo spesso ammalati di esterofilia e non sempre sappiano dare il giusto riconoscimento ad una generazione strepitosa di giovani talenti nostrani. Il secondo movimento del concerto di Bruch è risuonata nella "Sala degli Angeli concertanti" di Teresina Tua Quadrio rievocando gli antichi fasti del tempio della musica di Villa Quadrio, come ha fatto notare il direttore della biblioteca civica Adriano Stiglitz. La 51esima stagione è entrata dunque nel vivo e tutto è pronto per il ritorno del grande jazz con il quartetto "Fabrizio Bosso" il prossimo 28 febbraio, sempre alle 21 all'auditorium Torelli.

Nello Colombo

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