Festival del paradosso. Opposizione al Governo?!? Il prete sposato

Singolari vicende

Governo e opposizioneOggi in Italia c'è un Governo votato dagli italiani, un pò che non succedeva: A una maggioranza si contrappone un'opposizione che in qualsiasi Paese fa il suo mestiere mirando ovviamente a far cadere il Governo. Ma, ecco il paradosso. Nella situazione italiana, anche di rappresentanze parlamentari rigidamente collocate nei due rami se cade il Governo sono guai molto seri per il Paese Per senso di responsabilità, quali che siano i ruoli, qui come altrove questi guai vanno evitati. Sì, ma a questo punto l'opposizione viene meno al suo ruolo che invece è fondamentale al pari di chi pro-tempore ha il bastone di comando in mano ma non può entrare nel circolo vizioso che si determina se a quel bastone viene meno l'altra parte del ruolo. Paradosso nel paradosso.

Integrazione reale
Da Roma spostiamoci a Dubino, Comune all'incrocio – alla Vedescia - di Valtellina e di Valchiavenna a 223 m. di quota, 13,24 Kmq di superficie, 3696 abitanti il che è tutto dire. Tre infatti un tempo era considerato numero perfetto e ne bastava uno, oggi meno, ma non del tutto tanto più che il numero di questi abitanti ci dà l'idea di una sorta di inflazione di tre: uno poi due doppi tre e un triplo tre

Bene caliamoci nella realtà di questo incrocio. Qui il paradosso è ab limitum. Data: qualche anno fa. Evento: di portata nazionale. Protagonisti: diversi ma troneggia una donna da neanche quinta elementare. Il via: il via lo dà il parroco Don Francesco che, come consuetudine, si prepara alla solita benedizione pasquale nella scuola. No. Questa volta è diverso. Ci sono due bambini extraUE. Niente benedizione stabilisce l'Autorità scolastica, sede di Delebio. Sollevazione popolare, anche di chi, funerali a parte, l'ultima volta è stato in Chiesa il giorno della Prima Comunione. L'autorizzazione allora arriva ma solo per il pomeriggio a scuola deserta. Eta Beta saprebbe come fare. Interviene la Giunta che al completo si reca a Delebio. Carte, timbri, scartoffie, la Direttrice dimostra alla Giunta che lei ha applicato, e deve applicare, la legge. Si interviene in parecchi dimostrando che non si tratta 'della legge' ma di sua interpretazione, non probante. L'atmosfera è molto calda. La questione ha superato i confini della provincia e interessato i mass media nazionali. Il fatto nuovo: interviene la madre dei due scolari extraUE. Non ha laurea, diploma, forse neppure l'equivalente della licenza elementare ma dà una lezione di esemplare buon senso. Scrive ai giornali che il problema non lo ha sollevato, direttamente o indirettamente, lei tanto più che...
Tanto più che i due figli non solo li manda regolarmente all'oratorio ma li fa frequentare il corso di catechismo. “non perchè convertiti ma perchè vivendo qui è giusto che i miei figli – aggiunse – vengano a sapere le stesse cose degli altri compagni di classe. Messaggio che viene da qualche anno fa ma non per questo è meno attuale.

Bene ma il paradossso dove sta? Arriva dopo aver fornito un'occasione d'oro di integrazione reale.
Figura centrale del paradosso il Don Francesco, Parroco consacrato regolarmente avendo regolarmente professato i voti, infine nominato in cura d'anime dal Vecovo. Era ed è SPOSATO. Ecco la situazione paradossale: DON FRANCESCO SPOSATO. E se a qualcuno venisse in mente di andare all'anagrafe comunale a controllare avrebbe conferma che lui è proprio SPOSATO. Vero ma – e qui la questione si aggroviglierebbe ulteriormente se non fosse che s'è deciso – come Cyrano, 'giusto al fin della licenza io tocco – di spiegar l'arcano.
Don Francesco è sì Sposato ma non coniugato. E come è possibile?
Sposato lo è da sempre, da quando cioè ne hanno registrato la nascita all'anagrafe. Da allora è sempre stato Sposato e fra le tante possibilità che poteva avere quanto al suo futuro il destino per alcuni o la Provvidenza secondo altri lo ha indirizzato per la via antitetica rispetto al linguaggio.
Chissà, segno in tal senso forse anche perchè in un giorno della sua vita ha fornito l'occasione per una bella pagina, l'intervento di quella mamma. (1.  continua)
GdS

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