Documento dell'on. Crosio e del Presidente Sertori consegnato oggi a Renzi

Perviene il seguente documento che oggi l'on. Crosio e il Presidente della Provincia Sertori hanno consegnato al Presidente del Consiglio incaricato:

“Le politiche per la valorizzazione del patrimonio montano nazionale
La montagna grazie al giusto e sostenibile utilizzo delle proprie risorse può evitare  il rischio di marginalizzazione che la condanna a rispondere alla definizione di territorio "diverso e svantaggiato" Evitare l'abbandono delle "terre alte" preservando la civiltà alpina scongiura il rischio di ricondurre le politiche della montagna verso un sistema di tipo assistenziale.

La montagna e l'acqua
Uno dei principali motori per lo sviluppo del Paese è stata, nel secolo scorso, la grande produzione idroelettrica generata grazie alla costruzione delle grandi dighe nei territori montani.  Ancora oggi fra le fonti di energia rinnovabile l'idroelettrico incide per il 50%, con un totale di ca. 4 miliardi di €/anno di produzione.
Per i territori montani la compensazione attuale è minima e insufficiente per poter garantire  adeguate condizioni di vivibilità alle comunità locali. A breve si intensificherà  un irreversibile e pericoloso processo di spopolamento della montagna, con conseguenze facilmente intuibili: mancanza di presidio, monitoraggio e manutenzione del territorio, pericolo di dissesto idrogeologico e conseguente aggravio dei costi sulla collettività.
Una giusta ed equa compensazione - di fatto l'utilizzo di risorse prodotte dal territorio  - consentirebbe, per esempio, di preservare e allo stesso tempo migliorare l'eroica agricoltura di montagna con evidenti vantaggi per l'ambiente e il paesaggio (costante manutenzione del territorio) e di conseguenza per le politiche turistiche sempre più incentrate sui concetti di sostenibilità.
Una giusta compensazione garantirebbe quel principio di equità, ovvero di pari condizioni per tutti i cittadini. I cittadini della montagna devono avere la medesima condizione di trattamento e di opportunità di quelli della città.

La montagna e la scuola
La montagna è terra di confine e il confine deve rappresentare non una barriera ma un'opportunità. A tale proposito è necessario salvaguardare i trattati bilaterali per i lavoratori frontalieri, coinvolgendo le istituzioni territoriali, favorire gli scambi commerciali snellendo le procedure, valorizzare il sistema scolastico di montagna che per sua natura non può e non deve essere uniformato a quello di pianura. A tale proposito è necessario favorire gli accordi bilaterali con i Paesi confinanti per la condivisione dei sistemi scolastici.

La montagna e la Provincia:
Nel patrimonio montano nazionale esistono realtà totalmente uniche quali quelle interamente montane, le stesse sono state riconosciute all'interno nel DDL Delrio anche attraverso maggiori forme di autonomia pertanto si ritiene, anche per coerenza, indispensabile prevederne una forma elettiva diretta.

Degno di nota