SONDRIO DESTINAZIONE TURISTICA
SONDRIO VERSO MILANO CORTINA 2026: IL RUOLO DELLO SPORT
(Workshop tematico a più voci per programmare investimenti e iniziative in vista dell'appuntamento olimpico)
(Sondrio, 17 dicembre 2021) - Un percorso di avvicinamento che è già iniziato, cinque assi da sviluppare
attraverso altrettante tappe, confronti, approfondimenti e riflessioni per acquisire conoscenze e far crescere la
consapevolezza. Dopo la presentazione a TTG Travel Experience di Rimini di ottobre, in questo mese di dicembre
il Comune di Sondrio ha inaugurato i workshop tematici sulla strada per Milano Cortina 2026 partendo dallo sport,
per capire come può contribuire a creare una destinazione turistica. Nei prossimi mesi toccherà, nell'ordine, a
eventi, enogastronomia, cultura e sostenibilità. Oltre due ore di discussione, in Sala consiglio e a distanza, aperte
dall'assessore al Turismo Michele Diasio: ≪Vogliamo aprire un confronto - le sue parole - perché questi sono
momenti cruciali e noi dobbiamo farci trovare pronti a cogliere la grande opportunità offerta dalle Olimpiadi.
Partendo dalle esperienze e dai dati, passando per il confronto con gli operatori per arrivare a una comune
riflessione su quale dovrà essere l'azione del territorio con tutte le sue componenti, pubbliche e private≫.
Un'iniziativa condivisa dall'assessore regionale al Turismo Lara Magoni, collegata da Milano, che ha commentato:
≪Finalmente si parte, avete acceso i motori: sono felice che siate voi i primi. Avete riunito competenze che
insieme possono rivelarsi vincenti, perché nel percorso di avvicinamento è fondamentale la sinergia tra tutti gli
attori. La Regione è al vostro fianco: abbiamo investito per la promozione e continueremo a farlo≫. Sergio
Schena, consigliere della Fondazione Milano Cortina 2026, dopo aver evidenziato come le Olimpiadi saranno di
tutta la Valtellina, ma anche della Lombardia e dell'Italia, ha lanciato una sfida per Sondrio: diventare la capitale
dello sport nell'ottica di salute e benessere.
Il tema è stato introdotto da Giorgio Bianchi, sondriese, consulente dell'Amministrazione comunale per il piano
strategico turistico, partendo dallo status quo: i numeri dicono che siamo bravi per gli sport individuali e per gli
eventi, non brilliamo invece per gli sport di squadra. Un piano d'azione dovrebbe prevedere la creazione e la
riqualificazione degli impianti, la promozione di discipline alternative, l'ideazione di eventi sportivi in bassa
stagione, incentivi ai giovani per gli sport di gruppo. Un assist per Michele Rigamonti del Comitato organizzatore
della Valtellina Wine Trail, che il mese scorso ha portato in valle quasi 2900 atleti, che ha annunciato l'obiettivo per
i prossimi anni: allungare la manifestazione a una settimana mantenendo la gara il sabato e organizzando
camminate ed escursioni aperte a tutti. Mario Romanelli di "The Data Appeal Company" ha messo a confronto i
dati sulle presenze e il livello di soddisfazione misurato attraverso le attività che lasciano una traccia digitale: gli
italiani, oltre il 70% dei turisti che da maggio a ottobre hanno raggiunto la nostra provincia, raccontano le loro
esperienze più degli stranieri. Su strutture e impianti è intervenuto Franco Vismara, ad di Valmalenco Bernina Ski
Resort, che ha condiviso la scelta di trasformare Sondrio in destinazione turistica, che lui stesso aveva auspicato
nel lontano 1988. ≪Bisogna cercare di offrire sempre di più - ha detto - in termini di collegamenti tra Sondrio e la
Valmalenco, ma anche migliorando gli impianti e diversificando l'offerta turistica≫. Un approccio condiviso da
Sandro Vanoi, ex commissario tecnico della Nazionale di sci di fondo, che ha invitato a lavorare insieme, a fare
sistema per crescere e prepararsi per le Olimpiadi, sia per quanto riguarda l'offerta turistica che le infrastrutture.
Sono seguiti gli interventi di Alessandro Sciarrone di Tecnogym, che ha evidenziato come attorno ai grandi
eventi sportivi serva costruire un sistema che accoglie il turista, di Antonio Nitto, ex commissario tecnico della
Federghiaccio, che ha portato l'esempio della piccola Baselga di Piné, in provincia di Trento, cresciuta grazie a un
impianto per gli sport su ghiaccio, e di Andrea Scotti di Global Golf Company, che si è soffermato sul potenziale
attrattivo di questa disciplina in relazione al campo di Caiolo
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E perchè non ripetere l'esperienza dell'impianto d'innevamento artificiale della pista di fondo, primo al mondo a bassa quota, che aveva registrato un eccezionale successo con spesa relativamente modesta. C'è Vanoi che aveva portato a Sondrio le nazionali maschile e femminile e c'è l'ing. Della Cagnoletta che aveva progettato e realizzato l'impianto, tutti e due potrebbero dire la loro (red)