ALTA CHIRURGIA TORACICA ALL'OSPEDALE MORELLI
ESEGUITI DUE INTERVENTI COMPLESSI PER SALVARE DUE PAZIENTI - Neoplasie al polmone e alla trachea da rimuovere per evitare che si sviluppino mettendo a rischio la vita) - La dinamica degli interventi
In poche settimane due interventi chirurgici delicati e complessi, che hanno risolto problemi molto seri per due
pazienti provenienti da fuori provincia, per l'équipe della Chirurgia toracica dell'Ospedale Morelli guidata dal
dottor Paolo Scanagatta. Mentre il paziente operato il 22 settembre scorso per rimuovere un tumore al
polmone, sul quale nessun altro medico aveva voluto intervenire, ha iniziato il percorso di riabilitazione,
mercoledì scorso è stato eseguito un intervento alla trachea che soltanto pochissimi presidi ospedalieri eseguono
sul territorio nazionale. Il paziente da ieri è seguito dai medici della Terapia intensiva, per il delicato periodo post
operatorio.
Anche in questo, caso come nel precedente, l'intervento si era reso necessario per la rimozione di una neoplasia
il cui sviluppo avrebbe messo a rischio la vita del paziente: sono stati veri e propri interventi di salvataggio,
urgenti e delicati, in assenza di alternative praticabili. L'operazione di mercoledì scorso, durata diverse ore, è
consistita nell'asportazione di quasi metà trachea attraverso due tempi chirurgici distinti e sequenziali. Nello
specifico, l'intervento è iniziato con una videotoracoscopia destra biportale, sezionando il legamento polmonare
inferiore, procedendo quindi con un release pericardico circonferenziale per ottenere la mobilizzazione dell'asse
tracheobronchiale. Questi passaggi hanno consentito di proseguire con il secondo tempo chirurgico, in
cervicotomia combinata con la sezione del manubrio dello sterno e procedendo all'asportazione di cinque
centimetri di trachea, nel suo tratto medio, quasi la metà della sua lunghezza complessiva (12 cm). Durante tale
manovra la ventilazione veniva garantita tramite l'intubazione del tratto inferiore della trachea eseguita dai
chirurghi direttamente dal campo operatorio. ≪Si tratta di un intervento raro che viene eseguito di norma in
pochi centri specializzati - spiega il dottor Scanagatta -: io stesso, durante più di vent'anni di esperienza
chirurgica, ho partecipato al massimo ad una decina di interventi di questo tipo. Hanno tempi molto complessi
sia dal punto di vista anestesiologico che chirurgico e solo le Chirurgie toraciche migliori sono in grado di
gestirli≫.
Il team
Fondamentale si è rivelata la sintonia che si è da subito creata tra il dottor Scanagatta e i suoi
collaboratori. Il team chirurgico era formato da Francesco Inzirillo, Giuseppe Naldi, Casimiro Giorgetta,
Eugenio Ravalli e Giuseppe Matteucci, oltre agli anestesisti Matteo Ferrario e Angela De Tollis e all'équipe
infermieristica del blocco operatorio dell'Ospedale di Sondalo coordinata da Cesare Mevio.
Per il dottor Scanagatta, entrato in servizio soltanto un mese fa al Morelli dopo la lunga esperienza maturata
all'Istituto dei Tumori di Milano, è il secondo di una serie di interventi di alto profilo già programmati su pazienti
provenienti da fuori provincia. In queste settimane sono stati inoltre eseguiti altri interventi complessi su pazienti.
Una sfida per la sua équipe e per l'Ospedale di Sondalo che il dottor Scanagatta intende riportare ad essere
attrattivo.