EUROPEI, VIA LA MEDAGLIA D'ARGENTO. LA VIGNETTA

L’Italia della serietà, della competenza, dell’impegno, l’Italia di un metodo che è bene venga preso a modello in tanti settori, ha dimostrato tante cose, e ci sarà tempo per le felicitazioni.
Una però non ammette rinvii ed è la presa d’atto, una mera constatazione cioè, che gli inglesi non hanno perso soltanto una partita prima pareggiata sino al 120° minuto di gioco, ma hanno perso la faccia, loro, quelli di un “fair play” che di inglese ha solo la lingua avendo abbandonato, posto che un tempo vi fosse, quella Terra che qualcuno dice ne fosse la patria. Non un episodio ma una sequenza, non un caso ma una scelta.

LA VIGNETTA
Il giornale ha chiesto al nostro vignettista Antonio del Felice di lasciare una traccia di questa finale europea avendone subito risposta, quella che proponiamo ai lettori.
Riconoscibile il Premier britannico Johnson che col piede schiaccia il fair play ma interessante da dove esce la capigliatura gialla. Quel cono è quello che una volta le maestre mettevano sul capo degli scolari birichini o cattivi o scolasticamente asini. Quel cono intesta al simbolo inglese la dice lunga. E giusta.

LO SFREGIO DELLA MEDAGLIA VA FATTO PAGARE. SALATO

PS 1.    L’UEFA provvederà a stabilire le sanzioni per i giocatori che bistrattando la medaglia è come se vi avessero ‘sputato’ sopra, sulla medaglia, sulla UEFA ed anche sull’Italia. Occorrono sanzioni che colpiscano e cosa di meglio che non 100.000 € ad ogni giocatore destinando il ricavato ad adeguate iniziative benefiche.
PS 2.   Nel pesante giudizio dell’atto da peracottari non si coinvolgano gli scozzesi e non solo perché hanno tifato per noi. Anche perché stanno lottando con gli inglesi per avere autonomia.

Degno di nota