Un soccorso speleologico storico quello in corso in Baviera

I nostri articoli dall'inizio al 15 giugno

 

 

Grotta bavarese: il ferito ha superato 1 km a quota -900.

Abbiamo seguito fin dall'inizio una operazione giudicata 'storica' nella storia delle vicende di soccorso speleologico internazionale e che servirà nel futuro. Il fatto poi che da quattro Paesi sia venuto il meglio, con gli operatori più esperti, con le attrezzature più moderne, con tecniche di intervento, talvolta inventate sul momento per far fronte alle difficoltà, con un'assistenza medica al ferito a quasi 1000 metri di profondità, con una continuità di presenza da una settimana e con la previsione di altri giorni di impegno è oltremodo significativo. Di più, emblematico: il valore della vita, l'altruismo per concorrere a salvarla una umanità che accomuna persone di nazionalità e di lingua diversa. Merita ripercorrere il cammino percorso sin'ora e lo facciamo riunendo tutti gli articoli che abbiamo sinora pubblicato.

Aggiornamento domenica 15.6 ore 11.15

Superata la galleria lunga 1 km a -900m. Il ferito ha raggiunto il Campo 4 (Aggiornamento ore 11,15 del 15 giugno 2014)
La barella con lo speleologo tedesco ha guadagnato altri 1000 m nella grotta Riesending-Schachthöhle.
Dopo 20 ore di lavoro i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
- in collaborazione con squadre di soccorritori giunte da Svizzera, Austria e dalla stessa Germania -
hanno fatto superare alla barella la complessa galleria che separa il Campo 5 dal Campo 4 a quota
meno 900 m. I sanitari hanno deciso una pausa per consentire al ferito, le cui condizioni sono stabili, di riposare alcune ore.
Per percorrere i pozzi verticali che separano il Campo 4 dal Campo 3 è prevista la sostituzione
della barella svizzera con quella italiana, più leggera, confortevole e considerata più idonea a
superare le prossime strettoie.
In mattinata è previsto l'ingresso in grotta di 20 tecnici che andranno a sostituire le squadre che si
trovano all'interno da più giorni.
Alle 13:30 di oggi, presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden, è previsto l'arrivo
del Ministro dell'Interno del Governo Bavarese, Joachim Herrmann, che parteciperà alla
conferenza stampa con la Direzione delle Operazioni e i responsabili dei soccorsi nazionali che
compongono il team di recupero internazionale: tedeschi, italiani austriaci e svizzeri.
Dolores Porcu Fois Coordinatore Nazionale Commissione Comunicazione e Documentazione (CCD) Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)

15 Giugno 2014
Dalla grotta bavarese: stabile il ferito. Progressi lenti

Fatto il punto con il Ministro e i responsabili nazionali. Intervento complesso. Sette giorni alle spalle ma ce ne vorranno ancora parecchi. Grande prova di solidarietà (Ultimo aggiornamento alle 15:30 del 15 giugno)

La riunione odierna col Ministro in cui sii è fatto il punto della situazione

Il Responsabile Nazionale del CNSAS: “un intervento decisamente complesso per il quale è indispensabile una forte collaborazione internazionale”.

Il medico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) che alla profondità di -900 m sta assistendo lo speleologo ferito oltre una settimana fa nella grotta bavarese Riesending-Schachtohle ha temporaneamente fermato la manovra di recupero per stabilizzare le condizioni del ferito e per effettuare i monitoraggi di routine in una speciale tendina in prossimità del Campo 4. Nel frattempo, diverse squadre di tecnici sono al lavoro per attrezzare i passaggi verticali sovrastanti al fine di predisporli alle manovre di recupero della barella.
Alle 14 di oggi, presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden, si è svolta una conferenza stampa cui hanno partecipato il Ministro dell'Interno del Governo Bavarese, il responsabile della Croce Rossa Bavarese oltre ai responsabili dei soccorsi nazionali che compongono il team di recupero internazionale: tedeschi, italiani austriaci e svizzeri. Il Responsabile Nazionale del Soccorso Speleologico del CNSAS, Roberto Corti, ha dichiarato
che si tratta di un intervento particolarmente complesso e che non sono molti i tecnici in grado di arrivare a quelle profondità nelle condizioni fisiche e psicologiche necessarie per poter effettuare un recupero. Per questo, è importante una forte cooperazione internazionale per affrontare emergenze come quella che stiamo affrontando oggi. Le condizioni del ferito restano gravi ma appaiono sostanzialmente stabili. Saranno comunque necessari diversi giorni per concludere l'intervento.
Dolores Porcu Fois

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Il precedente comunicato che avevamo già pubblicato:

Superata la galleria lunga 1 km a -900m. Il ferito ha raggiunto il Campo 4 (Aggiornamento ore 11,15 del 15 giugno 2014). La barella con lo speleologo tedesco ha guadagnato altri 1000 m nella grotta Riesending-Schachthöhle.
Dopo 20 ore di lavoro i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelologico (CNSAS) - in collaborazione con squadre di soccorritori giunte da Svizzera, Austria e dalla stessa Germania - hanno fatto superare alla barella la complessa galleria che separa il Campo 5 dal Campo 4 a quota meno 900 m. I sanitari hanno deciso una pausa per consentire al ferito, le cui condizioni sono stabili, di riposare alcune ore. Per percorrere i pozzi verticali che separano il Campo 4 dal Campo 3 è prevista la sostituzione della barella svizzera con quella italiana, più leggera, confortevole e considerata più idonea a superare le prossime strettoie. In mattinata è previsto l'ingresso in grotta di 20 tecnici che andranno a sostituire le squadre che si trovano all'interno da più giorni.
Alle 13:30 di oggi, presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden, è previsto l'arrivo del Ministro dell'Interno del Governo Bavarese, Joachim Herrmann, che parteciperà alla conferenza stampa con la Direzione delle Operazioni e i responsabili dei soccorsi nazionali che
compongono il team di recupero internazionale: tedeschi, italiani austriaci e svizzeri.
Dolores Porcu Fois Coordinatore Nazionale Commissione Comunicazione e Documentazione (CCD) Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)

14 Giugno 2014
18 nostri speleologi dentro la grotta in cui è bloccato il ferito

La gara di solidarietà continua in una situazione di grande difficoltà

I soccorritori fanno il punto della situazione
Attendevamo se ci fossero aggiornamenti in data odierna sulla gara di solidarietà per salvare lo speleologo tedesco che si trova immobilizzato da quasi 6 giorni a 950 metri di profondità, 950 metri tortuosissimi e irti di difficoltà (13 ore per arrivarci!). Siamo quindi fermi, come notizie, alla nota diramata ieri. “Diciotto tecnici attrezzisti del CNSAS (italiani dunque) sono entrati nella Riesending-Schachthöhle con l'obiettivo di raggiungere il luogo dell'infortunio continuando l'attrezzamento del tratto di grotta più profondo per poi avviare il recupero della barella col ferito, se le condizioni mediche lo permetteranno.
Trasportati in prossimità dell'ingresso e calati coi verricelli degli elicotteri della polizia tedesca, sono entrati in grotta 18 tecnici del CNSAS specializzati nell'approntamento dei dispositivi su corda per il recupero del ferito. Con loro un sanitario - che darà il cambio a quello che fino ad ora ha assistito il ferito - e numerosi sacchi con le corde e il materiale tecnico necessario per recuperare la barella sulle numerose verticali presenti.
Gli speleosoccorritori italiani hanno l'obiettivo di continuare il lavoro degli svizzeri che hanno iniziato ad attrezzare per il recupero i pozzi sovrastanti il luogo dell'incidente. Le condizioni meterologiche stanno peggiorando rapidamente e questo potrebbe creare ulteriori ostacoli sia al volo degli elicotteri che alla progressione dei tecnici all'interno della grotta stessa.
Per fare fronte a questa possibile emergenza è stato elitrasportato nelle immediate vicinanze dell'ingresso un container dove sono stati predisposti materiali tecnici e di supporto logistico a disposizione dei soccorritori.
Colpisce – siamo in Germania – questo apporto di soccorritori da altri Paesi, in prima fila per esperienza e professionalità i nostri. Ci colpisce comunque questa corale manifestazione di operante solidarietà che conforta in momenti in cui ne succedono di ogni tipo con non solo la solidarietà ma con l'umanità che si è dissolta...

14 Giugno 2014
Aggiornamento dagli speleologi. Il ferito sta risalendo. Ora a -900

Ai nostri il comando delle operazioni (un lavoro che desta ammirazione). Collaborano tedeschi, svizzeri, austriaci. Domani arriva il Ministro.

Due aggiornamenti da Daniela Rossi - 14 giugno 2014 alle 2013:
PROSEGUE IL RECUPERO DELLO SPELEOLOGO NELLA GROTTA RIESENDING-SCHACHTHÖHLE
Le squadre del CNSAS hanno raggiunto con la barella il campo 5, a -900 metri. C’è da affrontare ora un lungo meandro, quindi serie di pozzi verticali.  Nuove squadre del CNSAS dovranno dare il cambio nelle prossime ore ai tecnici attualmente impiegati. Completato il collegamento telefonico in grotta.

Continua in Germania, nella grotta Riesending-Schachthöhle, il lavoro dei tecnici italiani del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) impegnati nel recupero dello speleologo tedesco ferito da una scarica di sassi l’8 giugno scorso.
Partecipano ora alle operazioni di recupero circa 30 tecnici del CNSAS che hanno assunto la direzione delle operazioni in grotta, in accordo con il Governo Federale Tedesco e con il prezioso supporto dei servizi di soccorso alpino tedesco, svizzero e austriaco.
Il ferito si trova a circa 2500 m dall'ingresso nel meandro orizzontale lungo circa 1 km che si trova alla profondità di 900 metri. Durante la notte la barella ha già superato la prima serie di pozzi e strettoie che caratterizzavano il tratto precedente. La linea telefonica istallata nelle scorse ore è ora attiva dal campo base fino al ferito.

Altra nota alle 20.49:
Incidente in Baviera: continua il lungo percorso della barella, domani il Ministro dell'Interno bavarese alla direzione operazioni

Il ferito si trova fra i campi 5 e 4, in un lungo meandro. Nelle prossime ore la barella dovrà risalire alcuni pozzi verticali, già attrezzarti dai tecnici del CNSAS. Domani atteso il Ministro dell’Interno Bavarese

E’ ancora a quota meno 900 metri la barella con lo speleologo tedesco feritosi l’8 giugno scorso nella grotta Riesending-Schachthöhle, nell’Alta Baviera.
I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) stanno trasportando il ferito in un lungo meandro orizzontale, che collega i campi 5° e 4°. Secondo quanto riportato dai sanitari le condizioni dello speleologo restano ancora relativamente stabili, nonostante i quasi sei giorni trascorsi dall'incidente.
Domani alle 13.30 è atteso presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden il Ministro dell’Interno del Governo Bavarese, Joachim Herrmann. Successivamente è indetta una conferenza stampa, con la Direzione delle Operazioni e i responsabili dei soccorsi nazionali che compongono il team di recupero internazionale: tedeschi, italiani austriaci e svizzeri.
Daniela Rossi

13 Giugno 2014
Il salvataggio a 980 metri di profondità – aggiornamento

Grandissima gara di solidarietà. Italiani in primo piano
(Daniela Rossi ci invia l'aggiornamento delle ore 13:00 del 13 giugno 2014). Incidente nella grotta Riesending-Schachthöhle: il CNSAS sta realizzando una linea telefonica fino all'infortunato. Una squadra di sei tecnici italiani del CNSAS, fra cui un medico, stanno condizionando il ferito. Cinque tecnici CNSAS stanno realizzando una linea telefonica fino al punto dell'incidente. Arrivate dall’Italia nuove squadre di speleologi. Ad assistere il ferito, fermo a -980 metri, ora si trovano sei tecnici italiani, tra cui un medico. Con loro anche otto speleologi svizzeri e un medico austriaco. Sul fondo della grotta sono in arrivo ulteriori tecnici del CNSAS, che daranno il cambio alla squadra medica ora al lavoro. Dall’Italia sono arrivate ulteriori squadre del CNSAS, entreranno in grotta nel primo pomeriggio se le condizioni meteo permetteranno agli elicotteri il trasporto fino all’imbocco dell’abisso. Le condizioni del ferito – secondo quanto riportato dai medici - sono critiche ma stabilì. I tecnici del CNSAS specializzati nelle comunicazioni, come anzidetto, sono al lavoro da questa mattina per stendere una speciale linea telefonica, lunga 4 km, necessaria a migliorare le comunicazioni tra il campo base avanzato e l’interno grotta fino a quota -980 m dove si trova la squadra sanitaria che assiste il ferito. Si tratta di telefoni - sviluppati dal CNSAS - già adottati in altri interventi ed esercitazioni.
Seguiranno aggiornamenti con un comunicato alle ore 17.30
Dolores Porcu Fois
Coordinatore Nazionale Commissione Comunicazione e Documentazione (CCD)
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

12 Giugno 2014
Ferito 980 metri sotto: il via libera al nostro Soccorso Alpino

Ci ha messo quattro giorni (!) il Governo Federale Tedesco a chiedere formalmente aiuto al nostro Soccorso Alpino e Speleologico per salvare la vita dell'infortunato nella grotta Rienseding - Schachthöhle con 3500 m di pozzi, cunicoli e strettoie. 13 ore
Daniela Rossi del Soccorso Alpino lombardo ci fa avere la nota che segue, accolta con soddisfazione anche se insoddisfazione resta per il tempo prezioso perso dal Governo tedesco quando invece prontissima era stata la risposta italiana alla richiesta dei colleghi del Soccorso tedesco. La gara di solidarietà continua con un passo avanti costituito dall'aver portato al ferito l'assistenza di un medico specializzato. La nota:

“Dopo quattro giorni dall'incidente che ha bloccato a 980 m di profondità uno speleologo tedesco nella grotta Riesending-Schachthöhle, il Governo Federale Tedesco chiede formalmente aiuto al CNSAS italiano. A seguito della richiesta del Soccorso Alpino Bavarese e dei contatti tra il Dipartimento di Protezione Civile Italiana, il Governo Federale Tedesco e la Protezione Civile Tedesca è stato richiesto formalmente, ai sensi del D.P.R. 194/2001, l’intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) per organizzare l'evacuazione dello speleologo tedesco infortunatosi gravemente quattro giorni fa a meno 980 m di profondità nella grotta Riesending-Schachthöhle.
All' 1:30 di domenica 8 giugno lo speleologo è stato gravemente ferito dalla caduta di massi mentre si calava sul fondo della grotta più profonda della Germania. Uno dei suoi compagni è riuscito a guadagnare l'uscita della grotta e a dare l'allarme impiegando circa 13 ore per ercorrere i circa 3500 m di pozzi, cunicoli e strettoie che separavano il luogo dell'incidente dall'esterno.
Nelle ore successive il Bergwacht Bayern (Soccorso Alpino Bavarese), ha richiesto l'aiuto del CNSAS chiedendo al governo bavarese di attivare gli accordi internazionali di mutuo soccorso in essere fra Italia e Germania. Nel frattempo il CNSAS ha messo in stato di preallarme squadre di speleosoccorritori in tutto il Paese ed ha inviato subito una ridotta task force di tecnici di soccorso speleologico per supportare l'organizzazione dei soccorsi ed intervenire in situazioni di emergenza. Già quattro squadre italiane sono entrate in azione nelle scorse ore per risolvere situazioni particolarmente urgenti. Fra l'altro, una squadra italiana è riuscita per prima a portare sul ferito un medico del CNSAS specializzato in soccorso medicalizzato in ambiente ostile e ad aiutare un medico austriaco che era rimasto bloccato a -700 portando anch'esso sul ferito.
Il recupero si presenta particolarmente complesso principalmente per l’eccezionale profondità in cui è avvenuto l’incidente e per le difficoltà di progressione: ai nostri tecnici saranno necessarie diverse ore per percorrere il tragitto per raggiungere il ferito.
Ora squadre di tecnici specializzati - appartenenti alle delegazioni speleologiche CNSAS di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia , Liguria e Toscana – stanno partendo per collaborare alle operazioni di recupero che, vista l’estrema profondità e complessità della grotta, è presumibile
si protrarranno per diversi giorni.
Dolores Porcu Fois Coordinatore Nazionale Commissione Comunicazione e Documentazione (CCD) Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)”

11 Giugno 2014
In Baviera gli speleologi italiani per recuperare un ferito a 980 metri sotto

La richiesta di aiuto al nostro Soccorso Alpino è venuta dal Bergwacht Bayern (Soccorso Alpino Bavarese)
Il Soccorso Alpino comunica:
Gli speleologi italiani del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), sono arrivati in Alta Baviera, dove dall’8 giugno è in atto il tentativo di soccorso ad uno speleologo rimasto vittima di un grave incidente nella grotta Riesending-Schachthöhle, la più profonda grotta della Germania.

“Siamo in attesa di un mandato ufficiale da parte del Governo Federale Tedesco per iniziare le operazioni in grotta”, fa sapere la dirigenza del CNSAS. “Al momento i nostri tecnici – il cui aiuto è stato richiesto dal Bergwacht Bayern (Soccorso Alpino Bavarese),  -  sono fermi a poca distanza dall’ingresso della grotta e stanno per ora collaborando all’organizzazione delle operazioni di salvataggio con compiti di consulenza e indirizzo. Non appena la richiesta tedesca arriverà al Dipartimento di Protezione Civile italiano potremo dare il via ad una fase più operativa, con la penetrazione del nostro personale nell’abisso e l’avvio della fase di trasporto del ferito, in collaborazione con gli speleologi tedeschi. Per ora restiamo in attesa”.

Il ferito, in gravi condizioni, è bloccato ad una profondità di 980 metri. Le operazioni di recupero è presumibile si protrarranno per diversi giorni. “Nel caso venga richiesto, 20 tecnici specializzati - appartenenti alle delegazioni speleologiche CNSAS di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana - sono pronti a partire per collaborare alle operazioni di recupero”, concludono dalla direzione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
Daniela Rossi

 

Degno di nota