Natale ANIOC dal Delegato provinciale
Natale ANIOC (x) e secondo tradizione il Delegato (xx) cav. Nello Colombo ha inteso rivolgere agli insigniti (xxx) il suo pensiero. Pensiero che ci è stato concesso e che pubblichiamo tal quale:
"Natale è alle porte e non potevo certo esimermi dal rivolgervi il più affettuoso e partecipe degli auguri. Quest’anno vorrei farlo volgendo un attimo la mente al passato, pur senza melanconie, ma con lo spirito del rinnovamento di una tradizione che affonda le radici nella nostra infanzia.
C’era un tempo lontano…
Erano ormai 22 tocchi alla campana dell’antica torre quando timidi fiocchi come miriadi di stelle di ghiaccio, anime danzanti nel vento, cernite attraverso il crivello di una volta fosca e corrugata, filtrarono come cenere d’argento su un mondo che pareva addormentato: la notte più bella dell’anno avvolta dal baluginare della neve, accolta da un agreste, armonioso suono di zampogne: Natale. Nella casa avita ombre fiorite si muovevano sul muro ingrigito nel caldo barlume che aleggiava sulla rozza bugia, mentre di fianco su una ruvida cassapanca di rovere antico l’infanzia sonnecchiava stregata dalle lingue lamentose del fuoco che narravano di mille e più notti. Sul dondolo di vimini stanchi, la nonna sgranava sottovoce, quasi biascicando, il Rosario, come chicchi di biondo frumento nella madia che odorava di bianco. Il piccolo abete infiocchettato di ovatta e festoni sembrava tintinnare docilmente col suo carico di angioletti paffuti di cioccolato mentre l’arte muliebre affaccendata all’opre sfornava leccornie da re e regina e nell’aria si diffondeva un profumo sontuoso di fritto e tortelle. La tavola imbandita di tutto punto, la tovaglia arabescata di rosso vermiglio, i cristalli da festa, i piatti infiorati a merletto, la caraffa argentata, i tovaglioli piegati, la punta a sinistra. Uno soltanto faceva appena capolino a capotavola. Tutto era pronto per la Vigilia solenne, prima della Messa di Mezzanotte. Al più piccolo il compito di misurarsi tra le pieghe luccicose della “Letterina di Natale” in cui nulla chiedeva se non d’essere un quieto fanciullo a cui il mondo sorride. Ecco, tutto era pronto per un rito che più sacro esser non poteva. Ora anche la fiamma della candela taceva nel buio. Innanzi, il bambino col suo Bambinello nella piccola cuna di legno e di paglia s’avanzava al canto del “Tu scendi…” seguito dal lieto corteo familiare fino al grezzo presepio, con tanto di stella cometa. C’era anche il bue e l’asinello con la Vergine e Giuseppe modellati nella morbida creta. Era la nonna a deporre la culla mentre tutti accendevano stelline scintillanti che svaniscono in breve in un fumo quasi d’incenso. E dopo “Gesù mio, Bambino diletto”, lo scambio di auguri tra abbracci e sorrisi. E contarsi con gli occhi e col cuore per dire soltanto: “Quest’anno non manca nessuno! E’ questo il Natale!”
Perdonate i miei velati ricordi di un tempo a cui, sono certo, unirete anche i vostri sì belli, sì veri, sì cari. Un modo per sentirsi uniti in questa grande famiglia dell’A.N.I.O.C. che, purtroppo, di tanto in tanto perde alcuni dei suoi figli migliori. L’augurio che vorrei rivolgere a tutti voi è quello di ritrovarsi ancora a lungo insieme attorno al desco della magia di una festa che fa parte della nostra stessa vita, soprattutto in questo momento così burrascoso in cui ogni umana certezza sembra svanire e l’incerto domani ci pone in precario equilibrio sul dondolo dei pensieri. Ma Natale sarà sempre Natale finchè saremo noi a rinnovare questo sogno fanciullo che torna nel sorriso festante dei nostri bambini e in quello di chi volge lo sguardo alle lunghe ombre della sera. Auguri!"
Nello Colombo Delegato ANIOC per la provincia di Sondrio
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Legenda a cura della redazione:
x ANIOC è «ASSOCIAZIONE INSIGNITI DI ONORIFICENZE CAVALIERESCHE».costituita nel 1949 con lo scopo definito dallo Statuto: "TUTELARE IL DIRITTO ED IL RISPETTO DELLE ISTITUZIONI CAVALLERESCHE, perpetuare la loro funzione morale e civile, stabilire rapporti fra tutti gli Insigniti d'Italia, aiutare con borse di studio ed altre iniziative i figli degli Insigniti bisognosi, organizzare congressi, conferenze, ecc., come specificato nello Statuto
xx Delegati sono i rappresentanti dell'Associazione a livello Regionale, Provinciale e, ove possono esserci, a livello comunale. Delegato per la provincia di Sondrio, su designazione centrale, il cav. prof. Nello Colombo
xxx Soci sono, o possono essere, gli insigniti di onorificenze cavalleresche