Quelle telefonate con Papa Luciani...comunque già santo per tutta l’umanità

Maria de falco Marotta: non mi ha sorpreso l’annuncio della Santa Sede, che Albino Luciani sarà innalzato agli onori degli altari come Beato. Lo conoscevo molto bene e racconterò un fatto che avvenne tra i miei alunni della Scuola media statale “D’Annunzio” di Jesolo Lido e Lui, quando era Patriarca di Venezia
Ero l’insegnante di religione cattolica, la prima donna con questo incarico in una scuola pubblica veneziana. Apriti cielo! Ne successero di tutti i colori. Per esempio, un ragazzo di una terza media con un filo di voce mi chiese: “perché si è fatto prete”?
Chi io? Era impossibile, avendo sempre addosso vestiti assolutamente diversi da quelli che indossavano le altre professoresse e una capigliatura che mi faceva somigliare ad un leone, non ad una gentile insegnante. Erano più o meno gli anni dopo il 1975 e posi l’abitudine di farli interessare veramente al cristianesimo, con trovate che non avevano nulla a che fare con quello che era stato impartito loro da tanti bravi colleghi, davvero preti. Così, avvicinandosi la festa del papà, li stuzzicai un bel po’ magari scrivendo una letterina da consegnare al loro genitore il 19 marzo. Cosa ne dite? E perché non possiamo scrivere una letterina da consegnare nelle mani del Patriarca di Venezia, non è Lui il papà di tutti noi cattolici?
Le classi (18!) si infiammarono subito, a condizione che scrivessero con il cuore e non perché lui era il capo. Naturalmente per me fu durissimo selezionare gli scritti più originali che un gruppo con due mamme, avrebbero consegnato al Patriarca il giorno della festa del papà. Cosa che avvenne regolarmente. Non vi dico la gioia e la commozione di Luciani che riconobbe che mai nessuno gli aveva detto che era il papà della chiesa veneziana! Da allora, fino a che fu chiamato a Roma, mi telefonava per sapere dei progressi scolastici delle benedette 18 classi, diventati suoi figli spirituali. Potete immaginare quello che dicevano i colleghi. Ma noi continuammo ad andare avanti e quando apprendemmo che era diventato Papa, ne fummo oltremodo felici, come fummo altrettanto infelici quando nel 1978 morì all’improvviso.
Una cosa è certa. Non ci sono stati tranelli malvagi per toglierlo di mezzo: era troppo buono e semplice. Aveva un sorriso che incantava. Ha fatto bene Papa Francesco a farlo beato, ma lui era già santo per tutta l’umanità.

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