Elisoccorso non sanitario a pagamento. Si di CAI e Soccorso Alpino

Il Consiglio Regionale lombardo l’11 marzo scorso ha votato la legge 65/2015 “Disposizioni in materia
di interventi di soccorso alpino e speleologico in zone impervie, recupero e salvataggio di
persone infortunate o in situazioni di emergenza” che ha recepito sostanzialmente le osservazioni del
CAI Lombardia e del CNSAS-SALS, grazie alla disponibilità al confronto dei firmatari della legge
Francesco Dotti e Riccardo Decorato, della relatrice Lara Magoni e del sottosegretario alla montagna Ugo
Parolo, eliminando la discriminante territoriale con estensione dell’effetto della legge a tutto il territorio
regionale, limitando la sua applicazione alle attività sportive e turistiche, garantendo la gratuità
dell’elisoccorso per i casi sanitari, introducendo la compartecipazione dei costi a carico dell’utente per
“gli interventi di soccorso e di elisoccorso in ambiente impervio o ostile, comprensivi di recupero e
trasporto, qualora non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso
un pronto soccorso”. Resta l’aggravante dell’imprudenza, per i soli casi non sanitari, non privo di criticità,
ma non viene definito a chi spetti accertare l’imprudenza e quali siano i punti di riferimento per definirla.
Non si può che esprimere soddisfazione per il proficuo percorso di confronto avvenuto e che ha portato i
legislatori a recepire le nostre preoccupazioni, a migliorare i due testi originari, a varare una norma
applicabile su tutto il territorio regionale, introducendo il pagamento per i soli interventi privi di rilevanza
sanitaria, riconoscendo la funzione formativa del CAI nel diffondere un approccio alla montagna
responsabile e definendo il corretto rapporto fra CNSAS e Regione Lombardia.
Milano, 13 marzo 2015
CLUB ALPINO ITALIANO LOMBARDO Renata Viviani Presidente - CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO LOMBARDO LOMBARDO Danilo Barbisotti Presidente

Degno di nota