Vaccinare i disabili! Risultato raggiunto
Riceviamo: Ho più volte chiesto al Governo e al ministro della Salute, Roberto Speranza, di accendere i riflettori sulla necessità di VACCINARE SUBITO LE PERSONE CON DISABILITÀ
Battaglia vinta!
Il Governo, come sappiamo, ha riscritto il PIANO VACCINI e ha inserito, accogliendo anche il monito espresso dall’associazionismo e dalle famiglie, I DISABILI TRA I SOGGETTI DA VACCINARE PRIORITARIAMENTE.
Dal Governo è arrivato un importante segnale di discontinuità. Penso alla posizione espressa dall’Italia in UE contro l’esportazione dei vaccini prodotti in Europa.
Ora è necessario un grande sforzo per completare davvero il piano vaccinale entro l'estate!
Capitolo DECRETO SOSTEGNI.
Questa settimana ho sollecitato più volte il Governo superando ritardi e rinvii. Le aziende non muoiono fortunatamente di Covid ma possono morire di CRISI.
Come sappiamo, la curva del contagio, purtroppo, sta peggiorando. I numeri impongono la necessità di restrizioni. Cittadini, famiglie e imprese, finora, hanno mostrato un grande senso di responsabilità rispettando, nella maggior parte dei casi, le regole: al Governo, in vista del prossimo Dpcm (Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri) e soprattutto del prossimo DECRETO SOSTEGNI, ho chiesto di CAMBIARE PASSO: accanto alle misure restrittive servono INDENNIZZI IN TEMPI VELOCI E DIRETTAMENTE NEI CONTI CORRENTI delle imprese coinvolte dalle chiusure e dalle disposizioni.
CAPITOLO SANITA’
Ben 3 milioni di italiani hanno rinunciato a CURARSI per motivi economici. Se il virus corre, il rischio è che questi numeri possano addirittura peggiorare.
Se da una parte è importantissimo fronteggiare la pandemia, non possiamo dimenticarci dell’assistenza sanitaria ordinaria (penso a pazienti cardiopatici, oncologici, solo per fare alcuni esempi). Questi cittadini necessitano di risposte.
Concludo con un pensiero sulle DONNE
Abbiamo festeggiato l’8 marzo! Il nostro impegno deve essere rivolto a combattere la violenza contro le donne e a promuovere la parità di genere in tutti gli ambiti della nostra vita e della società. Penso alla storia di Lara Lugli, ex atleta del Volley Pordenone. La giocatrice, rimasta incinta, è stata citata per danni dalla sua società che non le ha pagato lo stipendio! Il suo racconto ha spopolato sui social. Nessuna donna deve scegliere tra maternità e lavoro. Questo principio va tradotto in realtà, sostenere le politiche a sostegno della maternità! E’ una vergogna!
Sen. De Poli