Cemento armato, quanto dura. Controlli in provincia?

Il crollo del viadotto sull'autostrada ha innescato un dibattito che è sfociato nella trasmissione mattutina di RAI. Oggetto la situazione delle opere in cemento armato, la loro durata, il loro degrado. E' stato mostrato il grande e lunghissimo  viadotto “Morandi” che collega Agrigento a Porto Empedocle ed in particolare la situazione di decadimento del cemento armato su/sui pilone/i. Grande rilievo sui mass media nazionali per la denuncia, venerdì scorso, di 'Mareamico Agrigento' corredata da una serie di foto visibili su Facebook e poi riprese dai giornali.
Decadimento come? Sgretolato il calcestruzzo, ferro in evidenza e quindi soggetto a corrosione, aggravata dalla salsedine il mare essendo vicino.
Concordi i partecipanti al dibattito sulla esigenza di manutenzioni ordinarie e straordinarie per poter intervenire per tempo e così prevenire guai seri.

Purtroppo non è più con noi Pietro Pedeferri, valtellinese, scienziato insegne al punto d'essere considerato il maggior esperto mondiale (la novità tecnica fu a lui intitolata: “I diagrammi del Pedeferri”). Era chiamato un po' dappertutto dove c'erano problemi seri di corrosione. Due soli esempi. Al Politecnico di Milano ne continua l'opera la figlia Maria Pia 

-   Autostrada del Sole.  Il primo riguarda i viadotti sulla A1 tra Bologna e Firenze. Nella stagione invernale venivano sparsi circa 60 kg al mq di sale. Infiltrazioni, cloro micidiale per il ferro. Decadimento. Poteva essere evitato, diceva, con sali di fluoro ma sarebbe stato costosissimo. Risolvette il problema con la sua protezione catodica e la cosa servì anche per il futuro e situazioni analoghe.

-   Sidney Opera House.  Lo chiamarono per i problemi che presentava il cemento armato della Sidney Opera House, il simbolo dell'Australia ma anche una delle maggiori architetture del mondo. Fece la sua diagnosi ma non gli credettero. Qualche tempo dopo si dovettero ricredere però e lo chiamarono d'urgenza per una situazione ormai a rischio. Stavolta gli diedero retta e così l'Opera House fu salvata.

Pedeferri ci parlava del cemento armato a rischio specie nelle zone di mare per l'effetto nocivo della salsedine sostenendo che bisognava elevare la soglia di attenzione. Un problema, traduciamo, di osservazione continua e quindi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Parola ai tecnici ovviamente e prioritariamente ma anche la gente comune può dare il suo contributo segnalando ai Comuni, Enti, Associazioni di vario tipo sintomi di degrado nei quali possono imbattersi e sino a quel momento non segnalate.

In provincia, pubblico
Di opere in cemento armato in Valtellina e Valchiavenna ce ne sono molte. Parecchie abbastanza recenti e con la certezza o quasi di una progettazione e di una esecuzione dei lavori tali da non lasciare porte aperte per il diavoletto della corrosione.

Il da farsi, pubblico
Potrebbe essere il caso di una programmazione di verifiche, coordinate magari dalle 5 Comunità Montane d'intesa con i Comuni e ovviamente con la Provincia? Non sta a noi giudicare la fattibilità e l'opportunità di simile neanche proposta ma chiamiamola ipotesi di lavoro.

Il da farsi, privato
E per il resto, per quello che riguarda il privato? Vale lo stesso discorso. Qui a maggior ragione perchè eventuali segni di degrado le persone che vi abitano o comunque che le frequentano la situazione ce l'hanno  ogni giorno, o quasi, sotto gli occhi.

Prevenzione
In tutti i settori 'prevenzione' è quasi parola magica. Parola. Poi il passare al concreto non è altrettanto facile anche perchè in genere il piatto piange, ossia non ci sono le risorse. In questo caso, una sorta di campagna di osservazione sarebbe facile e quasi per nulla costosa.
GdS

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LA CORROSIONE DELLE ARMATURE NEL CALCESTRUZZO, pubblicazione, amplissima, del prof. ing. Pedeferri, cattedra al Politecnico di Milano all'indirizzo  http://www00.unibg.it/dati/corsi/8421/6558-pedeferri%20corrosione%20nel%...
 
L'inizio di tale pubblicazione
"Fino alla fine degli anni 70 si riteneva che le strutture in calcestruzzo armato fossero intrinsicamente durevoli anche se costruite senza particolare cura ed esposte anche ad ambienti normalmente aggressivi nei confronti delle strutture in acciaio. In anni più recenti di fronte all'aumentare dei casi di degrado, ai problemi e ai rischi conseguenti nei confronti di cose e, soprattutto di persone, ai costi di manutenzione e di ripristino, la prospettiva è drasticamente cambiata. E a questo certamente si deve la nuova sensibilità che oggi molti addetti ai lavori hanno nei confronti del degrado delle opere in calcestruzzo armato e della sua prevenzione".
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Degno di nota