Dall’ASL (Dott.ssa Lorella Cecconami): meno vaccinazioni più rischi!

Un richiamo da meditare, specie pensando ai bambini

Il rischio che tornino malattie 'dimenticate' come la difterite, che ha già fatto capolino in Spagna, o che le morti per morbillo non siano più l'eccezione, come nel caso della bimba deceduta per una complicanza lo scorso anno a Roma, è altissimo.

L'allarme è stato lanciato dall'Istituto Superiore di Sanità, la 'riscossa' dei vaccini passa per l'approvazione del Piano nazionale Vaccini da parte delle Regioni attraverso le ASL che devono ulteriormente sensibilizzale l’opinione pubblica, coinvolgendo, in particolare, i pediatri.

Sotto la soglia del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B.

La percentuale scende ulteriormente per le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia che raggiunge una copertura dell'86%, in calo di oltre il 4% in appena un anno.

"Se non si ha più la cosiddetta “immunità di gregge” aumenta il rischio che bambini non vaccinati si ammalino, che si verifichino epidemie importanti, che malattie per anni cancellate non siano riconosciute e trattate in tempo.

Si sta assistendo al ritorno di malattie che si credevano debellate come per la pertosse, malattia che sta avendo una recrudescenza nei bambini nei primi mesi di vita, proprio per il calo della copertura vaccinale.

I vaccini salvano moltissime vite.

I medici e i pediatri di famiglia devono costantemente essere in prima linea nell’incentivare le immunizzazioni tra tutta la popolazione.

L’ASL di Sondrio, come ha ribadito in più circostanze la Dott.ssa Cecconami, è impegnata a sensibilizzare sia i medici che i cittadini, attraverso la promozione di iniziative in più direzioni e con assiduità.

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