09 10 10 (ripresa dall''aggiornamento del 7.10) CVD - CVD - CVD: SEQUESTRO FRUTTA VIS: ASSENZA DI FONDAMENTO NEL PROVVEDIMENTO ADOTTATO. TOTALE IDONEITÀ DELLE MERCI (Tribunale di Sondrio)
Un comunicato a firma di Giorgio Visini, Quality Manager della VIS, informa della decisione del Tribunale di Sondrio che ha disposto il dissequestro della frutta sequestrata dai NAS a Lovero (peraltro l'1% di quella presente nelle celle) che pure ne avevano rilevato l'ottimo stato di conservazione ma in base a presunte anomalie tecniche di etichettatura, sostanzialmente inconsistenti.
Questo il comunicato:
Il comunicato
Lovero, 6.10.09 A seguito del sequestro di merci avvenuto ad opera dei NAS del comando di Brescia, presso lo stabilimento della Vis srl di Lovero (SO), il Tribunale del Riesame di Sondrio, in data 2/10/2009, ha annullato tale provvedimento ed ha disposto il dissequestro delle merci, dopo aver accertato:
- L'ASSENZA DI FONDAMENTO NEL PROVVEDIMENTO ADOTTATO;
- LA TOTALE IDONEITÀ DELLE MERCI OGGETTO DEL PROVVEDIMENTO STESSO.
L'Azienda, da sempre serena e sicura circa il proprio operato ed i propri sistemi di controllo, ha avuto fin dall'inizio piena fiducia nei confronti della Magistratura ed ora che la verità è stata raggiunta, dopo aver dedicato molta attenzione nei giorni scorsi alla puntuale spiegazione ai propri clienti di quanto effettivamente accaduto, è lieta di dar notizia del dissequestro, sicura che il reciproco rapporto di fiducia non è venuto meno.
Confindustria soddisfatta per il dissequestro della merce alla Vis
6 ottobre 2009 - Grande soddisfazione da parte dei vertici di Confindustria Sondrio per il dissequestro della merce alla Vis di Lovero. "Abbiamo accolto la sentenza di ieri come una bella notizia - commenta il presidente Paolo Mainetti -. Non avevamo dubbi sull'assoluta correttezza dell'operato di Visini e dei
suoi collaboratori e ci fa piacere che la giustizia abbia fatto rapidamente il suo corso riconoscendo le ragioni dell'azienda". Profondo rispetto per l'attività ispettiva delle forze dell'ordine, ma soprattutto grande compiacimento per il fatto che in due sole settimane la magistratura ha accolto il ricorso dell'azienda confermando che non c'è stata alcuna violazione delle normative vigenti e disponendo l'immediato dissequestro della frutta congelata. Queste le valutazioni dell'Associazione sondriese che rimarca la necessità di sostenere le produzioni eccellenti del territorio. "La nostra è una terra di eccellenze - conclude Mainetti - di imprenditori capaci, innamorati del loro lavoro e con una vera ossessione per la qualità del prodotto: è fondamentale che questo patrimonio venga salvaguardato e promosso in tutti i modi possibili, e che le aziende che ne sono espressione siano adeguatamente tutelate e difese".
I nostri interventi su VAOL: il primo
Letta la notizia, letta la solidarietà espressa da Scotti c'é solo da dire "Avanti VIS!", I fratelli Visini, partendo da zero, dalla loro piccola azienda agricola, hanno raggiunto un livello qualitativo eccezionale portando nel mondo il nome della Valtellina con i loro formidabili prodotti. Quando ci sono questi casi la prudenza dovrebbe consigliare attenzione rispetto ai mass media, salvo poi, nei casi di contraffazione o peggio, castigare nel modo più rigoroso. Avanti VIS, come ieri per il domani.
I nostri interventi su VAOL: il secondo
L'intervento del Direttore de "La Provincia di Sondrio", Pierluigi Comerio, richiede una risposta. Chiede "E al signor Frizziero chiedo invece di quale prudenza e attenzione parli, dal momento che in quei servizi c'erano tutti gli ingredienti…". Avevo scritto - commento n. 6 dal titolo AVANTI VIS!" - "Quando ci sono questi casi la prudenza dovrebbe consigliare attenzione rispetto ai mass media, salvo poi, nei casi di contraffazione o peggio, castigare nel modo più rigoroso". Non ho scritto "attenzione ai mass media" bensì "attenzione rispetto ai mass media" con il che mi sembrava, e mi sembra, evidente che il riferimento non era ai giornali ma ai NAS. I quali NAS svolgono un lavoro esemplare, senza dubbio, ma sarebbe forse opportuna una gradualità della diffusione delle notizie relative all'attività, in particolare ai sequestri di alimentari. La notizia di un sequestro comporta un danno d'immagine a chi lo subisce. Taglio delle mani, meglio delle licenze, nei casi gravi, ma con l'attenzione del caso. Nell'immaginario collettivo la parola "sequestro" evoca da sola chissà quali delitti ma una selettività dovrebbe pure esserci. E un tempo per verificare ed accertare le cose. PS A proposito poi delle conseguenze si veda il commento n. 3 di 'Franco' deluso dall'aver appreso che le confetture non vengono fatte con la frutta fresca. Varrebbe la pena che il signor Franco ci spiegasse come può produrre, ad esempio, i lamponi piuttosto che non le albicocche o il sambuco a dicembre piuttosto che a marzo.
I nostri interventi su VAOL: il terzo
Il commento n. 7 é un indice del danno che fa questo modo di operare (come da mio precedente commento mi riferisco alla immediata diffusione delle notizie prima di ogni verifica). Sciocchezze diffuse senza collegare prima di parlare la bocca al cervello. Uno dei commenti precedenti esprimeva delusione per la scoperta che le confetture non sono fatte con la frutta fresca ma congelata. Eppure non ci vuole Einstein per capire che la frutta fresca é disponibile solo per qualcuno dei 365 giorni dell'anno. Quello del commento n. 7 scopre che la frutta non é della Valtellina e si chiede chissà da dove venga. Si informi e scoprirà che c'é l'obbligo della tracciabilità per cui la provenienza é certa. In secondo luogo lo stesso Visini ha in più di una circostanza espresso la speranza di poter usare la frutta valtellinese sempre che ovviamente i quantitativi siano adeguati, vale a dire tante, tante tonnellate. Sono molti che si stanno dando da fare con i piccoli frutti e allora mi chiedo come non sia possibile che le meritorie nostre cooperative frutticole come fanno per le mele possano fare sintesi anche per i piccoli frutti...
Tutto é bene quel che finisce bene?
No. per niente. Qui la frenesia di qualcuno di fare avere alla stampa subito la grande notizia prima di qualsiasi verifica ha provocato danni all'azienda, d'immagine e non, e anche danni all'immagine della Valtellina.
E poi: non é che ci sia di mezzo una 'talpa'? Che tira un colpo basso all'azienda ma anche ai NAS facendo fare a questa meritoria istituzione non proprio una bella figura? Fantaspionaggio? Probabilmente. Ma non si sa mai...
Guido Visini 1
Ringrazio per quanti, anche attraverso questo giornale, mi hanno espresso solidarietà. Garantisco che si tratta di una diversa interpretazione della legge sull'etichettatura del prodotto fra noi e i NAS. I prodotti che noi utilizziamo sono di primissima qualità e chiunque voglia documentarsi e visitare l'azienda può farlo, anche all'improvviso, durante le ore di lavoro. Mostreremo, oltre al processo produttivo, anche la materia prima che utilizziamo. La serietà e la puntigliosità del nostro lavoro sono unanimemente riconosciuti ed è per questo che ci siamo guadagnati l'apprezzamento dei consumatori. Non sarà certo un sequestro di un piccolo quantitativo (nemmeno l'1% del prodotto stoccato) per motivi burocratici di interpretazione di legge che ci fermerà. Sono altresì convinto che i nostri clienti non ci abbandoneranno per una diversa interpretazione della legge. Certo come dice un proverbio "fa più rumore un ramo di albero che cade che una foresta che cresce". Voglio chiedere scusa al sig. Mic 1968 (lettore n. 5 di questi commenti) che si lamenta che non gli è stato cambiato un prodotto. Mi spiace, ma la mia disposizione è che i prodotti che presntino anche una piccola anomalia vengano sostituiti con l'aggiunta di un omaggio. E' una consuetudine che pratichiamo da anni e mi risulta perlomeno strano quanto capitato. Un'ultima considerazione va ai mas media: i più "feroci" critici (anche se solo nei titoli) sono stati i giornali della nostra provincia. Questa la dice lunga sulla serietà e imparzialità della nostra stampa. A tutti un cordiale saluto e un doppio grazie all'amico dr. Attlio Scotti e a quanti mi hanno, in diverse forme, testimoniato solidarietà e per aver compreso la vera dimensione del problema.
Guido Visini 2
Grazie caro Alberto per la solidarietà manifestatami tramite il giornale "vaol.it". Non sto a ripetere quanto già scritto e dichiarato da parte mia e di Giorgio. Nessuno ha posto la domanda ( e per primi i NAS) : in che stato e che in che condizioni era la frutta oggetto di contestazione e di sequestro? Se avessero posto il problema su questo punto non ci sarebbero state contestazioni. Invece se ne fa una questione burocratica di date, peraltro non richieste dalla legge per i prodotti destinati all'industria, ma soltanto per i prodotti destinati al consumatore finale. Fra l'altro la merce è stata acquistata nell'aprile 2009 e conservata in freezer (cella). La merce congelata a -18/22° mantiene tutte le caratteristiche fisiche, chimiche, organolettiche ecc. Il legislatore non ha voluto fissare una data di scadenza, ma lascia all'imprenditore e ai suoi tecnici piena facoltà (e di responsabilità) di utilizzare le materie prime. Cioè: io potrei usare un prodotto nei termini della scdenza, ma alterato, ammuffito, sporco ecc. e sarei a posto; di converso uso un prodotto da poco scaduto, ma in perfette condizioni igieniche, di qualità, di conservazione e sono punito. Quale strada scegliamo? Poi ripeto per l'ennesima volta le materie prime (frutta nel nostro caso) destinate all'industria non sono soggette alla data di scadenza.
So che sei intelligente, attento, preparato e onesto e quindi comprendi al volo la questione.
Di nuovo grazie.
Ciao
Guido
La morale
La morale: C.V.D. ovvero 'Come volevasi dimostrare'.
E' vero che vi è stata grande manifestazione di solidarietà nei confronti dell'azienda, nota non solo per la bontà dei suoi prodotti ma anche per la serietà dei titolari e delle maestranze. E' però anche vero che qualche mal di pancia si è pure verificato, persino di chi vorrebbe marmellate e confetture fatte con la frutta fresca come se lamponi, ribes, pesche, sambuco mirtilli e quant'altro crescessero tutto l'anno o di chi è preso da eustorgici dubbi. In altri termini qualche danno d'immagine l'azienda lo ha avuto anche perché poi la parola "sequestro" evoca scenari infernali e determina, serie A, spazio giornalistico e televisivo mentre la parola "dissequestro" non reca con sé altrettanto fascino e diventa sia pure con qualche lodevole eccezione, serie B se va bene, materia da trafiletti o da riempitivi TV.
Ci resta una curiosità, non da poco: da dove e come è uscita la notizia iniziale?
Alberto Frizziero