Assemblea dell'Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro: tutto OK 11 12 10 34

E' viva, e vegeta ottimamente, l'Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro. Lo testimonia il livello culturale e l'alta partecipazione all'assemblea che i soci hanno tenuto mercoledì scorso in seduta ordinaria, presso l'Oratorio della parrocchia di Borgonuovo di Piuro, per approvare il conto consuntivo e il programma delle attività previste per il prossimo 2012 e per celebrare il cinquantesimo anno di attività .

Superati speditamente gli adempimenti burocratici e amministrativi, gli intervenuti (oltre cinquanta, tra cui i sindaci di Piuro e di Chiavenna, i rappresentanti ufficiali del comune di Val Bregaglia, il Presidente della Comunità Montana e assessore provinciale Severino De Stefani, l'assessore provinciale alla Cultura Costantino Tornadù e, terzo assessore provinciale, Silvana Snider) hanno ascoltato una succosa relazione che il presidente dell'Associazione, Gianni Lisignoli, ha svolto sull'attività del 2011, dai rapporti intrattenuti con la Società archeologica di Como e con La Sovrintendenza regionale, alla collaborazione con gruppi locali, come le "signore del Presepe" di Villa di Chiavenna o alcune scuole, dalle visite all'atelier Giacometti (grazie all'nteressamento del sig. Marco Giacometti) di Castelmur in Bregaglia, all'uscita culturale a Venezia per un contatto diretto con gli ambienti degli emigrati "luganegheri", con la guida del dott. Bovolato, autore di un libro sulla loro storia che ha incontrato il favore di molti appassionati di storia dell'emigrazione, dai convegni a Palazzo Vertemate-Franchi, ai contatti con le province di Belluno e Bergamo, sugli stessi temi. La visita più inaspettata e più promettente è stata quella dello studioso polacco di storia dell'architettura prof. Stanislaw Klosowski, che lo scorso mese ha voluto visitare la valle in cui nacque, verso il 1590, il piurese Antonio Pelatini, o Pelazzini, che, emigrò in una cittadina a nord dei Carpazi e vi diffuse un modello di architettura basilicale. Tutte attività che hanno trovato un efficace canale comunicativo nella rivista Plurium.

Poi Lisignoli ha illustrato le attività previste per il 2012. A maggio sarà replicata la rappresentazione teatrale sui luganegheri che in autunno ha avuto una realizzazione parziale per il cattivo tempo; saranno sviluppati i rapporti con il polacco prof. Klosowski e una sintesi delle ricerche effettuate sul piurese Pelazzini, architetto nella Polonia meridionale nei primi decenni del 1600, apparirà sul prossimo numero di Plurium; sarà curata una mostra delle fotografie Hanz Steiner, fotografo e appassionato sostenitore degli scavi effettuati negli anni sessanta del 1900 nell'area di Piuro sepolta; sono già in corso contatti per attivare sinergie a vari livelli per procedere ad un restauro delle lastre tombali, esistenti nella chiesa dedicata a San Salvador, a Venezia, sotto le quali furono sepolti molti luganegheri; si proseguirà il recupero dell'area Belfort, anche con il completamento della pista ciclo-pedonabile in collaborazione con l'amministrazione comunale di Piuro; sarà avviato un Progetto Interreg, approvato dalla Regione Lombardia, che sarà più ampiamente illustrato nell'assemblea straordinaria prevista per l'ultimo venerdì del prossimo gennaio. E sono solo alcuni spunti tra i molti presentati dal presidente Lisignoli.

L'assemblea ha quindi preso la forma di un incontro pubblico, per riferire intorno ad alcuni momenti significativi dei cinquant'anni di attività dell'Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro. L'hanno fatta da padrone le testimonianze sugli scavi condotti nel 1962-62 e '66 per iniziativa dei locali prof. Luigi Festorazzi, don Peppino Cerfoglia e Mino De Pedrini, allora sindaco di Piuro, unitamente ad esponenti della cultura svizzera bregagliotti e zurighesi.

Mentre sullo schermo passavano le fotografie sul lavoro svolto in quegli anni, Guido Scaramellini ha parlato dell'opera instancabile e dell'animo generoso del prof. Luigi Festorazzi; Luciano Giacometti, allora giovane entusiasta maestro in Bregaglia (e l'entusiasmo gli è rimasto intatto anche alla sua odierna bella età) con soppesate parole ha ricreato il clima che si respirava tra i volontari svizzeri e tra i i piuresi e i chiavennaschi degli anni sessanta, tutti curiosi di vedere a quali esiti avrebbero portato gli scavi sul terreno che ricopriva l'antica Piuro, più conosciuta per la sua favolosa ricchezza che attraverso un minimo di documentazione storica; Romano Lisignoli ha aperto con commovente schiettezza il cassetto dei suoi ricordi, adolescente emigrato in Engadina e collaboratore attivo di chi nella sua Borgonuovo scavava, sempre in attesa che emergessero reperti adatti a rinfrescare la memoria che proprio a Borgonuovo, non a Prosto, era brillata la luce della città di Piuro.

Volgendo al termine, la serata ha avuto altri due momenti importanti. La presentazione del volume "Bibliografia di Piuro 1950-2011" ha offerto all'autore, Alessandro Scilironi, la possibilità di dar conto dei criteri seguiti nella raccolta del materiale edito e nella sua sistemazione tipografica, un lavoro accurato e meticoloso, impegnativo per l'autore quanto utile per gli studiosi; e alla sagacia e all'arguzia del prof. Gianprimo Falappi di spaziare agevolmente dall'italo-svizzeritudine dell'Associazione alle trame che conducono nel più vasto contesto della cultura germanica.

A chiusura della serata l'Associazione ha voluto offrire un omaggio alle persone in vita o alla memoria delle figure che hanno contribuito alla costituzione ed alla crescita della stessa.

Alla memoria dell'On. Lario Wazzau, che per 30 anni ne è stato presidente,

Alla memoria del Prof. Luigi Festorazzi, promotore dell'Associazione e generoso e avveduto consigliere.

Al Cav. Uff. Guglielmo De Pedrini, uno dei fondatori dell'Associazione attivo vicepresidente della stessa per 45 anni.

Alla memoria dell'On. Giacomo Maurizio, presidente dell'Associazione dal 67 al 74 ha fermamente sostenuto la fondazione del museo scavi di Piuro

All'Ins. Luciano Giacometti, Responsabile della direzione campagna scavi del 1966,e attuale Vicepresidente

All'ing. Hans Hubacher, già responsabile della commissione tecnica e presidente dell'Associazione nel 1964/66, determina con capacità e competenza l'organizzazione degli scavi archelogici.

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