IL C.M. CID PRESENTA PIERINO E IL LUPO CON L'ORCHESTRA SINFONICA C. COCCIA, G. MAZZA DIRETTORE

matineés in serie per le scuole per la grande richiesta

Il Circolo Musicale CID di Sondrio per la 46a Stagione Concertistica 2006/2007 presenta “PIERINO E IL LUPO”, decimo concerto (in collaborazione con Iperal).all’Auditorium Torelli, Martedì 20 marzo ore 21.

Tre concerti per gli studenti di tutta la provincia (dalla Valchiavenna all’Alta Valle):

- Martedì 20 ore 14

- Mercoledì 21 ore 9.30

- Mercoledì 21 ore 11

ORCHESTRA SINFONICA CARLO COCCIA - ENRICO BERUSCHI VOCE RECITANTE - GIOVANNI BATTISTA MAZZA DIRETTORE

Presentazione

C‘è, nel programma, una pluralità di stimoli offerta da musiche del primo Novecento, di quel periodo cioè che precede la “frattura” fra il compositore e l’ascoltatore, ma è peraltro evidente in tutta la produzione musicale del secolo scorso che i momenti di rivoluzione e di rottura si alternano a fasi di prolungamento o di ritorno agli stili del passato.

E’ quello che accade nei due "Valzer lenti" per pianoforte, eseguiti per la prima volta il 7 ottobre 2001 a Vico Equense (Na) da Simonetta Heger. In entrambi i valzer una breve introduzione precede il tema di danza mentre la scrittura pianistica è certamente più vicina alla signorile semplicità della "Pavana" piuttosto che alla complessità della "Toccata". Bene ha fatto il Maestro Mazza a riprendere un autore a lungo ignorato nel panorama musicale italiano. Nato nel 1897 e scomparso nel 1945, fu vittima delle persecuzioni razziali avallate dal regime fascista, per la sua origine ebraica. I due Valzer appartengono, insieme alla lirica "Catherine" ed a un "Tempo di Fox-trot" per pianoforte, a un gruppo di composizioni scritte in previsione di un trasferimento del compositore negli Stati Uniti che purtroppo, nonostante un contratto già firmato con una scuola musicale di Chicago, non si avverò mai.

Il ritorno agli stili del passato è evidentissimo in Respighi, il più geniale ed estroverso tra i musicisti italiani del primo Novecento, di cui ascoltiamo Gli uccelli – Suite per piccola orchestra (1927). Si tratta di una partitura piacevole, basata su temi tratti da antichi musicisti, che rientra nel gusto neoclassico tipico dell’epoca (Pulcinella di Stravinsky è del 1919, Scarlattiana di Casella è del 1929).

La maestria nel trattamento dell’orchestra mette in luce le grandi doti di orchestratore di Respighi.

La suite si compone di cinque movimenti in cui l’autore attinge a Pasquini (clavicembalista italiano del ‘600), a Jacques de Gallet (autore francese del ‘600), a Rameau e ad un anonimo inglese. Sembra volerci dire, l’autore, che nella musica, come in tutte le altri arti, si vive in una valle di echi, dai quali non si può prescindere.

E’ per evadere, con un geniale gioco, dalle violente polemiche che imperversavano allora in Unione Sovietica sul ruolo e le funzioni della musica, che Prokofiev compone su proprio testo la fiaba musicale per bambini Pierino e il lupo. Essa ha lo scopo non solo di divertire ma anche di esercitare i ragazzi a riconoscere attraverso il racconto i vari strumenti dell’orchestra. Ciascun personaggio è rappresentato da uno strumento ed ha un suo tema conduttore. Quando Pierino riesce, con l’aiuto di un uccellino, a catturare il lupo, parte una marcia trionfale in cui tutti i temi e tutti gli strumenti si ripresentano insieme, in una sorta di gioiosa apoteosi. E’ anche, dal punto di vista compositivo, il momento in cui le relazioni ritmiche e armoniche, e non solo tematiche, mettono a nudo la salda rete in cui sono intrecciate.

Un programma, dunque, di brani evocativi, capolavori di finezza e di invenzione che stimolano la fantasia e accrescono la sensibilità dei bambini; ma chi l’ha detto che fantasia e sensibilità non possono continuare a svilupparsi anche nell’età adulta?

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Enrico Beruschi

Sono nato a Milano il 5 settembre 1941, diplomato ragioniere al “Carlo Cattaneo” nel 1960, dopo “brillanti” anni d’ufficio, nel 1972 vengo spinto da Walter Valdi ad esibirmi al derby Club di Milano. dopo due anni di duro doppio lavoro, diviso tra palcoscenico e scrivania, decido finalmente di dare le dimissioni da vice direttore commerciale nella Galbusera Biscotti, per abbracciare la carriera professionistica dell’attore, buttandomi nel cabaret: il mio personaggio era quello di un ragioniere,

umile impiegato. nel corso naturale delle cose, nel ‘77 arriva la televisione e in autunno vado in onda con una trasmissione per bambini (“Qua la zampa”, dove sono “Salvatore l’inventore” che crea strani incroci di animali), ma soprattutto il leggendario programma “non stop”, che si dice abbia dato una significativa svolta al modo di fare televisione. in questo caso i compagni di avventura sono “i Gatti di Vicolo Miracoli”, “la Smorfia”, “Boris Makaresko”, Marco Messeri, Nicola Arigliano e tanti altri. nel ‘79 inizia anche l’avventura teatrale con “l’angelo azzurro” di Amendola-Corbucci con la regia di Vito Molinari, con Minnie Minoprio e Margherita Fumero (che poi diventerà il prototipo di moglie del povero Beruschi), e l’attività proseguirà per molto tempo, facendomi sperimentare diversi generi. negli stessi anni debutto anche nel cinema con delle particine, poi seguono commedie-cult degli anni settanta-ottanta che hanno avuto molto successo come “la soldatessa alle grandi manovre”, e film d’autore come “Un borghese piccolo piccolo” del 1977. negli anni ‘90 si interrompe la mia attività nel cinema, ma prosegue quella teatrale, e negli ultimi tempi assumo dei ruoli significativi nella fiction per la tV. da ultimo

mi cimento anche in ruoli cantati in operette e nella lirica. e l’avventura ancora continua…

Orchestra Sinfonica Carlo Coccia

L’orchestra Sinfonica Carlo Coccia, fondata nel 1994, è oggi una prestigiosa realtà musicale ; la presenza sempre più assidua in importanti Stagioni Concertistiche la rendono un punto di riferimento della vita musicale italiana e la collaborazione con importanti

direttori e solisti ne conferma la crescita artistica. Dal 1999 l’orchestra ha intrapreso una fattiva collaborazione con l’Associazione Coro Filarmonico del teatro alla Scala effettuando un ciclo di concerti nelle principali città italiane, diretti da Roberto Gabbiani.

l’orchestra Carlo Coccia ha affiancato il Balletto della Scala per la serata inaugurale del Teatro Alfieri di Asti nel giugno 2002 e nell’aprile 2005 ha messo in scena lo spettacolo “Amor da tango-Bolero” con musiche di Ravel e Piazzola e la partecipazione di Ruben Celiberti, con il Corpo di Ballo del Teatro Coccia. Il repertorio dell’orchestra spazia dal classicismo di W.A.Mozart fino al grande sinfonismo romantico, non trascurando la musica del novecento.

Giovanni Battista Mazza

Giovanni Battista Mazza si forma presso il Conservatorio iuseppe Verdi di Milano: organo, pianoforte, composizione e direzione d’orchestra. Frequenta vari corsi di perfezionamento.

Svolge intensa attività concertistica, come organista prima (del 1986 il primo posto al concorso internazionale Giovani organisti d’Europa di Pisa) e come direttore d’orchestra poi. Veste nella quale collabora con Fondazione Arena di Verona, Accademia del Teatro alla Scala, Orchestra Milano Classica, Accademia Filarmonica Romana, Teatro Comunale di Ferrara, Orchestra

Sinfonica di Sanremo e partecipa a festival e rassegne in vari Paesi europei.

In ambito operistico il debutto avviene con Bohème, al Teatro dell’Opera di Dniepropetrovsk (Ucraina). Numerose le prime esecuzioni assolute di brani contemporanei. Spesso dedicati a lui.

Per l’Arena di Verona dirige la prima assoluta dell’ Ulisse innamorato di Giovanni D’Aquila e Sebastiano Cognolato. Al Paolo Grassi di Milano la prima dell’opera multimediale YELI’, la voce della foresta di Mauro Campagnoli, presentata nell’ambito della rassegna “Opera prima”. Con l’ Ensemble Sonata Islands registra ENIGMA - La musica dei tarocchi di Carlo Galante e Gabriela Fantato poi ripreso, altra prima, al Piccolo Teatro Studio di Milano. Con Milano Classica registra

musiche di Gianni Possio, poi proposte in prima esecuzione. Nella veste di direttore artistico del Circolo Musicale di Sondrio (1998 ) e di docente di esercitazioni orchestrali presso L’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo del Teatro alla Scala, commissiona, e dirige (i Cameristi dell’Accademia), lo spettacolo musicale Sogno di una notte di Halloween di Luigi Maio e Alessandro Ferrari. Con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo realizza, presso il Teatro dell’Opera del Casino, la prima esecuzione assoluta di Dove dormono i pensieri di Paola Crisigiovanni su testo di Egale Cerroni. Registra per la Radiotelevisione della Svizzera Italiana, per la Radio Nazionale Bulgara e per la RAI. La discografia è principalmente dedicata a Bach e ai contemporanei italiani.

Particolare interesse è riservato al repertorio sinfonico italiano poco frequentato. A cento anni dalla composizione propone, a Ferrara, alcuni inediti di Ottorino Respighi.

Ottorino Respighi

Il più geniale ed estroverso tra i musicisti italiani del primo Novecento, nacque a Bologna il 9 luglio del 1879 da una famiglia di musicisti. Studiò pianoforte, violino e composizione al Liceo musicale a Bologna dove fu allievo di Torchi e Martucci e, dopo aver conseguito il diploma per violino (1901), seguì a Berlino i corsi di Max Bruch. A Pietroburgo, dove era prima viola nell’orchestra imperiale, prese lezioni di orchestrazione da Rimskijkorsakov e, nel 1913 vinse la cattedra di alta composizione al Conservatorio Santa Cecilia di Roma che tenne prima come professore e poi come direttore del Conservatorio. Nel 1926 Respighi lascia l’insegnamento per dedicarsi unicamente alla composizione musicale ed alle tournées in Europa e in America come direttore ed e secutore delle proprie composizioni.Tra le opere sue più celebri ed eseguite ricordiamoi Poemi Sinfonici “Fontane di Roma”(1916), “Pini di Roma”(1924), “Vetrate di Chiesa”(1926), “Trittico botticelliano”(

1927) e “Feste Romane”(1928).Della produzione artistica di Respighi, profondo conoscitore del canto gregoriano, trascrittore e studioso di musiche antiche sono famosi: il “Concerto gregoriano”

(1921),il “Concerto in modo misolidio” (1924), la suite “Gli uccelli” (1927), “Antiche arie e danze”

Programma

Aldo Finzi: due Valzer lenti (trascrizione di Giovanni Battista Mazza)

n. 1 in Re Maggiore

n. 2 in Sol Maggiore

Ottorino Respighi: Gli uccelli - suite per piccola orchestra su temi di autori del XVII e XVIII secolo

preludio

Allegro moderato, Vivo, Allegretto

la Colomba

Andante espressivo

la Gallina

Allegro vivace

l’Usignolo

Andante mosso

il Cuccù

Allegro

Sergej Prokofiev

Pierino e il Lupo

Fiaba musicale per voce recitante e orchestra

Degno di nota