Il mondo domani, 11 dicembre onora la montagna

“Urgente maggiore attenzione per la conservazione degli ecosistemi forestali di montagna”

“L'integrità e la capacità di risposta delle foreste di montagna sono minacciate dall'aumento delle temperature, dagli incendi, dall'incremento demografico e dall'insicurezza alimentare ed energetica, avverte la FAO in un nuovo studio pubblicato in occasione della Giornata Internazionaledella Montagna che si è celebrata domenica 11 dicembre.

Designata nel 2003 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata internazionale della montagna è frutto del successo dell’Anno internazionale della montagna dell’Onu del 2002, che ha aumentato la consapevolezza globale sull’importanza delle montagne, ha stimolato la costituzione di comitati nazionali in 78 Paesi e rafforzato le alleanze promuovendo la creazione del partenariato internazionale per lo sviluppo sostenibile in regioni di montagna.

La crescita demografica, e con essa l'estendersi dell'agricoltura intensiva, hanno spinto molti piccoli contadini a spostarsi in altitudine, verso aree marginali e pendii ripidi, provocando una perdita di foresta, avverte il rapporto Mountain Forests in a Changing World (Le foreste di montagna in un mondo che cambia ndt.). Il rapporto fa notare che il cambiamento climatico è destinato a far aumentare le infestazioni e la diffusione di agenti patogeni, fattori anch'essi che contribuiscono a danneggiarne l'integrità. Il rapporto, prodotto congiuntamente dal Segretariato della Partnership delle Montagne, ospitato dalla FAO, e dall'Agenzia Svizzera per lo sviluppo e la cooperazione, è stato pubblicato a ridosso della Giornata Internazionale della Montagna dell'ONU, che si celebra l'11 dicembre.

"Le foreste di montagna proteggono le comunità locali dai disastri naturali e tutelano le risorse naturali ed i sevizi ambientali su cui miliardi di persone fanno affidamento per la propria sussistenza", dice Eduardo Rojas-Briales, Vice Direttore Generale della FAO per le Foreste. "Le foreste montane hanno risentito delle conseguenze di molte sfide globali: cambiamento climatico, penuria idrica, perdita di biodiversità, desertificazione, ma esse offrono anche notevoli opportunità per trovare le soluzioni. Credo che lo sviluppo sostenibile delle foreste di montagna richieda, e meriti, un posto prominente nell'agenda politica internazionale".

Montagna fonte di acqua dolce

Le montagne forniscono il 60 per cento delle risorse di acqua dolce mondiali, nonostante coprano solo il 12 per cento della superficie terrestre, si legge nel rapporto. Le foreste di montagna incidono fortemente sulla quantità e sulla qualità dell'approvvigionamento idrico delle comunità e delle industrie delle zone montane ma anche di quelle delle zone pianeggianti. Quando le foreste vengono abbattute e la terra è lasciata senza protezione, aumentano deflusso ed erosione del suolo, con un conseguente deteriorarsi della qualità dell'acqua nei torrenti e nei fiumi.

Molte città dipendono pesantemente dalle risorse idriche montane, basti pensare che il 95 per cento del rifornimento idrico di una città come Vienna proviene dalle foreste montane delle Alpi Noriche, che il 40 per cento dell'acqua di Tegucigalpa, in Honduras, proviene dalla foresta amazzonica di La Tigra National Park. In Kenya l'acqua proveniente dal Monte Kenya genera il 97 per cento dell'energia idroelettrica di quel paese. In Asia l'altopiano tibetano funge da rifornitore idrico per circa 3 miliardi di persone.

Integrazione con le politiche per il cambiamento climatico

Le foreste montane sequestrano un'enorme quantità di carbonio e possono svolgere un ruolo importante nelle politiche volte a contrastare il cambiamento climatico, fa notare il rapporto. La perdita di foreste montane farebbe rilasciare grandi quantità di carbonio nell'atmosfera.

I responsabili politici nazionali dovrebbero prendere in considerazione l'importanza di proteggere e conservare le foreste montane, ed integrare questi aspetti nelle politiche di mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico.

A livello globale i servizi ambientali chiave forniti dalle foreste montane dovrebbero meglio riflettersi nei negoziati e negli incontri internazionali sul cambiamento climatico, sulla qualità dell'acqua ed su altre questioni ambientali, in particolare alla luce dei risultati delle ricerche sull'inquinamento e sullo scioglimento dei ghiacciai presentati nel corso della Giornata della Montagna alla conferenza sul cambiamento climatico (UNFCCC COP17) di Durban, in Sudafrica.

Maggiori strumenti alle popolazioni montane

Le popolazioni montane - che sono tra le più povere e con maggiori problemi di insicurezza alimentare al mondo - sono decisive per il mantenimento degli ecosistemi montani, fa notare il rapporto. E dovrebbero dunque avere voce in capitolo nella gestione delle risorse forestali locali dalle quali dipendono e condividere i benefici del loro uso e della loro conservazione.

"La Montagna – commentano in proposito il Presidente Uncem Enrico Borghi il presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani – è una essenziale risorsa vitale per l’uomo, e in quanto tale necessita di adeguate politiche per essere tutelata, salvaguardata e valorizzata. In Toscana, ad esempio, i territori montani coprono quasi il 60% del territorio, e giorno dopo giorno ci rendiamo sempre più conto di quanto sia importante intervenire per la loro tutela. La montagna non può essere lasciata sola neanche per un breve periodo, non può essere trascurata mai perché oltre che fonte di acqua, aria pura, legname, è anche la base di sicurezza di qualsiasi territorio. Se si programmano regolari interventi sul dissesto idrogeologico in montagna, possono beneficiarne non solo le popolazioni montane, ma anche quelle a valle e le grandi città".
(dall'UNCEM)

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