UNA FIRMA PER GARANTIRE L’ASSISTENZA PALLIATIVA A DOMICILIO

La Federazione cure palliative, cui aderisce l'associazione Chicca Raina, promuove una raccolta firme, da consegnare al ministro della Salute, perché il diritto all'assistenza palliativa a domicilio non sia sancito solo sulla carta. Chi non può più guarire deve avere la possibilità di essere curato nella sua casa, sempre da persone competenti, sempre con la medesima attenzione.

Per sostenere l'importante iniziativa c'è tempo sino alla fine dell'anno. Maggiori informazioni si possono avere contattando l’associazione Chicca Raina allo 0342/216060.

In Italia negli ultimi anni è stato fatto molto per la realizzazione degli Hospice per l’assistenza palliativa dei malati inguaribili in ospedale o in strutture protette. Grazie alla legge 39/99 da tre che erano pochi anni fa, oggi gli Hospice sono diventati 115, con una proiezione di 250 entro la fine del 2008. Parallelamente, non è stato però dedicato altrettanto impegno allo sviluppo delle cure palliative a domicilio, integrate in un’unica rete. Ci sono Regioni d’Italia dove l’assistenza domiciliare non esiste quasi e anche all’interno di Regioni molto avanzate come organizzazione assistenziale, esistono zone completamente scoperte. Eppure è un diritto di ogni cittadino.

La Federazione Cure Palliative ha da sempre individuato nella lotta contro il dolore e la sofferenza uno dei principali obiettivi della sua “mission”. Ha voluto così dedicare a questo impegno nei confronti dei sofferenti una “Giornata”, che si rinnova anno dopo anno, la “Giornata contro la sofferenza inutile della persona inguaribile” – Estate di S. Martino, dall’11 novembre alla fine dell’anno. Per la Giornata di San Martino 2007, che si svolge con il patrocinio del Ministero della Salute, la Federazione cure palliative intende richiamare l’attenzione dei cittadini sull’ADI – Assistenza Domiciliare Integrata di Cure Palliative perché quando una persona dichiarata inguaribile viene dimessa dall’ospedale possa trovare anche a casa propria un’assistenza e una cura adeguata per dare valore e dignità alla fine della sua vita. “È necessario che vi sia continuità di cura dall’ospedale al domicilio con dimissioni assistite e protette – spiegano i volontari della Chicca Raina – per far questo, mettendo al centro il malato, i suoi familiari e i loro bisogni, occorre attuare un’assistenza integrata tra l’Asl, ente deputato al servizio di cure palliative sul territorio, l’Azienda ospedaliera per il passaggio delle dimissioni protette, i medici di medicina generale (i medici di famiglia, ndr) come responsabili dei piani di cura dei pazienti e le organizzazioni di volontariato e le cooperative come erogatori di cure palliative. Tutti questi soggetti assieme possono impostare un Piano di assistenza individualizzato per garantire ai malati che non possono più guarire di essere “presi in cura” dove essi desiderano con un’assistenza qualificata”.

In Valtellina e in Valchiavenna tutto questo succede già. Non è così nel resto d’Italia. Di qui la richiesta di firmare l’appello della Federazione Cure Palliative onlus. La raccolta firme, iniziata l’11 novembre, proseguirà sino alla fine del 2008. Chi volesse sostenere questa importante iniziativa e avere maggiori informazioni in merito può rivolgersi all’associazione Chicca Raina, con sede a Sondrio, in Lungo Mallero Diaz, 18, telefono 0342/216060, e_mail craina@tiscalinet.it

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L’associazione Chicca Raina, nata a Sondrio nel 1991 in ricordo di Chicca Raina, morta di tumore a 40 anni, opera per assistere a casa l’ammalato sino alla fine della propria esistenza senza ricorrere a non voluti ricoveri ospedalieri; offrire al malato un riferimento sicuro e la certezza che non sarà mai abbandonato; attuare l’assistenza domiciliare delle cure palliative con l’attività dei suoi volontari, in tutto 19, e del suo personale sanitario (4 infermieri, 2 medici di cure palliative, 1 fisioterapista, 1 psicologo), in collaborazione con i medici di medicina generale e in accreditamento con l’Asl. Il personale sanitario dell’associazione dà ai malati, a casa loro, un’assistenza qualificata ricca di calore umano, con la disponibilità anche nel fine settimana. I volontari sono vicini al malato con discrezione, affiancano, accompagnano, alleviano, perché sia ridotta ogni sofferenza fisica e morale, anche dei familiari.

Ilenia Pusterla

Ilenia Pusterla
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