A posto la 'Via attrezzata' per i 3609 m. della Marco e Rosa

Nel caldissimo agosto del 2003 uno smottamento aveva reso inagibile la storica via delle “Roccette” che permetteva di superare la bastionata rocciosa ai suoi piedi e raggiungere il rifugio  Marco e Rosa De Marchi - Agostino Rocca al Bernina. Superato l’inverno, nel luglio dell’anno successivo era individuata ed attrezzata la nuova linea di salita.
Il tracciato - per molti versi “obbligato” -, era stato indicato dal gestore del rifugio, Giancarlo “Bianco” Lenatti, ed interamente attrezzato, con catene e gradini, dalla società ENGECO s.r.l. di Erba, specializzata in lavori in quota, che aveva così donato alla Sezione Valtellinese del CAI, proprietaria del rifugio, il materiale e la mano d’opera necessari.
In seguito, nel mese di settembre, durante una cerimonia tenutasi a Campo Moro a causa del maltempo, la via era dedicata alla memoria di Attilio Schenatti e  Giovanni Pedrotti, operai di Engeco purtroppo scomparsi.
Oggi, passati quasi dieci anni, tutto si ripete: il titolare di Engeco, Marco Mauri, infatti, nei giorni scorsi ha incaricato i suoi dipendenti Giorgio Ferrari e Marco Dell’Agosto, entrambi della Valmalenco, di effettuare una drastica manutenzione della via attrezzata, a corollario dell’ordinaria manutenzione annuale, sempre curata minuziosamente da Lenatti.
Le condizioni dei luoghi non sono facili. Il ghiacciaio, sempre in movimento, inghiotte ogni anno nel corso della stagione la scala che consente l’accesso alla roccia, mentre l’usura naturale del materiale impone un severo e costante controllo di gradini e catene.
La Sezione Valtellinese esprime quindi la propria gratitudine ed i propri ringraziamenti anche in questa occasione alla società erbese, per questo nuovo gesto di generosità in momenti non facili.
Grazie ai nuovi lavori l’attacco della via - segnalato con una gande freccia rosso arancione disegnata sulla roccia, ben visibile da chi si avvicina dal basso -, può essere affrontato con maggior facilità, anche da chi salirà in settimana dal rifugio Marinelli-Bombardieri sino alla forcola di cresta Guzza, dove accanto al nuovo e moderno rifugio inaugurato nel 2003, si affaccia sull’omonimo canale la vecchia e solida capanna, ideata e voluta da Alfredo Corti e dai coniugi Marco e Rosa De Marchi ai quali è intitolata, che il 13 settembre compie i suoi primi cento anni.
Dal 13 al 15 settembre, infatti, il piccolo rifugio sarà finalmente fisicamente al centro dei festeggiamenti del Suo centenario, iniziati nell’aprile scorso.
Il programma dell’evento prevede il ritrovo al rifugio Marinelli Bombardieri il 13 settembre, e la partenza il giorno successivo alle ore 6,00 per il rifugio De Marchi - Rocca, dove alle ore 11,00 inizieranno le celebrazioni. Il 15 settembre, per chi lo desidera, sarà possibile salire al Pizzo Bernina. Per maggiori informazioni sono a disposizione sia la segreteria della Sezione Valtellinese del CAI (Via Trieste 27, 23100, Sondrio, orari Martedì e Venerdì dalle 21 alle 22.30 -Tel./Fax: 0342 214300, info@cai.sondrio.it-www.caivaltellinese.it), proprietaria dei rifugi, sia i gestori dei rifugi Marinelli-Bombardieri, Giuseppe Della Rodolfa, Cell. +39 347 5200146, giuseppedellarodolfa@gmail.com www.rifugiomarinellibombardieri.it, e  De Marchi-Rocca, Giancarlo “Bianco” Lenatti, Tel. Cell. +39 347 2563096, biancoextrem@libero.it).
 

 

Lucia Foppoli
Degno di nota